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Salve a tutti,

sono nuova del forum e spero di non ripetere una domanda che è stata già posta.

Parliamo di usura sopravvenuta in un mutuo a tasso fisso (rata costante).

Per la precisione il mutuo è estinto.

Al momento della stipula del mio mutuo, ho un TAN 5%, TAEG 5,5%, MORA (1%+TAN) e tasso Soglia 8%.

TAN

TAEG

la mora la calcolo come TAN più SPread Mora, cioè 5+1=6%

MORA

Ora, col passare degli anni ipotizziamo che le soglie di usura si abbassino diciamo del 5,75%

In questo caso la mora resta superiore al TSU e la banca dovrebbe avvertirmi abbassando le sue pretese.

Se la banca non mi avvertisse, ed io continuassi a pagare le rate senza mai cadere in mora fino ad estinzione del contratto, potrei comuneque ritenere questo contratto viziato da tassi usurai?

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Al solito si mischiano cose diverse e si alimenta la propria confusione. Il titolo parla di usura sopravvenuta, la discussione finisce con "ritenere questo contratto viziato da tssi usurai?". Bene le dico che sta parlando di due cose ben diverse, anzi diversissime. L'usura sopravvenuta non è un reato penale, l'usura è un reato penale. L'usura sopravvenuta comporta un semplicissimo ricalcolo e NULLA PIU'. L'usura comporta cose ben ma ben più importanti a carico della banca. Sta parlando di tutte e due? Se sta parlando di tutte e due sbaglia. Sbaglia perchè non possono cconvivere. O il prestito è usuraio, con tutte quello che ne deriva e quindi NON esiste usura sopravvenuta o il prestito non è usuraio, però ci potrebbe essere l'usura sopravvenuta. Cosa è l'usura sopravvenuta? L'usura sopravvenuta può essere presente, in particolar modo nei prestiti a tasso fisso e come concetto è nato per tutti quei prestiti stipulati prima dell'entrata in vigore della legge 108/96 ed ancora in essere al momento della sua validità. E' oramai acclarato e pacifico che per tali prestiti, la rata, mensile, trimestrale, semestrale come tasso deve essere adeguata al tasso soglia in vigore nel trimestre di competenza di pagamento e per queste le banche ricalcano in automatico la rate (come lei ha evidenziato, ma non è il suo caso visto che senz'altro ha stipulato il prestito dopo il 1996, ma non ha specficato questa cosa importante). Mentre capisco che lei si riferisce alla usura sopravenuta per un prestito stipulato dopo l'entrata in vigore della legge 108/1996. Per questo le dico subito che è necessario portare in giudizio la banca, perchè in automatico mai e poi mai la banca provvederà a ricalcolarle la rata. Perché? Perchè c'è una legge dello stato italiano denominata comunemente "legge di interpretazione autentica della 108/96" entrata in vigore nel 2001 (spero i non sbagliare) che dice che il momento del controllo se un prestito è usuraio o meno è quello della tabella in vigore al momento della firma del contratto. E basta, per cui le banche si attengono a questa norma, norma tra l'altra pure passata al vaglio della Corte Costituzionale, che nella sua decisione l'ha CONFERMATA.

Allora perchè si parla ancora di usura sopravenuta? Personalmente uno dei motivi penso che sia (cosa solo mia personale) è che in Italia ci siano troppi avvocati e che pure loro devono lavorare. Invece il secondo motivo è che in effetti qualche sentenza a favore del mutuatari, in barba alle legge prima citata, c'è stata. Questo non vuol dire che scatti un automatismo, come pare traspare dal suo scritto. Come si fa il controllo? E' semplice. Basta impostare il foglio elettronico. Nella prima colonna, la A" ci scrive le date delle tabelle delle soglie usuraie a partire dal 1 aprile del 1997 (nel suo capos partire dalle tabelle dalla data di stipula del contratto), lasciando due riga vuote al di sotto della riga dove ha scritto la data (perchè le tabelle sono trimestrali, quindi tre righe). Nella colonna "B" ci scrive la soglia usuraia pubblicata in tabella per i mutui (deve stare attenta, perchè sino ad un certo punto non esisteva la differenza tra il fisso ed il variabile ed ancora ad un certo punto deve moltiplicare il dato che legge per il 50%, come daltronde è scritto nella tavella). Nella colonna "C" scriverà il taeg che paga (attenzione non il tasso nominale annuo). Nella colonna "D" impostera questa formula matematica <=b1-c1>, dove il segno "=" è il segno che indicata in OpenOffice che si tratta di una formula (in questo caso una sottrazione), non ricordo il simbolo per il foglio di Excell. Dopo aver inserito nella cella D1 questa formula, non deve far altro che copiarla in tutte le altre cella della colonna "D", con il famoso copia ed incolla e voilà il gioco è fatto. Ora ha la situazione ben presente per ciascuna rata , e dove deve prendere in esame le celle con il segno -(meno), chiaramente. Così potra fare una prima valutazione della sua situazione e decidere se portare la banc ain giudizio. Ci sarebbe anche il modo nella colonna "E" di far uscire la differenza, ma a spiegarlo qui mi pare troppo complicato. Questo per l'usura sopravvenuta. Per l'usura vera e propria qui su questo forum sono state scritte pagine e pagine che la invito a leggere.


Se sommate il T.A.N. al Tasso di Mora, tutti i mutui stipulati dagli italiani sono presuntivamente usurai, TUTTI, proprio TUTTI

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Grazie Dante87, sei stato utilissimo!!!

In effetti, rileggendo, noto la mia stessa confusione, cerco di spiegarmi meglio.

Il termine "usura sopravvenuta" intende in effetti due significati:

1-il primo in relazione ai contratti ante108/96

2-il secondo concerne quei contratti che al momento della stipula non sono viziati da "usura preventiva", ma successivamente a causa di un abbassamento dei TSU, i tassi richiesti superano i tassi soglia.

Questo secondo caso è quello che mi preme analizzare.

Ora la legge impone che sia onere della Banca (o dell'istituto di credito) abbassare le pretese sui tassi "rientrando" nei TSU.

Ma se io mi trovassi di fronte ad un Mutuo già estinto, dove tale riduzione dei tassi non c'è stata, come dovrei comportarmi?

(Ho fatto il "controllo" che mi hai suggerito ed excel conferma il superamento dei TSU.)

A mio parere si è trattato di "usura sopravvenuta" nel momento del taglio dei TSU, quindi avrei potuto richiedere l'adeguamento dei tassi.

Ma ciò non è avvenuto e gli stessi tassi stipulati al momento della firma del contratto sono stati pagati fino all'estinzione.

In tal caso non mi pare opportuno chiamarla "usura sopravvenuta" se questa, una volta identificata, ha un suo iter ben definito che non prevede questo scenario.

Ma contemporaneamente non penso di poterla chiamare neanche "usura preventiva", perchè al momento della stipula tali tassi erano nel pieno rispetto della legge.

Quindi come chiamarla?

E sopratutto come trattarla?

Grazie infinite.

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Salve, a tal proposito, per valutare se c'è o meno un superamento delle soglie già alla stipula del contratto di mutuo: quali voci bisognerebbe sommare ( tan taeg mora costi per estinzione anticipata ecc) o solo la singola voce?

e il tetto massimo (cap) se pattuito ben oltre IL TSU del trim puo' essere inteso come interesse concordato oltre la soglia della leggimita'?( cap 5.8% > tsu 4.02)

grazie.

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..a tal proposito, per valutare se c'è o meno un superamento delle soglie già alla stipula del contratto di mutuo...

qui si parla di USURA SOPRAVVENUTA, mentre Lei sta menzionando l'USURA PREVENTIVA.

c'è molta differenza come ha già spiegato Dante!!

c'è usura preventiva se al momento della stipula del contratto almeno una di queste disequazioni è vera:

TAN>TSU

TAEG>TSU

MORA>TSU

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non solo - l'esame da una indicazione ma occorre valutare tutte le spese spese accessorie, assicurazione spese incasso penali ecc. saluti



Hannibal
www.palombarimotociclisti.it


Hannibal www.palombarimotociclisti.it

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