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Salve a tutti ho un grosso problema che cercherò di esporre al meglio.Nel 2007 ho costituito una società tutto procedeva a meraviglia, ho ottenuto fidi bancari firmando fideiussioni personali (ho sempre creduto nella mia attività). Agli inizi del 2009, a seguito di una vera occasione, chiedo un mutuo per l'acquisto di un appartamento, ho presentato tutti i documenti bilanci ecc. e la banca (quella per la quale scrivo) me lo concede senza alcun intoppo. A fine 2009 a seguito un po' per la crisi, un po' per un incidente avvenuto nella mia azienda ed una vertenza con un altro dipendente mi ritrovo sfiduciata e stremata e inizio a maturare l'idea di chiudere nel Luglio 2010, faccio una riunione con tutti i dipendenti e dopo aver versato tutte le mie lacrime li metto al corrente della mia decisione quando il mio capo officina decide di acquistare il ramo produttivo dell'azienda, i miei consulenti fanno tutti i calcoli e si decide di vendere, concedendogli un tempo per pagare di circa 5 anni.Propongo alle varie banche dei piani di rientro per le cifre totali (non ho chiesto concordati a nessuno) che accettano tutte con un tempo di 4 anni ad un tasso del 6% tranne una. Questa banca mi chiede un prospetto con l'operazione di vendita fatta e tutta la documentazione, e visto che mi ritengo una persona onesta ho provveduto nel mese di ottobre (mese nel quale è stata messa in liquidazione la mia azienda) a dare loro quello che volevano e nel contempo ho fatto il primo versamento del piano da me proposto, nel mese di Novembre non si sono fatti vivi ed io ho fatto il secondo versamento. Nel mese di dicembre (esattamente il 23 alle ore 15.00) mi sono recata in banca per fare il solito versamento e mi sono ritrovata con il c/c chiuso, la direttrice mi disse che avrei dovuto chiamare un numero di telefono e chiedere di un certo dott. X della provincia di Napoli, essendo tardi decisi insieme al mio consulente di rimandare a dopo Natale ma il 24 dicembre alle ore 13.00 dopo esserci fatti gli auguri in azienda controllando la posta elettronica mi sono vista arrivare una diffida legale da un avvocato di Torino... da questo momento è stato l'inferno mi hanno fatto un decreto ingiuntivo che sono riuscita a fermare l'ultimo giorno, perchè a me la raccomandata non era mai arrivata e loro dicevano al mio avvocato di stare tranquillo che non avevano fatto notificare il decreto perchè volevano risolvere la questione in maniera bonaria, ma non era vero 1° perchè a tutte le mie proposte loro non hanno mai risposto 2° volevano che il tempo passasse in modo che il decreto ingiuntivo diventasse esecutivo! Premetto che a Luglio del 2009 mi sono sposata e visto che ho una figlia non con questo marito ma con un'altro che non si può definire "padre" un notaio mi consigliò di proteggere i beni in caso di mia prematura dipartita dalle "grinfie" del padre di mia figlia mettendo un fondo patrimoniale e così feci, di questa manovra misi al corrente il mio gestore di riferimento che mi diede ragione e mi disse che avevo fatto bene. Tra le varie proposte fatte alla Credem ci fù anche quella di togliere un bene dal fondo e di mettergli un ipoteca di primo grado a loro favore, venne un loro perito, presi l'appuntamento dal notaio e alla fine senza dire nulla non se ne fece più niente! Il 09 luglio è stata fissata l'udienza data nella quale mi presenterò dal giudice con un assegno circolare di circa 47.000,00 a loro intestato che è un quarto del debito totale a dimostrazione che la mia intenzione è sempre stata quella di pagare ma sono loro che mi hanno trattato come la persona più disonesta al mondo! Il giudice potrà dare la ragione a loro?Grazie a chi mi vorrà dare risposta.Saluti a tuttiSilvana

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Non posso darti null'altro che la mia solidarietà sulla vicenda, da parte un un bancario quasi prossimo alla pensione e che la pensa alla vecchia maniera

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caro Nonno la penserai anche alla vecchia maniera, ma questi sono i classici comportamenti che il pianeta banche ha sempre tenuto e continua a tenere, per questo le reputo BASTARDE!...anche perchè nella realtà di una azienda è sufficente imbattersi in una sola di queste per fare fallire una Attività.

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Caro BancarioNonno, ce ne fossero di persone come lei! Una volta nelle filiali si trovavano persone competenti che ti sapevano consigliare ed aiutare, in fondo la banca è un'istituto che prevede la concessione di denaro contro pagamento di un interesse, questo è quello che fondamentalmente ho chiesto io! Purtroppo oggi tra i bancari c'è molta incompetenza per non dire ignoranza e con queste persone non ci si può confrontare, hanno paura anche della loro ombra! Purtroppo la "forza dell'ignoranza" non la batte nessuno!!!!

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Il vero problema è che si conta sulla ignoranza della categoria. Quando, qualche genitore, veniva in Filiale a chiedere come fare o a partarmi una domanda di assunzione, il discorso finiva sempre allo stesso modo < Suo figlio è in grado di vendere lavatrici o aspirapolveri porta a porta?> Increduli mi chiedevano perchè , ed io . Chiaro che più sono "ignoranti" e non capiscono cosa stanno vendendo, meno si vergognano e più ci credono. Tanto oramai con le normative attuali la responsabilità in primis ricade sull'impiegato, per cui buttato un impiegato se ne "crea" un altro e così via, in una catena di montaggio senza fine. Per non parlare dei Direttori. In tante, in troppe banche, sono solo burattini in mano al responsabile locale commerciale, senza autonomie creditizie, senza nessun potere decisionale sulle condizioni economiche (ometto per tempo e per non allungare il brodo, altre considerazioni) per la clientela, insomma tenuti per le p.....le e senza

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