Circa un anno fa ho partecipato al bando di concorso istituito dalla Regione Campania per l' assegnazione di contributi in c/interessi per l' acquisto della prima casa. Il bando prevedeva contributo fino a 100.000,00 Euro anche per chi aveva gia effettuato un mutuo e pertanto dovevo surrogare a favore di una delle banche convenzionate alla Regione Campania.Partendo dal presupposto che sono rientrata nella graduatoria degli ammessi al contributo con tutti i requisiti a posto, stamane mi chiama la banca e mi fa sapere per telefono, ( perchè per iscritto se ne guardano bene) che la mia domanda non è stata accolta in quanto loro non effettuano surroga su surroga.In effetti io provengo da una surroga effettuata a dicembre ( Mps-Ingdirect) per miei ovvi motivi, ma il problema vero è che la Regione non preclude assolutamente le surroghe anche se si proviene da una precedente surroga.In poche parole questa banca sta facendo di tutto per non fare questi benedetti mutui agevolati ed io non ho assolutamente nessuna intenzione di rinunciare ad una possibilità che può cambiare tutta la mia vita. Da premettere che sempre stamattina ho chiamato la Regione Campania e mi ha dato ragione, sostenendo infatti che la banca in questione su 200 domande ne ha deliberate positivamente solo 4! Ho pensato di rivolgermi ad un avvocato ma prima di tutto voglio farmi mettere nero su bianco le motivazioni del loro rifiuto. Secondo voi ho qualche possibilità? Spero di essere stata chiara e soprattutto non troppo prolissa.Grazie mille a priori.
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27/10/2009, ore 11:40
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27/10/2009, ore 11:51
Il problema in questi casi è che la banca non è obbligata a finanziare chicchessia, e come motivazioni può fornire quello che le pare, anche "stamattina è freddo e non ho voglia di alzarmi".Non vedo molte soluzioni, purtroppo. |
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27/10/2009, ore 12:31
Che la banca finanzi chicchessia va bene fino ad un certo punto, non se hai sottoscritto la convenzione con la Regione Campania e soprattutto se la declinazione della pratica si fonda su castelli di sabbia...bisogna far rispettare le leggi anche in banca. |
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27/10/2009, ore 12:31
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27/10/2009, ore 12:38
Hai ragione, però anche se c'è una convenzione, questa non obbliga la banca a deliberare positivamente, ma solo ad applicare certe condizioni. Che sia una porcata siamo d'accordo, ma qui io ti devo dire cosa è legittimo e cosa non lo è, e qui non ci sono comportamenti difformi dalla legge... |
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27/10/2009, ore 16:37
L'unico elemento formale da considerare è il bando regionale e la convenzione con gli istituti di credito.Se in tale ambito la/e banca convenzionata detiene totale autonomia nel valutare la concedibilità del prestito (come io credo), allora non c'è avvocato che le potrà mai rendere giustizia.Se, invece, la convenzione firmata con la Regione Campania comprime l' ambito discrezionale della banca firmataria, allora le conclusioni possono essere completamente diverse.In linea generale, soltanto la delibera di concessione del mutuo garantisce il soggetto richiedente sul buon esito dell'operazione. cordiali saluti |
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