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Ritengo di essere stato truffato....in quanto mi ritrovo possessore di 300 azioni privilegiate unipol del valore di acquisto di oltre 3.300,00 euro e con tutti questi passaggi di raggruppamento di aumento di capitale le mie azioni valgono si e no 400,00 euro......ci si può ' difendere da tutto cio'?.....

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Su un forum ho trovato l' indirizzo di questo Avvocato di Milano, in merito ad una Class Action contro la Consob, Unipol e la Fonsai. Ho inviato una mail chiedendo dei chiarimenti, visto che l' Adusbef che gentilmente ci ospita, malgrado le nostre sollecitazioni fa finta di niente. Restiamo in contatto!!!

Avv. Roberto Mauro
Via B. Cellini n°2/b 20129 Milano - Italy
tel 0255184328/4405 fax 0255187134
E-mail [email protected]
[email protected]

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In effetti anch'io sto attendendo che qualcuno si faccia sentire dal sito che ci ospita (ho inviato anche una mail al sito che ci ospita ma probabilmente sono già tutti in vacanza ........). Ho inviato una mail spiegando la situazione al sito www.avvocatideiconsumatori.it e sono stati gli unici a rispondermi senza chiedermi prima di associarmi (ovviamente credo occorra associarsi per proseguire ma devo approfondire la cosa). Eventualmente se volete farvi una risata risponde anche il responsabile etico di UNIPOL. A presto.

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Vi segnalo due gruppi su FB che si stanno creando, è molto più aggiornato nei contenuti ed è più diretto di questo forum, iscrivetevi se avete Facebook

http://www.facebook.com/groups/208781559249720/

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Per trovare il secondo gruppo cercate CLASS ACTION UNIPOL.

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L'aumento di capitale Unipol , rispetto a quello del 2010, si è rivelato un vero e proprio ricatto perpetrato ai danni dei piccoli azionisti. Se nel 2010 il rapporto era di 3 nuove azioni ogni 7 possedute, al prezzo di 0,445 euro l'una, molti piccoli azionisti vi avevano potuto partecipare, essendo richiesto un modesto impegno di denaro, ed il prezzo d'offerta pareva scontato rispetto a quello di mercato di allora, che navigava sui 0,65 euro per azione. Da allora comunque l'azione ha continuato a scendere, sono passati due anni senza dividendi ed il titolo ha raggiunto quota 0,30-0,20 euro, cioè dimezzato rispetto all'offerta del 2010.

Nel 2012 inspiegabilmente viene fatto un accorpamento , una azione 'pesante' contro ogni 100 azioni possedute, per cui il valore di una azione si è moltiplicato x 100 , andando sui 20 euro circa.

Questo fatto ha riportato il titolo a luccicare nel listino, ma ora sappiamo perchè è stato fatto, in preparazione al nuovo aumento di capitale, per farci cascare gli allocchi.

Con l'annuncio del nuovo aumento di capitale, le condizioni erano da vero ricatto: ogni azione posseduta dava diritto alla bellezza di 20 nuove azioni da pagare 2 euro l'una. Questo comportava un pesante esborso di denaro richiesto ai piccoli azionisti, sproporzionato rispetto all'esiguo capitale rimasto in mano. Ricordo che Venerdi 13 luglio, ultimo giorno disponibile per vendere il pacchetto prima del rilascio dei diritti, l'azione era scesa fino a 12,50 con intermittenti blocchi alle contrattazioni per eccesso di ribasso. Comunque chi è riuscito a vendere a quel prezzo almeno ha portato a casa una modesta somma , in perdita ma sufficiente a consolarsi, visto quello che è successo dopo..

Il Lunedi 16 Luglio il crollo totale, i diritti UNIAXA , partiti da 10 euro, chiudono a 4,74 , l'azione Unipol ord. chiude a 3,58, e così via per due settimane, fino al valore di carta straccia dei diritti e 2,3 euro dell'azione.

E' evidente che i piccoli azionisti, impossibilitati ad aderire al piano molto oneroso, hanno ancora cercato di vendere per uscirne fuori , portando a casa magre consolazioni.

A questo punto , fatti i conti, ciascuno si è sentito rapinato, a causa del forte ricatto imposto dalle condizioni dell'adc.

E' chiaro che qualcuno ci ha guadagnato, le organizzazioni finanziarie amiche di Unipol, le Banche, i Ligresti e tanti altri manager strapagati, con i soldi rubati ai piccoli risparmiatori, scippati del valore delle loro azioni.

Ci si deve domandare, la CONSOB da che parte sta ? E' lecito imporre in un adc un così alto valore di concambio ? E' lecito fare accorpamento 1 a 100, poi diluizione 20 a 1 ? E' lecito far crollare di fatto l'azione intorno ai 2 euro, offrendo ben 20 azioni a 2 euro l'una contro una azione che quotava 15-20 euro prima dell'adc ?

Direi che la risposta è NO , non è lecito.

Quindi tutti si devono associare in un'azione legale per difendere i propri diritti, iscrivetevi a Facebook, aderite ai gruppi Class Action Unipol, facciamoci sentire, smascheriamo i responsabili per portarli in tribunale a rispondere delle loro malefatte, non diamo più un soldo a Unipol !!!

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