Banche: clienti più sicuri con il tracciamento delle operazioni Il Garante ha fissato rigorose misure a protezione dei dati dei correntistiPubblicato in privacyData di pubblicazione 23/06/2011Autore: Autorità Garante per la protezione dei dati personaliDati dei clienti più sicuri e al riparo da accessi non autorizzati e intrusioni indebite negli istituti bancari. Il Garante privacy ha fissato le regole alle quali dovranno attenersi banche e Poste Italiane spa (relativamente all’attività bancaria e finanziaria) per “blindare” il sistema informativo e garantire un corretto trattamento dei dati dei correntisti.Il provvedimento generale tiene conto di numerose istanze pervenute al Garante, di accertamenti ispettivi effettuati tra il 2008 e il 2010 presso le maggiori banche o gruppi bancari e degli esiti di una ulteriore attività di rilevazione svolta in collaborazione con Abi che ha coinvolto 441 banche. Alcuni clienti, in particolare, avevano segnalato che i loro dati erano stati oggetto di accessi indebiti, presumibilmente da parte di dipendenti, e comunicati a terzi che li avevano poi utilizzati per scopi personali, in genere, in cause di separazioni giudiziali e in procedure esecutive (ad es. pignoramenti presso terzi). In assenza di una normativa che obblighi le banche a tracciare tutte le operazioni l’Autorità ha ritenuto di prescrivere agli istituti bancari l’adozione di rigorose misure.Ogni operazione di accesso ai dati dei clienti (sia che comporti movimentazione di denaro o sia di semplice consultazione), effettuata da qualunque figura all’interno della banca, dovrà essere tracciata attraverso una serie di elementi: il codice identificativo del dipendente; la data e l’ora di esecuzione; il codice della postazione di lavoro utilizzata; il codice del cliente ed il tipo di rapporto contrattuale “consultato” (numero del conto corrente, fido, mutuo, deposito titoli). In questo modo la banca saprà sempre chi e quando ha avuto accesso ad un determinato conto corrente o ha effettuato operazioni. I file di log di tracciamento delle operazioni, comprese quelle di semplice consultazione, dovranno essere conservati per un periodo di almeno 24 mesi.Le banche, inoltre, dovranno prevedere l’attivazione di alert che individuino comportamenti anomali o a rischio (es. consultazioni massive, accessi ripetuti su uno stesso nominativo).Almeno una volta l’anno la gestione dei dati bancari dovrà essere oggetto di un’attività di controllo interno da parte degli istituti, per verificare la rispondenza alle misure organizzative, tecniche e di sicurezza previste dalla normativa vigente. Il controllo, adeguatamente documentato, dovrà essere eseguito da personale diverso da quello che ha accesso ai dati dei clienti. E verifiche sulla legittimità e liceità degli accessi, sull’integrità dei dati e delle procedure informatiche dovranno essere effettuate anche a posteriori, sia a campione sia a seguito di allarme.Alle banche è stato infine raccomandato di comunicare al cliente eventuali accessi non autorizzati al proprio conto e di rendere note al Garante eventuali violazioni di particolare rilevanza (per quantità, qualità dei dati, numero dei clienti).Roma, 13 giugno 2011
"quando non si sa attaccare il ragionamento, si attacca il ragionatore"
"quando non si sa attaccare il ragionamento, si attacca il ragionatore"
Rev.0 Segnala
26/06/2011, ore 18:14
|
||||
|
Vota ora facendo click sulle icone e vicino ogni domanda, commento o risposta
Rev.0 Segnala
26/06/2011, ore 19:09
A parte lo sbadiglio......bla bla bla......se non si attèngono a quanto |
||||
|
Rev.0 Segnala
26/06/2011, ore 20:29
un "controllo interno" (cane non mangia cane.. al massimo si coprono in qualche modo)... e una "raccomandazione".a parer mio poco più che carta straccia di fronte alla potenza bancaria. |
||||
|
Rev.0 Segnala
27/06/2011, ore 18:02
Ohibò....! Ma è lei o un suo clone ? |
||||
|
Rev.0 Segnala
27/06/2011, ore 22:55
cagliostro....e se il garante dicesse che ogni sera l'oste deve fare un rapportino per dire se il vino della casa è buono.. secondo lei il cliente ne gioverebbe? |
||||
|
Rev.0 Segnala
28/06/2011, ore 10:30
A proposito di tracciamenti...dal 1° di luglio..bisogna preoccuparsi...Ogni acquisto superiore ai 3600 euro, il commerciante ha l'obbligo si segnarsi il codice fiscale del cliente e segnalarlo..o mantenere la traccia......(ma non puo' richiedere la verifica col documento...:-(((( bella cassata....!)Allora in questo paese..pieno di bravi evasori..totali e parziali...basterà dare il codice fiscale..di un nome a caso..magari preso da un giornale o sul web...basta che ci sia lla data di nascita ed il luogo..mettiamo..prendi le pubblicazioni dei tribunali fallimentari..doove c'è pure l'abitazione...e giri con questi nomi.e codici..restanto..irrintracciabile......ma ci rendiamo conto..chi ci governa e ci prende in giro...Lo spesometro cosi'..è l'ennesima beffa....a danno degli onesti stipendiati (onesti perchè non possono evadere...naturalmente..altrimenti)Il governo sà..come distribuire equamente il carico fiscale...cose è pazzi...!PS: potremmo trovarci io..Risparmio e Cagliostro..ad avere acquistato La Ferrari..da hummer...visto che non siamo su facebook...o no'?....(io no!) :-)))) |
||||
|