Un esempio REALE DI VITA VISSUTA in prima persona. Ovviamente basterà sostituire la figura professionale e le circostanze e vedrete che il senso non cambia. Mi pare di averlo già scritto una volta,in ogni caso < repetita iuvant >.Due anni fa nel cuore della notte,mi sovvenne un forte attacco uricèmico tanto da torcermi dal dolore. Non essendo in condizione nè di guidare nè di camminare,telefono al 118 : dice di non aver ambulanze disponibili,e mi invita a chiamare la Guardia Medica Notturna ( era di sàbato ).Spiego alla dr.ssa della Guardia Medica il problema e lei,tra l'arrogante e lo scocciato perchè evidentemente se la dormiva,si rifiuta di venire a casa per farmi almeno una iniezione calmante da potermi consentire di lenire il dolore almeno per un'oretta onde richiamare il 118.Nonostante il dolore e l'indignazione chiesi con chi avevo di parlare e le preannunciai una denuncia per omissione di soccorso. Al che,la risposta fu : < faccia quello che le pare,io non vado in giro a fare iniezioni a sconosciuti !> Roba da non crèdere.................Il lunedi mattina,mi feci accompagnare da mio figlio, tra mille dolori e specifiche bestemmie,al Comando di Compagnìa Carabinieri,dove dopo brevissima attesa,fui ricevuto da un Maresciallo addetto alla ricezione delle denunce. Dopo èssermi qualificato spiegai cosa era successo e lui trascriveva a mò di riassunto il mio racconto sul PC.Finito il tutto,ne stampò diverse copie e me le fece firmare,e nel mentre volevo alzarmi per andàrmene,mi fece segno di aspettare e telefonò immediatamente alla Direzione ASL per sapere se la drssa Tizio era effettivamente in servizio al posto e all'ora da me indicata. Avùtane conferma,mi licenziò.Erano le 11 della mattina,alle 13 mi chiama sul cellulare il mio mèdico curante allarmato e preoccupato per sapere cosa era successo,visto che la dr.ssa era una sua carissima amica. Alle 15 una donna prostrata bussa al citòfono : era la dottoressa,ma senza più un'ombra di supèrbia e col fazzolettino intriso di lacrime che mi PREGAVA di aprire.La ricevetti sulla porta SENZA FARLA ENTRARE,e non mi incantò con le sue lacrimucce Mi implorava di ritirare la denuncia perchè l'ASL avrebbe abrogato la convenzione,si sarebbe trovata senza lavoro seppur precario,etc.tc Se ne andò piangendo e dopo manco mezz'ora mi chiamano nell'òrdine :1-il mio mèdico curante con preghiera di soprassedere,perchè trattavasi di equivoco e di carissima amica che avrebbe perso il lavoro,ma sarebbe anche stata passibile di censura e denuncia da parte dell'ASL e dell'Ordine dei Medici.2- Il Maresciallo dei CC,esortàndomi a riflèttere meglio se andare avanti o meno,visto chè la Direzione dell'ASL e quella dell'Ordine dei medici si erano già fatti vivi con fax e telefonate per avere maggiori dettagli in vista dei provvedimenti disciplinari e penali da adottare nei riguardi della professionista ! Insomma si era messo in moto un iter infernale che sarebbe culminato con una condanna in sede penale del mèdico e con stràscichi inevitàbili sulla sua carriera,e questo me lo disse chiaro e tondo il maresciallo che,pur dandomi ragione,cercava di salvare capra e cavoli. Andai in caserma la sera stessa e ritirai la denuncia. Il giorno dopo,il mio mèdico mi telefonò per ringraziarmi,riferèndomi che comunque la dr.ssa era stata sollevata dall'incarico IMMEDIATAMENTE e l'Ordine dei medici si apprestava a farle una censura scritta,con riserva di altri provvedimenti in attesa di costituirsi parte civile in sede penale.......... E questo INDIPENDENTEMENTE dal ritiro della querela.Traete voi le conclusioni nel caso che....................

LA NOBILTA' DELLO SCHIAVO, E' LA RIBELLIONE !
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