Buongiorno a tutti. Ho un grosso problema. Nel 2007 mia moglie accese un mutuo in banca per aprire un'attività.Tre d'anni dopo, per sentirci più al sicuro a seguito del crisi, istituimmo un fondo patrimoniale per proteggere la casa In caso di chiusura ed insolvenza dei debiti. Mia moglie pochi mesi dopo l'apertura apri anche una sorta di assicurazione con l'associazione commercianti e artigiani del posto. Pagammo sempre tutto fino al 2011, anno in cui strozzati dalle spese decidemmo di chiudere. Ovviamente la banca ci contattò subito e noi facemmo presente dell'assicurazione dei commercianti i quali ci dissero che loro sarebbero intervenuti sono qualora noi non avessimo avuto nulla di proprietà e nessun immobile. Prima botta. Noi abbiamo una villetta che faticosamente stiamo ancora pagando regolarmente. Siamo ovviamente iscritti in CRIF. La situazione del debito del negozio passò allora nelle mani dei legali i quali ci intimarono i pagamenti entro trenta giorni. Cosa ovviamente che non potemmo fare trattandosi di 87000 €. Feci allora una proposta di dare parte del mio fondo pensione e del TFR (circa 20000€) più il quinto dello stipendio alla banca che manco si degnò di rispondermi. Passarono mesi di assoluto silenzio...fino a ieri. Infatti ieri abbiamo ricevuto lettera dall'avvocato per il pagamento di 114000 € entro 10gg altrimenti procederanno con le pratiche di pignoramento della casa che ha si un valore di circa 170000€ ma che ancora stiamo pagando presso un altro istituto per ancora due anni. Al momento come potrete ben capire siamo angosciati. Sto pensando di racimolare quante più risorse possibili dai nostri parenti per tentare un "saldo a stralcio". Pensate sia una valida idea? Quanto dovrei offrire alla banca secondo voi? Grazie a quanti di voi mi ascolteranno.
Resto comunque a disposizione per eventuali domande.