Buongiorno,vorrei un parere su una situazione inverosimile in cui mi sono ritrovato coinvolto da ieri.A Novembre del 2007 ho firmato un preliminare di compravendita per l'acquisto di una costruenda porzione di bifamiliare. Il preliminare venne redatto e firmato dalle parti all'interno dell'agenzia immobiliare che curò l'intermediazione e successivamente registrato ad inizio Gennaio del 2008. I pagamenti previsti nel preliminare sono stati versati al costruttore ad avanzamento lavori, seppur in date diverse da quelle ipotizzate nel documento, stante i forti ritardi nella costruzione dell'immobile. Infine, a maggio 2009 siamo pervenuti a rogito con un valore di stipula superiore a quello sancito nel preliminare, a causa di modifiche intervenute in corso d'opera e con iscrizione di ipoteca a favore della banca presso la quale ho acceso il mutuo. Un piccolo residuo del saldo è stato onorato pochi mesi dopo a completamento di lavori ancora non eseguiti alla data della stipula, comunque tale situazione era ben descritta nell'atto.In data di ieri, ricevo comunicazione da uno studio legale del fatto che il costruttore, in Gennaio 2008, ossia circa un mese dopo la firma del preliminare e a lavori appena iniziati, avrebbe ceduto il credito derivante dal preliminare di compravendita (???) ad un terzo che oggi reclama un importo, peraltro assolutamente superiore a quello di stipula e ancora di più di quello indicato nel preliminare, senza che, prima di ieri, io abbia mai ricevuto notizia alcuna, nemmeno informale, di una situazione di questo tipo! Il costruttore ha regolarmente continuato a incassare gli acconti che io versavo e ha rilasciato quietanza di questi e del saldo a mezzo di fatture e del rogito, sul cui atto sono censite le matricole degli assegni e la parte saldata a mezzo mutuo.Cosa dovrei fare ora? Da quel poco che ho letto sul web, il fatto che io non sia stato avvisato e che in buona fede ho continuato ad assolvere i miei doveri, cioè versare gli importi dovuti, al costruttore quale unica controparte da me a tutti gli effetti conosciuta, dovrebbe mettermi al riparo da possibili conseguenze, o no?E ancora, come puó essere considerato un credito cedibile un preliminare di compravendita che fa riferimento a qualcosa che di fatto non esiste nemmeno? A me sembra di sognare :-(Grazie,
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06/04/2011, ore 08:40
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06/04/2011, ore 09:05
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06/04/2011, ore 09:55
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06/04/2011, ore 09:55
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06/04/2011, ore 10:27
Comprendo i commenti sbalorditi ma chiederei la cortesia di motivarli.Anche io, da profano, potrei identificare gli estremi di una truffa dietro a questo comportamento, ma ai danni di chi? Miei o del cosiddetto cessionario, cioe del terzo a cui sarebbe stato ceduto il credito?Grazie e buona giornata. |
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06/04/2011, ore 10:49
Tu stesso dici.I pagamenti previsti nel preliminare sono stati versati al costruttore ad avanzamento lavori, seppur in date diverse da quelle ipotizzate nel documento, stante i forti ritardi nella costruzione dell'immobile. Infine, a maggio 2009 siamo pervenuti a rogito con un valore di stipula superiore a quello sancito nel preliminare, a causa di modifiche intervenute in corso d'opera e con iscrizione di ipoteca a favore della banca presso la quale ho acceso il mutuo. Un piccolo residuo del saldo è stato onorato pochi mesi dopo a completamento di lavori ancora non eseguiti alla data della stipula, comunque tale situazione era ben descritta nell'atto.Quindi il credito esiste ed è esigibile in virtù del rogito e dell'ipoteca.Il problema è che tu hai erroneamente (forse in buona fede, non essendo forse al corrente della cessione) versato i pagamenti periodici al costruttore anzichè al cessionario...Quindi devi sicuramente richiamare la situazione, dicendo che i solleciti devono andare al costruttore che ha incassato indebitamente- |
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