Ogni azienda e/o Attivita' imprenditoriale basa il proprio destino sulla solvibilita' dei clienti , se i clienti non pagano e' costretta al fallimento .Le banche possono dare ossigeno e liquidita' ad una azienda con aperture di credito : Fidi di cassa , ant. fatture , ant. ri.ba. o altre forme , ma purtroppo quando vi sono degli insoluti di fatture o riba che loro stesse hanno anticipato in precedenza si rivalgono sul cliente addebitandogli l'importo anticipato e se questi ha disponibilita' sul conto non ci sono problemi , altrimenti esigono il loro credito nei modi contrattuali e se il cliente non paga si viene passati a sofferenza e segnalati al CRIF . Da questo momento tutte le altre banche vedono la segnalazione e richiedono il rientro revocando fidi e quant'altro .Che fare a questo punto ? proporre un rientro concordato alle banche in modo da attutire il colpo , non sempre e' possibile ma alcune volte ci si riesce. Per quanto riguarda le fatture non pagate , esse sono titolo di credito a tutti gli effetti per cui , affidarsi ad un legale civilista e partire immediatamente con il recupero crediti a mezzo atto di precetto , questa manovra apre un contenzioso tra fornitore/cliente e non sara' piu' possibile un normale rapporto di lavoro .Altra ipotesi e' quella di inserire nell'azienda un socio che apporti dei capitali per risanare la situazione , ma risolverebbe poco in quanto in breve tempo con clienti morosi si ritroverebbe nella stessa situazione .Il vero problema sono i clienti , in questo caso Enti Pubblici che non rispettano le scadenze . Purtroppo e' diventata una regola in Italia che artigiani e piccole imprese debbano fare da banca a grossi imprenditori , enti pubblici ecc.

Caro MIKy. intanto ringrazio per la tua gentile risposta , nei miei confronti . Da oggi vedrò di rendermi utile dando consigli , dove esistono problemi di persone che veramente si trovano in difficoltà: dovute a cattiva sorte , o vere e proprie disgrazie. anche se la grammatica non sarà capibile. Però i concetti statene certi che sono realtà del vivere , del nostro egoismo che ci porta a farci guerra per il DIO denaro facentoci perdere il lato spirituale umano in noi,, assecontanto tutto ciò che e materia. Inizio a raccontare una storiella che sembra divertente , però! . Se messa in atto , molti imprentitori eviterebbero fallimenti. E quanto le banche le chiedono rientri immediati , possono avere modo di rieintrare. "LEGGETE LA STORIELLA" partiamo di un capitale in possesso esempio , somma 2000,oo dividiamola in 4 ogni parte 500.00 ok. cosa fare (1) 500,,00 investirli (2)500,00pagare le spese che servono operai canoni ecc..ecc... ( 3) 500,00 in banca per fare operazioni per l' azienda (4)500,00 dividerli 250,00 per le proprie spese personali e le altre 250,00cosa fare? ecco il nocciolo della storiella. Le250,00 rimaste nasconderle da saperlo solo voi ( gli ebrei lo chiamano , serpente che avvelena le banche). dovete sapere che in qualsiasi momento si e in difficoltà ,si può reagire agli incovenienti. sapete ? perchè si fallisce. il 50%e dovuto perchè ci sono imprentitori , che coinvolgono la loro impresa di lavoro con il loro tenore, di vita fatta lusso ammbizioni ECC...ecc.. spendento 4 senza avere 8 in tasca d'accordo nessuna critica , però dico non spendete la paga del caporale , se non avete quella del sergente. poi non prendetevela con i soldati che "paragone ( sono gli operai dove voi siete responsabili ) se viene a mancare lavoro per vostra insolvenza . da non confondere , a crisi di mercato . Spero di essermi spiegato.Don turiddu

Ciao Turi , sono contento di rileggerti .Quello che dici tu e' vero , tanti imprenditori appena l'azienda gira bene spendono piu' delle loro possibilita' e svuotano i fidi per aumentare il loro tenore di vita , non pensano che un giorno potrebbe girare male , e' vero .Pero' e' anche vero che se i clienti non pagano l'azienda e' costretta al fallimento , la tua storiella e' molto utile ed e' quello che un imprenditore dovrebbe fare sempre :mettere il fieno in cascina .Saluti , MIKY

MikY . Sai che ti dico ,e anche questione di cultura.Dovuta gran parte ( O PISCI QUANNU FETI RA TESTA) ... mi spiego meglio. la pasta antica dava un freno ai figli . Altri tempi eravamo più concreti , non farfalloni ci accontentavamo di quello che la vita ci dava: I figli la maggior parte collabboravano nel nucleo familiare esisteva armonia . IL consumismo ha cambiato non solo il tenore di vita, ma a elaborato il cervello della nuova generazione rendento almeno il 50% di loro completamenti vuoti questi 50 % sono la maggior parte figli di pesci grossi ,che il benessere le ha portato puzza in testa. normale , che i loro figli < imitano> fortuna che esistono ancora genitori che il loro D.N.A non e stato intaccato da cattiva nutrizione dovuta a questo consumismo che chimicamete avvelena il sangue umano , cambiando il D.N.A sembrerà strano, credo che altro non viene da pensare. oggi non esiste controllo "mente corpo" siamo in balia di un vuoto interiore chiamato egoismo MIKY sai che ti dico se torneremo a pane e cipolla saremmo felici nello spirito , senza farci prendere possesso della materia. lo so che farnetico dicento minchiate . non sono esaurito te lo assicuro amico MIKY. . Sai spero di non essermi sbilangiato a definirti amico . ma io sono fatto così sarà perche vedo sempre tutto con singero contatto umano essendo uomo vissuto di esperienze reali . MIKY ti chiederai perchè scrivo fesserie al foro SEMPLICE? te lo sei chiesto? ce lo siamo chiesto? me lo chiedo? non serve chiedercelo , ( perchè anche quì siamo coinvolti da un virus paranoico dovuto a un'engma) comunque e sempre meglio risparmiare 500,00 dal pis......ciao..ciao TURI

Devo dire sig turiddu, che, pur con tutti gli erroi di sintassi e grammaticali che rendono "singolare" la lettura, i concetti che lei esprime sono di una linearità e di una concretezza lampante. Sono daccordo con lei: bisogna cambiare modo di vivere, bisogna evolvere, bisogna guardare a valori concreti, sinceri, bisogna smettere di credere con che il denaro si può tutto.Perché, vede, io leggo questo forum da un po' di tempo; mi esprimo raramente, ma tutte le volte che mi trovo a leggere determinati tipi di consigli, determinate frasi di incoraggiamento a proseguire su una certa strada, rimango alquanto perplesso e dubbioso.E' solo una opinione personale