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io non so se il mio caso di disservizio da parte di Poste Italiane, in particolare di BancoPosta, rientra nella vostra classifica delle cose gravi, ma per me è stato grave. In breve, sono titolare da circa 5 anni di un conto BancoPosta su cui ho sempre avuto poco movimento e pochi soldi. Ma ho alcuni piccoli investimenti con BancoPosta e non ho mai chiuso il conto. A settembre 2008 ho controllato il saldo del mio conto BancoPosta tramite il loro servizio online da cui mi risultava di avere una cifra superiore ai 1000 euro. Purtroppo non ho una stampa di questo saldo, perchè mai avrei pensato che fosse errato. Comunque, sulla base di questo ipotetico saldo, che fosse erratamente riportato o che abbia avuto io un momento di rincretinimento, ho emesso un assegno per pagare la mia assicurazione della macchina in data 30 settembre 2008. Verso il 10 di novembre ricevo una telefonata dalla mia assicurazione che mi avverte dell'accaduto in quanto avevano ricevuto indietro il mio assegno che risultava scoperto per circa 200 euro. Io, ignara di ogni procedura di questo tipo e che mai ho sbagliato ad emettere un assegno in vita mia, sono corsa immediatamente in filiale della società assicuratrice e ho pagato quanto dovuto con un assegno su altra banca, il quale è andato a buon fine. L'assegno di BancoPosta mi è stato restituito, ho firmato una specie di liberatoria con l'assicurazione per la quale l'assegno mi era stato restituito. Sono anche immediamente (il giorno stesso) andata alla sede di Poste Italiane in cui ho aperto il conto e ho chiesto spiegazioni riguardanti l'assegno (io non riuscivo a capire cosa era successo). In quella sede ho scoperto che l'assegno era andato in protesto. A me è venuto un colpo. Ho quindi chiesto subito cosa fare per rimediare. L'impiegata mi ha detto che "....non c'era nulla da fare tranne aspettare una lettera da parte di qualcuno e poi c'erano alcune pratiche da fare, che era un poco antipatico ma ormai era andata...". Non è stato chiamato il direttore nè nessuno che sapesse come si svolgeva la cosa. In data 21 novembre, un sabato, per la precisione, ricevo una telefonata a casa da un call center (credo) in cui una operatrice mi chiede se ho ricevuto una lettera riguardante l'assegno. Io cado dalle nuvole, quale lettera? Solo in quella sede mi viene spiegato che la lettera era di vitale importanza e l'operatrice mi "fa il favore" di farmela avere nella sede di Poste Italiane in cui ho il conto "ma non prima di mercoledì, perchè ci vogliono due giorni lavorativi per spedirla...". Notare che nessuno, nè direttamente alla filiale delle Poste Italiane, nè l'operatrice del call center mi ha mai detto che la famosa lettera era una raccomandata. In effetti mi era arrivato un avviso di raccomandata il 6 novembre, ma, non sapendo nulla di quanto stava accadendo con il mio assegno etc. e non essendo stata avvertita in alcun modo dell'arrivo della raccomandata, non sono andata a ritirarla subito, visto che era una raccomandata di quelle che hanno 30 giorni per essere ritirate. se non so che mi devo aspettare una raccomandata "speciale" la vado a ritirare entro 30 giorni. non mi sembra una follia. Insomma, a questo punto si era arrivati a mercoledì 25 novembre, e solo allora scopro che non basta una semplice quietanza da parte della mia società assicuratrice, ma che la quietanza di pagamento va autenticata e che la devo presentare io di persona, e non chi quietanza, cioè, in questo caso, la società assicuratrice. Tutto questo per legge. Allora corro dall'assicurazione, la Padana Assicurazioni, da poco ceduta da ENI alla Helvetia. E lì scopro che il quadro o dirigente che sta in sede a Roma è stato privato del mandato a firmare giustappunto da quando è avvenuto il passaggio a Helvetia, in quanto tutti i funzionari di Padana sono stati reinquadrati a mansioni inferiori a quella precedentemente avute e quindo Helvetia ha revocato tutti i mandati a firmare dei funzionari della sede di Roma. A oggi mi ritrovo iscritta all'anagrafe tributaria come una delinquente, perchè in Padana (ora Helvetia) giovedì e venerdi 27 e 28 novembre nessuno mi può autenticare così di corsa la firma, visto che il 29 mi scade il termine per presentare la quietanza. Quando il venerdì 28 vado disperatamente a cercare di parlare con il direttore della filiale di BancoPosta, il sig. Direttore non mi ha neanche ricevuto. Mi ha mandato una dipendente come sua spola: io facevo le domande, lei andava dal direttore, e ritornava con le risposte. Mi chiedo, perchè non sono stata contattata immediatamente da Poste Italiane quando è stato verificato che l'assegno era scoperto? Il mio promotore finanziario in Poste Italiane ha il mio cellulare, sono una cliente, non sono una delinquente. E inoltre, perchè, ammesso che non si potesse per legge fare a meno di procedere con il protesto, perchè, di nuovo, non sono stata avvertita telefonicamente subito? E perchè la Società assicurativa a cui ho rilasciato l'assegno non è stata interpellata e avvertita subito, in modo da verificare dal creditore che effettivamente non fosse stato un errore e basta e non una truffa? Ma insomma, mettiamo che io il giorno 30 settembre 2008 pago la mia RCA auto, sbaglio l'assegno, poi l'1 settembre parto per, mettiamo, gli USA per 3 mesi per lavoro, quando torno mi trovo protestato perchè nessuno ha contattato me per chiarire la faccenda prima di aprire la pratica o anche dopo, per mettermi in grado di riparare? E' chiaro quello che voglio dire?ora cosa debbo fare? come posso riparare a questo immane casino?

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E' così!Lei confonde Bancoposta con le Banche.Lo sportello di bancoposta ha solo funzione di versare e prelevare dal suo conto,e al massimo possono farle un estratto.Il tutto avviene presso la sede centrale di Roma.Lei è stata avvertita tramite raccomandata, ha pensato di classificarla tra le NON urgenti.Se le dava la giusta importanza aveva risolto.E' stato un suo errore, sicuramente involontario, ma con questa procedura anche se andava negli USA........la protestavano ugualmente.Lei ha un promotore finanziario di poste Italiane, come la pubblicità?L'amico che ti segue?E sai quanto ne può sapere del suo assegno?Tutti lavorano a scomparti,Che ha un investimento lo sa lei e il suo promotore.Ora deve rientrare in possesso dell'originale protestato o farsi quietanzare la liberatoria, o entrambi che è meglio, e tra 12 mesi potrà ottenere la cancellazione.I problemi devono ancora venire, visto che lei ha la possibilità di diversificare conti e investimenti, avrà problema con la banca che le revocherà tutto il possibile............a meno che, lei non sia parente o abbia le possibilità di Zio Paperone.


Claudio

Ciao!

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cosa vuole dire "quietanzare la liberatoria"?io ho in mano l'assegno originale che mi è stato restituito dall'assicurazione e la quietanza con firma autenticata sempre dell'assicurazione in cui è dichiarato che ho pagato regolarmente. ora che debbo fare?inoltre, cosa vuole dire che mi bloccano tutto? ho un conto con fineco che è il mio conto "operativo" su cui ho tutto, compresi investimenti. che mi può succedere?mi può spiegare come e da chi parte la trafila del protesto? l'assicurazione ha saputo dopo più di un mese che l'assegno era scoperto e non mi hanno protestato loro, ma le Poste, a quanto capisco. vorrei capire come funziona questa cosa, mi sembra che legge sia congegnata male, in questo modo basta poco per finire protestati ed è una cosa grave.

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E' una cosa grave, ma è così.I protestati, per legge, non possono usufruire di assegni, e non ne possono emettere per un anno secondo le banche, sei mesi per le poste.Eventuali assegni in suo possesso se emessi, verrebbero automaticamnete protestati in quanto lei è interrdetta all'emissione.Fosse l'assegno di 100 euro e lei nel conto ne ha un milione.Dopodichè, le verrano sospese le carte di credito, in quanto segnalata in Centralle Allarmi Interbancari, e il rilascio dlle carte e suo mantineminto, è appunto subordinato al non essere protestati.Il protesto da parte di bancoposta parte in automatico, al sottoscritto è accaduto su 100 euro, perchè ne mancava 1 (uno).Per il resto, visto che ha l'originale in mano, lo conservi con cura, servirà per la cancellazione.Ora, questa è la legge e la prassi..........ma come alcuni leggi, che devono applicare le banche, possono distrarsi e far finta di niente, se lei è considerata cliente " eccellente".Gli investimenti e altra tipologia di risparmio, non viene interssata.In conclusiome, interdizione dell'emisione di assegni per mesi 12 e revoca carte di credito.


Claudio

Ciao!

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