Dopo aver pagato alcune mensilità per un piano di risparmio con Alleanza Toro spa, scorrettamente illustrato nelle caratteristiche che non sono assolutamente quelle da me richieste nella flessibilità dei pagamenti delle rate che al momento non posso proprio pagare perchè disoccupata, in causa di divorzio e sola con mio figlio di 12 anni, ho chiesto di recedere dal contratto perchè non conforme alle mie richieste fatte all' agente e perchè da lui non sottoscritto nell' apposito spazio riservato al "promotore assicurativo"; dopo essermi sentita negata la richiesta "fortemente" invitata a continuare nel pagamento delle rate mensili ( per le quali non ho proprio più alcuna disponibilità ), ho scritto la lettera sotto allegata:Oggetto: proposta di assicurazione "DORO DI ALLEANZA" * 71515665-60 *Io sottoscritta Catiuscia Pilardi, C.F. : PLRCSC64L60L117T , residente in Loc. Le piagge n.4/C a Camucia, Comune di Cortona ( C.A.P. 52044 ) Provincia di Arezzo, chiedo il rimborso di tutti i premi versati compresi di interessi e l' annullamento immediato del contratto della Polizza in oggetto, per la mancanza sulla proposta di assicurazione per la sottoscrizione del prodotto, della firma del vostro incaricato/presentatore.In mancanza del rimborso richiesto ( premi versati compresi di interessi ), entro 30 giorni dalla presente, non esiterò Adire Vie Legali.Catiuscia PilardiMi hanno risposto dopo circa 15 giorni, dicendomi che non è possibile recedere dal contratto perchè trascorsi i 30 giiorni previsti dalla legge.Ma io non ho chiesto un recesso, ma l' interruzione della polizza e il rimborso per la scorretta "stipula" della proposta di polizza, con mancanza della firma dell' incaricato presentatore della stessa, e quindi non mi sembra proprio che c' entri nulla il termine legale per il recesso.Vi chiedo con tanta cortesia e umiltà di rispondere a questa mia, visto il mio attuale stato di disoccupazione e la mia reale impossibilità a pagare una rata che non ha la possibilità di essere sospesa come io invece avevo verbalmente e ingenuamente chiesto all' incaricata-presentatrice ( figlia della mia ex titolare che mi ha poi licenziato per mancanza di lavoro ).Ringrazio in anticipo per la risposta che vorrete darmi.Catiuscia Pilardi.
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17/06/2011, ore 16:25
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17/06/2011, ore 20:04
Non so se ci sono gli estremi per l'annullabilità in quanto la firma in calce del collaboratore/produttore a volte serve solo come quietanza, ciò che conta sono le sue firme sui contratti che restano all'agenzia e alla direzione generaleNon ne sono sicura però, spero di essere smentita |
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17/06/2011, ore 20:38
Questo tipo di contratto si svolge in due fasi prima con la firma della proposta e poi del contratto.Se il contratto è stato firmato dal contraente, ed è stata pagata la rata di premio prevista, il contratto stesso si dice concluso e perfezionato.Da questo momento il contraente ha trenta gg. di tempo per esercitare il recesso.Posso,tuttavia, smettere i versamenti ma se lo faccio prima di aver versato 2 anni pieni non ho diritto ne al riscatto ne alla riduzione ed i versamenti fatti restano incamerati dalla compagnia.Sempre che lo voglia ha anche altre possibilità quella di riprendere i versamenti,entro 6 mesi dall'ultima rata scaduta,o riattivare la polizza entro i 12 mesi.Il tuo ricorso risulterebbe fondato solo se non hai mai firmati il contratto,il progetto e la documentazione annessa. |
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18/06/2011, ore 11:24
il progetto non fa testo in quanto è scritto chiaramente che NON VINCOLA LA COMPAGNIA, è giusto un progetto, che fa fede è il contratto |
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18/06/2011, ore 13:16
le polizze non sono certo prodotti flessibili, non è una polizza lo strumento adatto alle necessità che hai brevemente illustrato; e come spesso succede, chi vende se ne frega e propone quello che ha in casa omettendo informazioni necessarie per valutare correttamente il prodotto (sempre che, tra l'altro, sappia esattamente cosa sta vendendo!).detto questo, prima di sottoscrivere qualsiasi prodotto bisogna leggersi la documentazione informativa, è necessario fare questo (non indifferente) sforzo.purtroppo se tutta la documentazione contrattuale (non la proposta) risulta firmata e regolare c'è poco da fare; come ha detto patos puoi cessare i versamenti (ma perdi tutto quanto versato) oppure cercare in qualche modo di proseguire i versamenti fino ad arrivare al minimo di mensilità che ti permetta di avere un valore di riduzione/riscatto. anche in questo caso bisogna vedere se ne vale la pena, se hai versato poco forse quello che vai a versare non pareggia nemmeno l'importo di riduzione-riscatto che potrai avere a disposizione appena raggiungerai il minimo dei versamenti.facciamo un'ipotesi giusto per far passare meglio il concetto: mettiamo che tu abbia versato 6 mesi pari a 600 euro (ipotizzo 100 euro al mese), magari il minimo dei versamenti è 3 anni (quindi 3600 euro) ed il valore di riduzione dopo 36 mesi sarà pari a 2000 euro (dato puramente ipotetico); in pratica ad oggi dovresti versare ancora 3000 euro per averne 2000; in questo caso non ne varrebbe la pena. |
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19/06/2011, ore 00:09
Il progetto personalizzato,non fatto firmare al cliente per l'isvap è causa invalidante del contratto stesso, ormai da 4 anni.Se vogliamo smettere di giocare a ping pong sarebbe anche ora,ho già un fardello due sono troppi. |
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