Salve, vi contatto perché nel luglio 2018 ho terminato un contratto per la linea internet a casa con fastweb. Io ero subentrato a questo contratto in aprile del medesimo anno, in sostituzione al mio coinquilino che lasciava l'appartamento e che aveva aperto il contratto nel 2016. Ho disdetto regolarmente con ricevuta a raccomandata di ritorno A/R come da istruzione, e infatti il contratto si è chiuso regolarmente.
Nel mese di novembre vengo contattato da un numero nascosto (la curiosità mi ha spinto a rispondere) rispondo: è un operatore di Cagliari di una società gestione reschi recupero crediti per conto di fastweb e dice, molto cordialmente, che debbo pagare una fattura per recesso anticipato dal contratto, che sarebbe dovuto durare 24 mesi almeno; ammontare 162 euro circa, da pagare entro tre giorni, onde evitare oneri. Il contratto in realtà era aperto da quasi 5 anni. Io avevo firmato il modulo di subentro ad aprile, così ho domandato in quale articolo fosse presente questa clausola e il tizio aveva risposto il numero sedici. Ahimè mi sono fidato senza controllare, perché in effetti non v'è alcun punto che fa riferimento a questi 24 mesi, e anche fosse stato riferito al contratto e non al subentro, era comunque aperto dal 2013. L'unica cosa che si avvicina scritta all'articolo 16 è questa:
In qualsiasi momento il Cliente receda dal Contratto, Fastweb avrà diritto di ottenere dallo stesso il pagamento di un importo per il ristoro dei costi di disattivazione sostenuti.Tali costi variano in funzione della tipologia di collegamento, del tipo di cessazione richiesta e dell’Apparato utilizzato dal Cliente. I costi attuali vanno da un minimo di euro 41,48 ad un massimo di euro 95,89. Per conoscere i dettagli ed i costi aggiornati il Cliente è tenuto a consultare il sito www.fastweb.it Nel caso di recesso anticipato da offerte promozionali Fastweb potrà addebitare altresì gli sconti di cui il Cliente ha usufruito o, in alternativa, lo specifico importo forfettario indicato nell’Offerta Commerciale.
Ma non mi si sta chiedendo di pagare costi di disattivazione (che comunque sarebbero al massimo 95,89 euro) né recesso anticipato, dato che il contratto era attivo dal 2013. Alla mia domanda sul perché mi avessero contatto con numero nascosto, mi è stato risposto in modo vago e sbrigativo che "avevano problemi col centralino". Mi era stato detto che mi sarebbe stata inviata subito una mail con allegato numero di telefono da richiamare per confermare che avrei pagato entro tre giorni e allegati fattura e un codice da digitare durante la telefonata. Il codice non veniva riconosciuto (avevo tentato più volte consecutive, senza successo) e la chiamata ogni volta veniva puntualmente terminata automaticamente, mettendomi nell'impossibilità di pagare. Oltretutto non c'era fattura allegata. Non pago, nel frattempo ogni tanto vengo contattato da un numero di Cagliari e non rispondo mai; il 24 gennaio (due giorni fa) mi arriva una mail da Ge.Ri. che dice che mi dà nuovamente la possibilità di pagare 162 euro entro tre giorni, tramite bonifico, bollettino o causale. Chiamo per far sentire le mie ragioni e risponde un'operatrice tutt'altro che cordiale, contrariamente al collega di novembre: mentre spiego, dicendo che la clausola dei 24 mesi non è riportata nel modulo e dicendo che il codice fornitomi non veniva riconosciuto, mi dice "Se però si dà le risposte da solo, chiudo la telefonata" in tono molto scortese; nel frattempo sta qui alza i toni e dice che loro per legge non sono tenuti a riportare tutte le clausole; le dico che comunque il contratto era aperto, al momento della chiusura da settembre 2013, quindi il subentro non c'entra e lei mi risponde che "evidentemente riguardava il subentro" (ma evidentemente per chi?) e che avrei dovuto "informarmi per conto mio sulle clausole". Ma io dico, se non da quello che firmo, da dove stracazzo mi devo informare? Casomai sono io che non sono tenuto a sottostare a ciò che non ho firmato, perché se mi fanno firmare A e poi fanno B... Mi ha inoltre detto che la fattura allegata in PDF assieme ad un altro documento era stata inviata il giorno di novembre alle 9:57, appena prima della mail in cui mi avevano allegato numero e codice: mail delle 9:57 che quel giorno non c'era, perché mi avevano invato una sola mail (mi è venuto il sospetto che la tipa avesse la mail con la fattura pronta lì e la avesse inviata in quel momento, cambiando ora e data, guardando la mail di novembre). Sempre più scortese, la tipa mi fa che mi conviene pagare per evitare ulteriori addebiti, mi chiede se ho intenzione di pagare e le chiudo il telefono in faccia. Cosa devo fare? Devo pagare?