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Salve, colgo l'occasione per fare gli auguri a tutti di un Natale milgiore di quello che mi accingo a passare io, scrivo questo mio psot dopo anni di lettura in quanto nel febbraio 2000 mi venne pignorato il quinto dello stipendio, all'epoca avevo in corso un pignoramneto ed una cessione.Nel verbale del processo il giudice condannava al pagamento delle somme dovute il mio datore di lavoro, ma l'importo non fu mai notificato da parte del creditore pertanto io ho continuato ad estinguere il vecchio debito e successivamente (considerato che avevo terminato di pagare il pignoramneot che avevo in corso) ho rinnovato la cessione ed ho aggiunto una delegazione di pagamento allo stipendio. A distanza di quasi 11 anni è arrivata una lettera al mio datore di lavoro chiedendo le motivazioni per le quali non sono state versate le somme dovute.Considerato che:- non mi è stata mai notificata la parte inerente la somma da pagare ne tantomeno è stata notificata al mio datore di lavoro;- successivamente ho acceso una delegazione e ho rinnovato la cessione in corso;Il mio quesito è, ovvero sono:- a cosa vado incontro visto che non è stato tenuto indenne il quinto dello stipendio pignorato?- visto che la banca non ha mai provveduto a comunicare gli importi dovuti, posso ora chiedere di "patteggiare" il dovuto versando delle quote mensili per un importo pari a quello dell'epoca (parliamo di 14000000 di vecchie lire) a mo' di saldo e stralcio?- posso decidere di eccedere, oltre la delegazione e la cessione, e pagare il pignoramento?- posso in qualche modo tutelarmi e tutelare il mio datore di lavoro da quanto ho riportato in precedenza?Ogni consiglio è ben accetto (tranne quello che sono c...i del terzo pignorato :-) ), la mia intenzione è di pagare il dovuto tenendo conto che non posseggo nulla, vivo in casa dai suoceri, mia moglie è lavoratrice dipendente e non eravamo insieme quando è successo il fatto ed è lei la titoalre di tutto quanto posseduto (macchina, computer, telefono ecc..) e siamo in regime di separazione dei beni e nulla è stato acquistato dopo il matrimonio.Grazie mille per l'attenzione.

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FIBONACCIhai un illustre nick che non ti fa onore. Il grande matematico pisano non avrebbe mai scritto un post impreciso e confuso come questo.A cominciare dal fatto che un Giudice emana una sentenza di assegnazione,la quale sentenza (misteriosamente) non viene mai eseguita dal datore di Lavoro. Non solo.Ma per 11 anni,il Creditore che aveva sollecitato il provvedimento,se ne sta con le mani in mano,rifacendosi vivo solo adesso per vantare il suo credito che (se non erro) è pure prescritto....... Prova a riordinare le idee e a riscrivere un post ( e delle domande ) più precise.......

LA NOBILTA' DELLO SCHIAVO, E' LA RIBELLIONE !
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Ciao cagliostro ti ringrazio per la risposta e mi scuso anche per la confusione del post dovuta al mio goffo tentativo di essere conciso, tento di spiegarmi meglio:nel 1999 ricevo prima una ingiunzione (il termine esatto non saprei darlo) di pagamento da parte dell'avv. xxxx per conto di yyyy invitandomi a pagare entro un determinato periodo di tempo l'importo di un prestito non onorato, ovviamente non ho "potuto" onorare neanche tale richiesta; successivamente ricevo un atto di pignoramento nel quale venivo invitato a presentarmi ad una udienza in una certa data ad una certa ora, lo stesso atto viene notificato al mio datore di lavoro per rendere le dichiarazioni dovute per legge; io non mi presento all'udienza un pò per vergogna un pò perchè non avrei saputo che dire o che fare (era un periodo nero per me).Il mio datore di lavoro ha dichiarato il mio stipendio e le trattenute che gravano sullo stesso (un pignoramento in corso ed uno in coda più una cessionedel quinto);dell'udienza io non ho mai ricevuto niente e ne tantomeno nessuna comunicazione inerente la somma da pagare (cosa che era successa negli altri casi); dopo circa un anno io vengo trasferito da una sede ad un'altra di lavoro e la vecchia sede viene definitvamente ceduta (datore di lavoro sempre lo stesso cambia solo l'ufficio amministrazione); dopo cinque anni ritorno nella vecchia città (sempre stesso datore di lavoro e diverso ufficio amministrazione). Del fatto che nulla mi venisse chiesto per il pignoramento non mi meravigliavo in quanto ho ingenuamente pensato: "Quelli della Banca avranno rinunciato a far valere la sentenza visto che avrebbero dovuto aspettare un sacco di anni!". Intanto la miasituazione finanziara ovviamente non è migliorata di molto e per far fronte alle spese di tutti i giorni periodicamente ho chiesto e pagato altri finanziamenti, cessioni e delegazioni. Oggi a distanza di quasi undici anni dalla sentenza si sono ricordati che non gli pagavano le quote pignorate ed hanno messo mano alla penna. Il mio datore di lavoro ha detto che lui aspettava la quantificazione dell'importo da pagare e le coordinate su cui effettuare il pagamento cosa che la banca non ha ancora fatto. Adesso io mi ritrovo nella condizione che loro vogliono i soldi che io potrei anche raccimolare se si trattasse dei vecchi 16000000 di lire ma non credo che a distanza di undici anni siano rimasti fermi. Io adesso ho una cessione ed una delegazione in corso ma sarei intenzionato a pagare anche una ulteriore quota del mio stipendio (insomma io non ho onorato i debiti perchè quando li ho contratti per acquistare ca..ate avevo 18 anni e non sono fisicamente riuscito a gestire la situazione non perchè avessi avuto l'intenzione di non pagare) però adesso non voglio trovari con 18000 euro di debiti per colpa delle loro lungaggini. A questo punto le mie domande sarebbero tantissime per cui le riassumo: "Cosa posso fare per almeno limitare i danni visto che adesso ho anche una figlia di pochi anni a cui pensare?"PS Il mio nick non fa onore neanche al fatto che Fibonacci era gran matematico mentre io direi proprio che non so fare i conti!!!

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Arguisco che il dèbito pregresso del 99,all'època, sia stato congelato e messo in coda con appòsita sentenza non essèndovi ( forse ) capienza.Evidentemente adesso deve èssersi estinto un dèbito liberando spazio di ràteo e quindi la sentenza in attesa dal 99 è stata resa operativa.Se è così puoi fare ben poco. Però per chiarire una volta e per sempre la situazione,mi meraviglio che non ti sia ancora recato presso il tuo ufficio ragioneria/amministrazione insomma presso il tuo Datore di lavoro e chièdere lumi sulla tua situazione.E' un tuo diritto. Dopo magari,riscrivi...........

LA NOBILTA' DELLO SCHIAVO, E' LA RIBELLIONE !
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