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Salve,vorrei un parere su un mutuo per la costruzione di una casa con inizio lavori nel 2005 (col sistema stato d'avanzamento) e terminata nel 2007.Nel luglio 2007 finiti i lavori ci rechiamo dal notaio con un rapresentante della Banca Intesa per stipulare l'atto per iniziare il pagamento rateale,determinare il tasso d'interesse fisso (fortemente consigliato dal bancario) a tre anni (tasso 5,60) e ricevere l'ultima trance su un totale di €172000 con una rata da €970. Nel 2010alla scadenza dei tre anni ci rendiamo conto di sbagliato scelta con il tasso fisso,in quanto col massimo aumento del costo del denaro la rata,a tasso variabbile non avrebbe mai superato i 700€.Ricontrattando a tasso variabbile e quasi dimezza la rata,524€.Con l'altalenare del valore dell'euro negli ultimi quattro anni (2014) la rata più alta è stata di 694€ e oggi 521€.Qualche mese fa veniamo a sapere che se l'istitutto erogatore del mutuo sfora il limite del tasso d'usura ,per legge deve restituire al contraente tutti gli interessi pagati sino al momento e annullarli per il restante debito.Nel 2013 faciamo controllare i tassi riportati nell'atto notarile e viene fuori che nel 2007/10 tale tasso e stato supperato (3,60 nominale 5,750 di mora).Salta fuori anche una clausola di non perseguibbilità verso l'istitutto in caso di superamento di tale limite.Questa clausola era proponibile per legge?? Ho qualche speranza di recupero degli interessi?? Grazie!!

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Ho letto con attenzione i due link, copio e dincollo una parte davvero interessante di questo ultimno link postato:

Sulla scia dei pronunciamenti della Suprema Corte nell'ultimo anno c'è stato un proliferare di società di consulenza che si offrono di aiutare i malcapitati con conteggi e verifiche su contratti e condizioni. Può accadere che si chiedano compensi anticipatamente, spesso con la promessa, che quel semplice controllo consentirà di vincere una causa in tribunale. Attenzione quindi alle false promesse.

Ricordo a tutti che la sentenza del Tribunale di Padova NON dice che NOn va applicato quello detto dalla Cassazione dalla 350, dice più esattamente, molto più esattamente (e qui tutti fanno o finta di nulla o di non saper leggere o proprio che non esista) che NON è possibile confrontare due dati DISOMOGENEI cioè un taeg a cui sommare la maggiorazione del tasso di mora con una soglia che al suo interno NON CONTIENE il valore medio della maggiorazione applicata dal sistema nel periodo considerrato, basta ed avanza (non ho voglia di riscrivere anche altre cose di questa precisissima sentenza) solo questo per capire come sta la questione. Infatti se nel taeg fosse inserita tale maggiorazione media, il problema si risolverebbe subito, ma non è stato fatto, manco dopo la 350, perchè? Il perchè l'ho già scritto in precedenza, non è possibile riscrivere il tutto, ogni volta che viene affrontato tale argomento.



Se sommate il T.A.N. al Tasso di Mora, tutti i mutui stipulati dagli italiani sono presuntivamente usurai, TUTTI, proprio TUTTI
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