Ho da porre una questione a chiunque possa rispondermi.Nel novembre 2005 ho fatto da garante per un prestito di 5000 euro (l'intestatario è la convivente di mio padre), per il quale risulto quindi come cooblligato.Dopo qualche tempo l'intestatario ha chiuso il conto in banca in cui aveva il RID del finanziamento, dimenticandosi però di segnalarlo alla banca.Passato un po' di tempo, la banca si è fatta viva con il sottoscritto (ma non con il titolare del finanziamento!) tramite un'agenzia di recupero crediti, richiedendo il pagamento di circa 1200 euro per le rate non pagate più gli interessi. (risultavano non pagate dalla 26 alla 34 rata, ognuna da 122 euro).Ho girato la questione al titolare del prestito, che ha provveduto a pagare tramite vaglia postale una parte del debito (880 euro) e ha concordato con la società recupero crediti l'invio dei bollettino per pagare il resto del debito e la possibilità di concordare un piano di rientro a rateNessuna risposta.A novembre 2008 è però arrivata, sempre al sottoscritto e non al titolare, la richiesta di pagare, questa volta direttamente dalla banca 3600 euro tutti insieme, in quanto era decaduto il beneficio del termine.Contattandoli mi hanno detto che evidentemente la società recupero crediti non ha comunicato il pagamento dei vaglia perchè a loro non risultava, chiedendo di reinviare le ricevute dei pagamenti effettuati.Il titolare del debito ha provveduto a mandare una raccomandata alla banca con le fotocopie dei vaglia effettuati, la richiesta dei bollettini e le coordinate del conto bancrio dove eventualmente effettuare un nuovo RID, dichiarando comunque di voler pagare ma di non poterlo fare in un'unica soluzione.La banca non ha risposto... fino alla scorsa settimana, quando mi è arrivata la lettera dell'avvocato che mi intimava di pagare entro 10 giorni 4800 euro. Anche questa volta nessuna segnalazione al titolare del credito (forse perchè io ho un lavoro fisso e lei no?).Al momento ho richiesto all'avvocato che mi ha inviato la lettera un dettaglio del debito (voglio sapere se hanno stornato le 880 euro dei vaglia) e la possibilità di pagarlo a rate, segnalando comunque l'intenzione di mettere a posto la situazione.Ma se il debito effettivo non è corretto, come posso dimostrarlo?Sapendo che ho un lavoro a tempo indeterminato e nessun altro debito, è' possibile che la banca stia facendo orecchie da mercante per aumentare gli interessi? se si, come posso difendermi?Tenendo conto che hanno tutti i recapiti... perchè si rivalgono solo ed esclusivamente su di me non comunicando nulla all'intestatario del prestito?Intanto, sono già stato segnalato come cattivo pagatore al CRIF....Ringrazio chiunque possa darmi qualche dritta su come agire.
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16/03/2009, ore 12:27
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16/03/2009, ore 15:05
Putroppo tu sei il garante e quello che probabimente vedono come la via più facile per rientrare,mi dispiace dirtelo ma a loro non ne frega niente,dopo potrai essere tu a rivalerti sull'altro.Se ti passa per la testa un pignoramento del quinto dello stipendio sappi che sono cose moooolto lunghe "TIRA FUORI LE UNGHIE"BAyz |
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16/03/2009, ore 16:05
SMG , se la tua intenzione e' quella di pagare ti consiglio di contattare il legale e fare una proposta di rientro rateale in base alle tue possibilita' .( dopo avere verificato l'esattezza del conteggio )In accordo con la signora in questione fatti firmare un impegno per la copertura del tuo (suo debito) perche' altrimenti come si dice : curnutu e mazziato !!Se non vuoi o non puoi pagare preparati ad affrontare con serenita' l'inevitabile atto di precetto che sicuramente l'avv. ti inviera' , nonche' l'iter successivo ecc. ecc.Saluti , MIKY |
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16/03/2009, ore 16:53
Grazie mille per le risposte.Ho effettivamente intenzione di contattare l'avvocato per contrattare un rientro a rate, sperando che mi faccia avere un dettaglio del debito visto che sospetto sia gonfiato.Me ne sto occupando io visto che il titolare del finanziamento ha fatto un po' di pasticci (assolutamente in buona fede), e ho l'impressione che la banca ne abbia approfittato alla grande.Da parte mia, ho colpevolmente sottovalutato il problema....Non ho problemi, eventualmente a pagare (ovviamente rifacendomi sul titolare..), ma non voglio pagare più di quello che devo, e tutti i soldi in una volta non li ho.Ma visto che hanno già in precedenza ignorato non solo le richieste di rateizzazione, ma anche il pagamento di parte del debito tramite vaglia da parte del titolare, la mia paura è che nonostante l'intenzione di pagare sia manifesta, loro facciano finta di nulla per far aumentare gli interessi... visto che sanno che ho uno stipendio pignorabile!E se dopo averli chiamati se ne fregano e mi fanno il decreto d'ingiunzione, c'è un modo di rateizzarlo senza farsi pignorare lo stipendio?E soprattutto, possono farlo?In ogni caso, grazie ancora! |
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16/03/2009, ore 18:35
Sicuramente contattando l'avvocato, se sei ancora in tempo ,puoi concordare un piano di rientro mensile consono alle tue possibilita' , loro da te vogliono i soldi e un piano di rientro comprensivo di interessi sara' da loro ben accetto , si interrompera' il procedimento e cosi' via , risparmierai ulteriori spese legali ecc.Ti saluto , MIKY |
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