Ciao a tutti,tempo fa ho contratto un prestito con una banca (prestito d'onore) e al momento della restituzione e' venuto fuori che il direttore ha commesso un errore nell'indicazione delle date di restituzione, cosicche' dovro' iniziare a pagare ad aprile 2007. Dopo vari mesi di attesa e in seguito, a loro dire, di un'ispezione in cui solo la mia situazione risulta irregolare, mi hanno proposto un'apertura di credito di 5.000 euro, che si aggiungerebbero ai 17.000 che devo restituire. Io pero' non sono convinta della bonta' della soluzione: 1) perche' se la banca ha commesso un errore, devo essere io a pagare? In altre parole, e' lecito quello che mi stanno chiedendo?2) se lo fosse, la cifra che loro mi propongono e' troppo alta rispetto a quella che deve coprire il numero delle rate mancanti (330 euro al mese, per 12 mesi, a me viene meno di quello che dicono loro);3) mi stanno mettendo fretta, dicendomi di rispedire i moduli firmati in settimana. Aggiungo che non abito in Italia, e il fatto di non potermi recare personalmente a chiarire le cose rende tutto piu' difficile. La banca presenta il tutto come una cosa vantaggiosa per me, ma rimane sempre che devo pagare una cifra per un errore che non ho commesso io.Mi potreste almeno indicare una legge a cui appellarmi o qualcuno a cui rivolgermi? Io sono tentata di non firmare nulla, mi sembra che mi stiano chiedendo qualcosa di illecito.Grazie in anticipo.
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26/09/2006, ore 18:18
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28/09/2006, ore 14:59
Potresti essere piu' chiaro? Se ho capito bene non avrebbero nemmeno avuto l'ispezione di cui parlano. L'unica cosa che ha fatto l'impiegata a suo tempo era di riferire al direttore l'errore del contratto, ma nient'altro. Non chiamerei "reclamo" quello che ho fatto io sei mesi fa. Quello che sto per fare lo e'.Ma prima puoi dirmi cosa intendevi?Grazie. |
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28/09/2006, ore 14:59
Potresti essere piu' chiaro? Se ho capito bene non avrebbero nemmeno avuto l'ispezione di cui parlano. L'unica cosa che ha fatto l'impiegata a suo tempo era di riferire al direttore l'errore del contratto, ma nient'altro. Non chiamerei "reclamo" quello che ho fatto io sei mesi fa. Quello che sto per fare lo e'.Ma prima puoi dirmi cosa intendevi?Grazie. |
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28/09/2006, ore 15:21
dico che "l'ispezione" può essere stata fatta da un organo interno alla banca, nel corso della sua periodica attività di controllo o perchè la tua posizione era stata segnalata come "da chiarire" da parte di qualcuno interno alla banca, magari in seguito al tuo reclamo, scritto o verbale che fosse.se tu adesso vuoi "reclamare" nel senso che ti vuoi p. es. opporre all'apertura di credito (che sicuramente di costerà dei quattrini) perchè vuoi mantenere le condizioni più favorevoli precedenti, ho qualche dubbio che te l'accettino, ma tu provaci... |
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28/09/2006, ore 15:33
Grazie, allora avevo capito bene. In realta' il mio reclamo ha lo scopo di capire perche' sono arrivati ad una soluzione simile. Mi propongono un'apertura di credito di 5.000 euro da restituire dopo cinque anni (la durata del prestito), mentre per me sarebbe piu' logico, se devo farlo, pagare qualcosa che copra quest'anno andato perso, fino all'aprile 2007. Ad ogni modo, rimane che l'errore e' stato commesso dalla banca per loro stessa ammissione (in forma scritta fra l'altro), non sono io che mi rifiuto di pagare o che ho tirato fuori una scusa per non farlo. Ecco perche' dico che non capisco perche' la spesa debba gravare su di me. Se una banca estera facesse lo stesso errore, non ci passerebbe il debitore. Lo dico con congnizione di causa, dato che abito all'estero da due anni e so bene come funziona. |
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