a tutti quelli che ridendo o piangendo amaramente partecipano a questo forum io vorrei dare un messaggio di fiducia forza speranza e coraggio. non è vero che siamo dei disperati degli sconfitti no. se ci mettiamo insieme possiamo anche metterlo nel culo a questi della cofactor spa e delle altre simili. occorre organizzare insieme 1 vera e propria strategia legale x questo ed io sento di essere capace di dare 1 buon contributo x la sua riuscita. devo dire che se io ho avuto qualche problema è stato x causa di una finta moglie straniera 1 pò truffatrice che me li ha creati se no non sarebbe mai accaduto. comunque ho dovuto arrangiarmi e mi sembra che finora ci sono riuscito bene. le cose della cofactor spa le conosco benissimo xchè hanno preso in mano loro le cose di banca intesa e di compass. conosco perfettamente il tipo di lettere che mandano ne ho ricevute tante. sono rimasto scioccato non x la paura o la disperazione ma xchè non avrei mai pensato che loro se ne approfittassero fino a questo punto della semplicità e dell'ignoranza di legge della gente comune. quello che scrivono è 1 puro e semplice mobbing. a chi vorrà partecipare a questo forum rispondendomi spiegherò il perchè
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08/03/2013, ore 18:05
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09/03/2013, ore 16:46
Ciao,dimmi di tutte le lettere che hanno inviato cosa ne facciamo?Bensi molte sono cestinate!Salutissimi.. |
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11/03/2013, ore 12:47
a prescindere dal fatto che lo chiamerei stalking, abbiamo parlato molte volte di Cofactor, e concordato sul fatto che alla fine poi si accontentano "con lo sconto", mai farsi prendere dal panico!!! Ho imparato che l'improbabile se fa guadagnare i commercianti, gli artigiani, i politici diventa più certo del probabile... |
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11/03/2013, ore 16:26
ok andiamo con ordine. la 1 cosa da chiarire è: chi è cofactor spa? o le altre che fanno lo stesso "lavoro" (si fa x dire)? 1) anzitutto non è 1 "amministrazione pubblica". cosa si intende per "amministrazione pubblica"? chi può dire di esserlo davvero? la risposta si trova nell'articolo 1 (comma 2) del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165. lì c'è l'elenco completo di tutti i soggetti che possono dirsi tali. per brevità non lo trascrivo. chiunque ha il pc conesso ad internet può cercare "decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165". stop. 2) poi non è nemmeno "gestore" od "esercente" o "concessionario" di servizi pubblici. in questa categoria rientrano persone giuridiche private, costituite in forma di società per azioni (spa) o società a responsabilità limitata (srl), che abbiano ricevuto, però, da un'"amministrazione pubblica" (comune, provincia, regione) un incarico formale, ufficiale, di provvedere al loro posto. questo accade di solito per la riscossione di tributi dei comuni (ici>imu, tarsu>tares, tassa di circolazione c.d. "bollo auto"). cofactor spa e le sue sorelle e cugine non sono niente di tutto questo. tanto meno sono il tribunale civile e penale o la procura della repubblica o agiscono x loro. sono dei "privati" come noi! |
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11/03/2013, ore 16:51
Ho imparato che l'improbabile se fa guadagnare i commercianti, gli artigiani, i politici diventa più certo del probabile... |
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11/03/2013, ore 18:01
ho appena ricevuto 1 risposta proprio giusta per il mio 2 intervento. volevo andare con ordine, ma adesso si può fare. alt! non facciamo cazzate. d'accordo che cofactor spa è 1 "privato", senza i poteri di 1 "amministrazione pubblica", e senza i poteri di 1 "gestore", o "esercente", o "concessionario", di 1 "pubblico servizio" (come invece, sicuramente, lo sono equitalia, o creset, o maggioli, tanto per dirne alcune), la domanda che si devono fare tutti è: se pago a questi qua di cofactor spa, e me li tolgo dalle palle, "sono a posto"? eh noooooo!!!! tesooooroooo!!!! restando ciascuno libero di acconsentire al rapporto anale, nel ruolo di soggetto passivo, se gli piace. a me no. 1) certamente cofactor spa non è il creditore originario, che potrebbe essere compass, o banca intesa san paolo, o altri. 2) allora c'è l'articolo 81 del codice di procedura civile: "fuori dei casi espressamente previsti dalla legge, nessuno può far valere nel processo in nome proprio un diritto altrui". 3) quindi, occorrerebbe che il credito (di altri) sia stato "ceduto", validamente, e con piena efficacia, non solo nei rapporti fra creditore "cedente" e creditore "cessionario" (tra loro), ma anche nei confronti del "debitore ceduto" (= il pollo mobbizzato, o stalkizzato). ok? |
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