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Buongiorno, io ho contratto tante segnalazioni negli ultimi 4 anni, findomestic, diners, amex, agos,santander,link finanaziaria, e so per certo visto che non sono stati pagati i debiti e alcuni li sto pagando con bonifici e cambiali, che tutte queste finanziarie mi hanno segnalato in crif. Un mese fa ho fatto richiesta alal Crif del mio stato delle segnalazioni, mi hanno mandato il file in pdf nel quale c'era scritto: il fido del mio c/c e fin qui tutto normale, la segnalazione findomestic con cui ho le cambiali da più di anno tutte pagate ma mi segnalano i ritardi e fin qui tutto ok, poi c'è la segnalazione che sono garante di un prestito di un parente senza setgnalare il peggior stato anzi tutto regolare e fin qui tutto ok, poi c'è la diners con cui non ho mai saldato ma non segnala nessun ritardo anzi lo stato è 0 e qui scatta la prima anomalia, come mai? eppure non ho mai pagato il debito è possibile che la diners si sia sbagliata? poi non c'è nessuna segnalazione di agos, eppure non sto pagando....c'è la santander ma non si sono fatti sentire da quasi 2 anni e mezzo e la segnalazione di link con cui ho stipulato un rientro e lo sto pagando mensilmente. Mentre per amex non c'è nessuna segnalazione. Mi devo fidare della risposta della Crif? qualcun osa spiegarmi perchè non mi risultano più segnalazioni che 4 anni fa comparivano sulla crif?

grazie

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Io spiegherei la cosa così:

Ci sono più Società che raccolgono e gestiscono i dati dei prestiti non è la sola CRIF;

Non è obbligatorio comunicare i dati a queste società (anche se la stragrandissima maggioranza lo fa)

Il rapporto Banche dati privati ente finanziatore è regolato da un contratto, se esiste l'ente finanziatore invia i dati, altrimento no,

Alcuni enti finanziatori hanno i contratti solo con alcune e non con tutte (non ci credo),

Un errore nella trasmisisone mensile dei dati (succede).

Il loro funzionamento è regolato da norme dettate dal "Garante della protezione dei dati".

Ogni gruppo bancario conserva al proprio interno, nel suo data-base, tutti i dati a tempo indeterminato, per cui può succedere che in caso di fusione o più fusioni negli anni, il data base del gruppo nuovo che nasce dalle fusioni contenga la somma delle informazioni interne di tutte le banche "fuse", per cui anche se la notizia "negativa" viene cancellata dalla Crif o chi per lei (nella tempistica prevista dal garante), si corre il serio rischio che dalle banche-date interne alla banca, salti fuori un dato negativo, per un finanziamento fatto 10 anni fa (e chiuso) con la banca xyj, che due anni fa si è fusa con la banca abc con la quali non hanno mai avuto rapporti, Sono stato chiaro?


Se sommate il T.A.N. al Tasso di Mora, tutti i mutui stipulati dagli italiani sono presuntivamente usurai, TUTTI, proprio TUTTI

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Chariamo una volta per tutte : La legge del Garante dice espressamente che in caso di morosità,il nominativo non può èssere detenuto in archivio CRIF per più di 36 mesi. Sembra sèmplice e chiaro,invece non lo è. Questa enunciazione è solo vasellina per i fessacchiotti che debbono credere alla severità ed alla imparzialità del Garante.

Ciò non vuol dire affatto che Tizio,dopo aver acceso un finanziamento decorrenza 2012/fine 2015 e interrotto i pagamenti,si veda cancellare il nominativo nel 2018 ! Non ci pensate ! Innanzitutto sappiate che il sistema SIC,tra cui CRIF, è una banca dati cui accèdono sia i privati, per sapere la propria posizione, sia la banda Bassotti per verificare i requisiti del richiedente .

Ragion per cui i Bassotti,in modo automatico,mandano all'archivio crif tutti i nominativi morosi,ritardatari e comunque tutti quelli che a loro insindacabile parere sono inaffidabili proprio per accedere alla loro consultazione in fase di istruttoria del prestito.

Allora quale sarebbe il problema ? Il problema è che c'è il trucco ! Geniale nella sua semplicità come sempre ! Il Fracchia di turno che accede alla videata,riesce a vedere illegalmente la cronologia stòrica o parziale del richiedente,cioè per interi decenni o per gli ùltimi 3 o 5 anni, a sua insindacabile discrezione e con buona pace del Garante della privacy che è lautamente pagato per sonnecchiare e non disturbare i padroni del sistema.

Il Garante,necessariamente ha dovuto prevedere una normativa di controllo con un pippone chiamato Codice Deontologico perché la pubblica ammissione di una schedatura dei nostri dati sensibili non sarebbe stata consentita dalla legislazione. Quindi la cortina fumògena della regolamentazione (36 mesi ed altri bla bla )serve in realtà a favorire l’abuso e a garantire mano libera ai furbacchioni che continuano a fare i pòrci comodi loro impunemente alla faccia nostra.

Non si potrebbe controllare la visura del nostro nominativo ? Certo,volendo lo si potrebbe pure fare ma ci sono due grossi ostacoli. Il primo : chi può permettersi il lusso di alzare polveroni simili contro il sistema finanziario ? Secondo : i finanziamenti non sono obbligatori e l’erogazione degli stessi,è a discrezione della confraternita che ha il diritto di cautelarsi contro eventuali cattivi pagatori etc.E se qualcuno pensa che lo faccia in modo illegale e truffaldino,loro se ne impìppano e anzi vi tàcciano pure di calunnia perché sanno benissimo che non avrete mai le prove per dimostrarlo !

Quindi,non vi stupite se il vs nominativo è certificato da CRIF come ASSENTE,e ciò nonostante il finanziamento non ve lo concèdono comunque.Prove non ce ne sono,perchè il gioco di prestigio è stato attuato con destrezza e studiato a tavolino ! Crif non può comunicarvi una schedatura illegale,perciò vi comunica la videata ufficiale,mentre quella ufficiosa,resta sempre in archivio a disposizione dei farabutti !

Cosa si può fare ? Niente. Solo rassegnarsi e non fare nessuna altra richiesta di finanziamento (almeno per qualche anno )perchè ogni qual volta si richiede un prestito,un fianaziamento,una carta di credito,la decorrenza dell’archiviazione del nostro nominativo,riparte daccapo. E' la legge del più forte. Ma non è finita.

Torniamo al nostro finanziamento : iniziato nel 2012,tèrmina nel 2015 ( 36 mesi). La decorrenza dell'archiviazione,partirebbe dal 2018. Cioè 36 mesi dopo l’ùltimo episodio relativo al finanziamento in sofferenza (cioè l’ultima rata ). Il condizionale è d’òbbligo perché IN REALTA’,anche se l'italiano è chiarissimo, non è affatto così !

Inannzitutto basta un sollecito,una messa in mora,una comunicazione qualsiasi e la decorrenza dei 36 mesi riparte daccapo. Così la giostra continua ad oltranza ! Praticamente se per un omicidio si riescono a fare pochissimi anni di galera,per un finanziamento interrotto e non pagato,l'ergastolo è assicurato. Senza che nessuno muova un dito o cerchi di farl luce su questo abuso che condanna milioni di persone alla morte civile e finanziaria.

Non solo. Ma la norma dei 36 mesi viene interpretata a modo suo dalla confraternita ! Infatti i farabutti spiègano, con grande faccia tosta che (testuale)
<<< l’art.6 del Codice Deontologico fa decorrere i 36 mesi dala data di scadenza contrattuale del rapporto e comunque dalla data di cessazione del rapporto >>

E,sempre secondo loro,<<< il rapporto contrattuale,anche se scaduto, non può considerarsi cessato stante l’attualità delle obbligazioni di pagamento e del relativo inadempimento che giustificherebbero la permanenza in crif etc. etc. >> ! In parole povere il messaggio (camorristico) è questo ; se non paghi non ti cancello e ti tengo sottochiave per tutta la vita,quindi ergastolo !

E a questo punto,il dubbio che non ti cancèllino nemmeno DOPO che hai pagato,resta legittimo ! Anzi,sacrosanto ! Quindi imparate a distinguere e a diffidare dalle archiviazioni e a non fare confusione. Oltre ad imparare come funziona il gioco di prestigio,vi risparmierete figure di cacca che danno sempre fastidio.
Fonte: [LINK RIMOSSO]

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La legge del Garante dice espressamente che in caso di morosità,il nominativo non può èssere detenuto in archivio CRIF per più di 36 mesi.

dopo l'estinzione del contratto, totale o con saldo e stralcio, quindi un credito segnalato, secondo la legge dovrebbe restarci, poi come dice Dante, molte possono essere le eccezioni.



Ceterum censeo Carthaginem delendam esse.

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Lungi dal sottoscritto iniziare una polemica, che reputo del tutto inutile, perchè il precedente intervento, in poche parole ha già chiarito tutto, però visto che penso (sbaglio?) che il lunghissimo intervento sia figlio del mio , quello subito prima, qualcosa voglio dirla, precisando che non replicherò più ad altri interventi "chiarificatori".

Due soggetti, uno presta i soldi, l'altro li chiede in prestito. Una volta finito il contratto, i diritti e doveri di entrambi sono perfettamente uguali secondo il nostro codice civile. Premettendo che chi chiede i soldi in prestito non ha nessun diritto a veder esaurita la sua richiesta, premessa forse superflua, ma a questo punto necessaria.

Chi riceve i soldi in prestito ha il diritto di pagare la loro restituzione come il contratto lo prevede, Chi presta i soldi ha il diritto di restituzione. Chiaramente i doveri sono al contrario (il debitore ha il dovere di pagare, il creditore di rispettare i termini del contratto firmato). Non può che essere così, tanto è vero che il nostro codice civile prevede procedure forzose per il recupero del credito, pignoramento, decreto ingiuntivo, atti esecutivi, etc.etc. Se si accetta per buono quello che fino ad ora ho scritto, mi pare logico chiedersi perchè se io non pago più, interrompendo i termini contratuali, dopo 36 mesi (poi da cosa? Dalla scadenza naturale del contratto? Dal mancato pagamento della prima rata insoluta?) devo pretendere la cancellazione della mia negatività? Perchè mi devo arrabbiare se chi avanza i soldi, ogni tanto (vista la impossibilità di recuperare in "questo" tempo)mi manda una nuova diffida per interrompere i termini di prescrizione, di nuovo perchè? Ho forse maturato un diritto divino a non pagare più e farla franca, così da ripetere il mio comportamento? Discorso diverso se mi accorgo che il contratto contiene clausole vesatorie non regolari, se contiene un tasso usuraio e tutto il resto, in questo caso ho il diritto a non pagare e portare chi mi ha prestao i soldi davanti ad un giudice, se non si trova un accordo e la BancaDatiPrivata deve stare affacciata sul balcone a guardare lo sviluppo della faccenda in relazione al prestito a lei segnalato dal creditore, però qualcuno glielo deve dire, presentando la documentazione, che è in atto un contenzioso, nel caso è da incolpare il creditore che fa segnalazioni errate, con relativo risarcimento di danni, ma in una situazione che non sia questa , mi richiedo perchè? Comunque la lunga esposizione è stata chiaramente scritta di getto senza i dovuti approfondimenti.


Se sommate il T.A.N. al Tasso di Mora, tutti i mutui stipulati dagli italiani sono presuntivamente usurai, TUTTI, proprio TUTTI

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