Tento sempre se posso intervenire, questa volta mi fa scrivere.
E' già la seconda volta che erro con lo stesso forumista, spero sia l'ultima altrimenti ci perdo la faccia (ho sommato i 10 anni dall'inizio del ctr, chiedo scusa).
Nel primo trimestre del 2004 la soglia da non superare (all'epoca non c'era distinzione tra mutui fissi e variabili) era il 6,36%. Il suo ctr riporta come t.a.n. il 4,40% e riporta come Taeg/Isc il 4,866, per cui dovrebbe spiegarmi perchè scrive:
Nel primo mutuo tutte le rate pagate superavano il tasso soglia, se quella clausola fosse stata valida non crede che la banca in 8 anni
Il primo mutuo lo ha pagato per circa due anni (dal 2004 al 2006) per cui mi chiedo, perchè scrive 8 anni, si riferisce alla clausola di salvaguardia per l'applicazione del "Tasso di Mora" che non deve mai superare la soglia quando (e se) viene applicato?
Guardi tale clausola è comunissima ed è presente nella maggior parte dei contratti di qualsiasi banca ed informandomi bene, pare che sono stati i notai che l'abbiamo pretesa al sistema finanziario altrimenti non firmavano i contratti (prenda con le pinza questa cosa che NON ho saputo o trovato direttamente) ed ha il suo valore (la clausola), un giudice non può far finta che non esista.
Per essere oggettivi al massimo, ripeto:
La 350 di gennaio 2013 della Cassazione riguarda un contratto aperto prima della pubblicazione della prima tabella usuraia (cotr poi rinegoziato quando le tabelle erano presenti):
La 342 di febbraio 2013 della Corte di Appello di Venezia si riferisce ad un contratto aperto SEMPRE prima della pubblicazione della prima tabella usuraia (ctr mai rinegoziato). La 350 ha ritenuto nullo tutta la parte che riguarda gli interessi (giacchè nel momento della rinegoziazione la tabella era bella presente), la 342 ha ritenuto nulla la sola parte che riguarda la clausola delgi interessi di mora (in sostanza ha detto <è vero quando è stato firmato il ctr la tabella non c'era, ma quando si è chiesto gli interessi di mora la tabella esisteva e la clausola originale non poteva valere> (tra l'altro la C.D. di Ve ha contradetto il giudice di primo grado che seppur ritenuta nulla la clausola delgi interessi di mora diceva che si applicavano gli interessi legali). Due sentenze di argomento diverso, anzi diversissimo e di conclusione diverse, mi richiedo come si fanno ad accumularle?
Tutto questo discorso per dire che sino ad ora NON si hanno sentenze al riguardo, in una situazione, diciamo, "NORMALE", ci sono diverse sentenze di primo grado, invece, che hanno rigettato la richiesta di sommare il tasso pattuito con il tasso di mora, perdendo così la occasione, se fossero state impostate correttamente sulla sola maggiorazione, di sentire almeno qualche altra campana giuridica sulla 350.
Questa volta termino con S.E.&.O.
Se sommate il T.A.N. al Tasso di Mora, tutti i mutui stipulati dagli italiani sono presuntivamente usurai, TUTTI, proprio TUTTI