Così su due piedi non penso che troverà qualcuno che le possa rispondere:

Che che importo di debito si parla?

Comunque in questi casi vi sono due diritti, in capo a due soggetti diversi:

la nuda proprietà

l'usufrutto.

Tutte e due pignorabili, nel senso che se il debitore è l'usufruttuario si pignora l'usufrutto (da controllare se è pignarabile l'usufrutto a favore di ascendente, ma pare che non sia questo il caso, il debitore è il nudo proprietario) se il debitore è il nudo proprietario si pignorerà la nuda proprietà. Questa ultima può essere messa all'asta, infatti vi è una formula per calcolarne il valore, rimanendo INTATTI i diritti di chi gode dell'usufrutto (non ha specificato ma è quello a vita?).

In sostanza se accadesse, per lei come usufruttuaria non cambierà nulla, suo figlio perderà la proprietà dell'immobile

si parla di un importo di circa 10000 euri con rata mensile di 472 euro al mese il figlio è partito e la madre si trove in condizione di non poter pagare dato che paga il mutuo e una rata di un auto a lei intestata con finanziara ed essendo pensionata ha fatto il 5 quinto della pensione e adesso si troverebbe con la rata mensile del figlio è possibile il pignoramento della casa ? il figlio intestatario e la madre usufruttuaria

Per questa somma è difficilissimo che iscrivano ipoteca giudiziale e che portino avanti la cosa in considerazione della particolarità del caso, ma noi non sappiamo cosa frulla in testa all'ufficile legale che deve recuperare è necessario non abbassare mai la guardia

sentenza dic. 2006...mai regolarmente notificata, mai comunicata, a partire dal dispositivo per finire alla notificazione c.d. "a mani" di cui vengo a conoscenza solo quando la controparte si trova costretta a depositare atti per ottenenere la vendita di immobili inabitabili e che pertanto, sotto ipoteca - nel 2009, a mia insaputa... una "sorta/e" di Scajola al contrario! - anche mentale non ho più potuto ristrutturare, per abitarci (e siamo in affitto!). Il g.i. l'ha fatta grossa, si è sbizzarrito a formulare ipotesi astratte... non di meno il giudice dell'opposizione (precetto n. 1, not. il 20/07/2011), mai visto; e così per il prec. n.2 non opposto (2012, in mani del g.e., che della notificazione inesistente non ne volle sapere...) per colpa grave della mia patrocinante... Così come il 1° che mi ha lasciato affrontare il mobiliare da solo nel 2008, 4 ud. dove la controparte non s'è mai vista (tranne per la 2a cui il g.e. non mi diede la data, e guarda caso l'avv. avverso ottenne l'ordinanza che non andò a buo fine per loro e la causa fu estinta), come non è comparsa il 17 u s per ottenere la vendita degli immobili...per un millantato credito che, a volersi piegarsi a fronte di tanti illeciti procedurali, per "3-10mila" euro consente a un privato di pignorarti l'unico immobile in comunione, succube per una perizia legata a l.219/80 e poi 32 (laddove il comune pretende che si paghi l'Ici anche per i 4 anni esentati?), mentre Equitalia, lo stato, non può farlo se non al di sopra dei 120mila euro? A pare incostituzionale, o no? La confusione "regna" sovrana, in un paese ormai allo sbando, dove con 250mila avv. è toccato a me formulare la "comparsa di costituzione con domanda riconvezionale" (nel 2008, senza) e i g.e., dal 15/01/2008 al 17/06/14 continuano a ripetere: "Nessuno è comparso, ai sensi del 631 cpc rinvia..." E quindi, domanda, per l'ud. fissata al 14/10/14, va fatta regolare notifica?

Ringrazio e invio codiali saluti M.C.