Per cortesia vorrei sapere cosa può accadere: Mio genero trentottenne prima di Pasqua del 2011 entrò in coma e,allo stato,pur se capisce è ridotto ad un vegetale.Alla sua famiglia,moglie e due figli minori,è venuto a mancare l'unico reddito e stanno vivendo con la pensione di invalidità e un piccolo aiuto economico da parte mia.Mia figlia è amministratrice di sostegno. Naturalmente la ditta di mio genero è stata chiusa agli inizi del 2012.Oggi è pervenuta una raccomandata di un avvocato indirizzata a quella ditta ormai chiusa;questi,per conto di un suo cliente,richiede la somma di euro 10.000 per fatture relative a della merce che fu data a mio genero, intima il pagamento entro gg.7 altrimenti procederà. Ho interpellato telefonicamente l'avvocato al quale ho fatto presente che mio genero non ha niente di prorietà,le ho rappresentato le difficoltà della sua famiglia per mancanza di danaro,le ho esternato la nostra disponibilità a voler pagare appena riusciamo a vendere un box di proprietà esclusiva di mia figlia. L'avvocato mi ha detto che se effettivamente mio genero non ha nulla da perdere si rifaranno sui mobili di casa; E' VERO? LO POSSONO FARE? comunque ho risposto che se seguono questa strada potranno prendere qualche mobile che frutterà un centinaio di ero ma non avrà più niente. Che consigli mi date? gradirei che lo facesse un vero esperto per non combnare guai.Aggiungo che,appena venimmo a conoscenza che mio genero non si sarebbe ripreso vendetti un furgone intestato alla ditta ma che era di mia proprietà perchè i soldi erano stati prestati da me (la legge lo consente).GRAZIE.
lobo96
lobo96