Salve a tutti. Nel 2000 ho contratto un mutuo ventennale a tasso variabile allora in lire di 190.000 (circa 100.000 euro attuali), con una banca locale della quale sono cliente da oltre 30 anni. Lo spreed all'epoca era di 1.75,nel settembre del 2008, visto che i tassi hanno toccato il massimo e la rata era lievitata a circa 710 euro, mi sono recato in banca cercando di contrattare per abbassare lo spreed. dopo una lunga trattativa, e visto che sono loro cliente da tanti anni decidono di abbassarmi di mezzo punto lo spreed portandolo quindi al 1.25%, facendomi firmare una serie di incartamenti. Dopo pochi mesi, come tutti sanno i tassi di interesse hanno cominciato una lunga ed incessante discesa.Fino al mese di Marzo anche le rate del mio mutuo si sono abbassate fino ad arrivare a circa 629 euro mensili, dopodichè si sono bloccate.Ho chiesto spiegazioni in banca e la risposta è stata che avendo ritrattato il mutuo nella clausola era previsto che il tasso non si potesse abbassare più di quella soglia, anche se la direttrice non è stata in grado di determinare quella soglia precisamente comunque all'incirca del 4.40%.Che affare che ho fatto, attualmente avrei pagato all'incirca un interesse del 2,80%, e la clausola di cui sopra non l'avevo proprio notata.Qualcuno del forum sa se è possibile recedere dalla rinegozazione o vi sono altre possibilità per eliminarequella clausola capestro che fissa un tetto minimo ma non massimo? Grazie
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10/05/2009, ore 05:23
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11/05/2009, ore 20:18
la rinegoziazione le è costata qualcosa in fatto di perizia notaio o altro? |
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13/05/2009, ore 14:14
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