Buongiorno a tutti, vi scrivo per chiedere aiuto su un dubbio che attanaglia me e mia mamma.
mia mamma, che vive con me, è rimasta senza lavoro il 30/03/14 a seguito di quasi tre anni di cassa integrazione (ha dovuto firmare le dimissioni in quanto cassa integrazione e solidarietà non prevedono licenziamento e noi ci siamo dovute per forza trasferire in quanto mio marito,unico con posto di lavoro affidabile ha avuto il trasferimento).
Veniamo al dunque lei è intestataria di due prestiti, uno con intesa con ancora un residuo di 1700 e l'altro con Santander di circa 9000 euro (prestito erogato 3 anni fa, con durata 72 rate erogato in presenza di cassa integrazione per la quale il libretto informativo vieta anche l'erogazione in caso come questi ...)
detto cio, il prestito di intesa ha una rata di 150 euro al mese per cui non ci sono problemi anche con il supporto di mio marito, ma santander ha una rata di quasi 300 euro e mia mamma anche con la liquidazione (2000 euro) non può permettersi di chiuderlo. Cosa posso fare per non incappare in brutte situazioni di recupero crediti ecc ecc.
grazie
alessia