Il post di ALETOM ( tra gli innumerèvoli che continuano ad arrivare ) è la prova provata che davvero siamo un Paese di ingenui. Se davvero la maggioranza fosse composta da furbi e truffatori,non si sarebbero letti tanti post come quello di Aletom, che candidamente si interrogano sul come mai il loro nominativo sia ancora negli archivi della banca nonostante si abbia avuto tutte le cancellazioni e le assicurazioni di rito dagli Enti preposti.E' sempre la sòlita storia purtroppo. E siccome è Carnevale,la faccenda della gestione dei nominativi in questi archivi (crif,cai,etc.) ILLEGALI E TRUFFALDINI,somiglia tanto alle ordinanze dei Sindaci che viètano le bombolette spray di schiuma ed altre amenità che pòssano dare fastidio alla collettività. L'importajte è scrivere e diramare l'ordinanza : in tal modo l'òbbligo di legge è stato assolto,così pure come la coscienza civica e politica dell'Amministrazione comunale.Che poi nessuno la osservi,e le bombolette vengano vendute ed usate liberamente,non significa niente. Voi direte : ma che c'entra ? C'entra,perché l'ordinanza sindacale delle bombolette rassomiglia pari pari a quella del Garante della Privacy il quale ( profumatamente remunerato ) ha scritto una mini-Bibbia con tutte le scadenze,le limitazioni,i paragrafi,gli ammennicoli relativi alla detenzione dei nostri dati negli archivi finanziari di tutta Italia.Ma della quale mini Bibbia, tutto il sistema di archiviazione bancario, se ne infischia altamente. L'ùltimo a non saperlo,in òrdine di apparizione,è Aletom! Avanti un altro.
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05/02/2008, ore 19:47
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