E' corretta xkè vuol dire semplicemente che ognuno deve pagare le proprie spese...Spesso sentenze con le spese compensate ..anche se vittoriose nella forma..sono perse nella sostanza... specie quando il valore della controversia è basso e la causa si è protratta nel tempo facendo lievitare la parcella dell'avvocato...Ci si trova pertanto a sostenere intanto le proprie spese senza avere nessuna certezza sulla tempistica di recupero di quanto oggetto di controversia.. specie se la controparte è incapiente o peggio nullatenente...

errare humanum est perseverare autem diabolicum
"...Et tunc confitebor illis: Numquam novi vos; discedite a me, qui operamini iniquitatem." (Matteo 7:23)

risposta semplice.ma il quesito non era esporre un giudizio sulla causa che neppure conosce, ma sul fatto che un Giudicesi astenga dal quantificare le spese di causa dando carta bianca ai legali di richiedere ciò che gli aggrada.

<>E quando lo avrei fatto? Io ho espresso solo una considerazione su un problema comune..oppure mi vuol dire Lei come devo rispondere..?<>Ma cosa sta dicendo ? Un giudice non può quantificare le spese che afferiscono esclusivamente al rapporto tra il legale e il proprio cliente...e i legali non possono chiedere ciò che loro aggrada ...esiste un tariffario forense con minimi e massimi ai quali i professionisti devono attenersi in base al valore della controversia...Le parcelle devono essere dettagliate con voci di costo ben precise indicate nel tariffario e che Lei può verificare e contestare in caso di imprecisioni o irregolarità...P.S. : Eviti di porre quesiti e poi fare il contraddittorio dando giudizi lapidari su risposte a tematiche che evidentemente non conosce

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