Ho stipulato un mutuo variabile, durata 20 anni con una banca .Mi sono accorto, purtroppo tardi, che uno degli articoli prevedeva che la somma tra il tasso di riferimento (euribord a 6 mesi) e lo spred applicato dalla banca non potesse essere inferiore al 3%.Nelle condizioni iniziali sembrava che tale condizione non fosse raggiungibile, ma allo stato attuale tale possibilità pare non più tanto peregrina visto che tale somma attualmente è del 3,5% circa e potrebbe ridursi ulteriormente il tasso di riferimento della BCE.Ora vorrei chiedere se ritiene possibile richiedere l’annullamento di tale articolo, visto che cozza palesemente con il concetto stesso di variabile in quanto pare variabile verso l’alto e fisso verso il basso.
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19/01/2009, ore 13:44
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19/01/2009, ore 15:44
E' una clausola accessoria,non invalidante al meccanismo del variabile che verrà applicato al sali-scendi, ....,in fase contrattuale non bisognava accettarla,perchè a favore di una parte sola, la banca.....Potevano allora metterne una che tutelasse anche Lei, se il tasso salisse troppo.....,forse potrebbe chiedere questo, a bilanciamento.Le uniche cose che non sono valide in un contratto, sono i patti "contra legem"esempio:come è far pagare dei costi in una surroga ,a dispetto di una legge 40/2007, fatta apposta per non farli pagare. |
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