vorrei sottoporre alla vostra attenzione un fatto curioso capitatomi di recente e che ha avuto inizio il 28/07/2008 con l'acquisto del certificato SAL5D2 /DE000SAL5D21 di Sal Oppenheim con sottostante S&P-MIB, effettuato su consiglio del "Personal Financial Advisor" che mi era a suo tempo stato assegnato da Fineco, e si è concluso venerdì 5/08/2011 con il rimborso del medesimo.Il crollo dell'S&P-MIB da indicativamente 18570 punti alle 17:30 ai 18433,68 della chiusura di venerdì 29/07/2011 (data di scadenza del certificato) più o meno 6 punti sotto il valore di protezione del certificato stesso 18.439,85) l'ho trovato alquanto singolare.Benchè poca cosa, quei 6 punti dell'indice hanno pesato per il 35% sul prezzo di rimborso dell'investimento.C'è la possibilità che con un'operazione di magia finanziaria qualcun'altro abbia potuto guadagnare in pochi secondi il 35%? (differenza tra il prezzo di rimborso attuale e quello che avrebbe dovuto essere riconosciuto in caso di non violazione del livello di protezione dello stesso)Il certificato è stato rimborsato a 64,98000 il 05/08/2011 (data operazione, valuta 8/8/2011) come da contratto.
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15/08/2011, ore 20:46
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15/08/2011, ore 22:51
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16/08/2011, ore 02:06
La contrattazione continua della borsa termina alle 17:25, poi c'è l'asta di chiusura, al termine della quale viengono fissati i valori degli indici.Di certo sei stato particolarmente sfortunato, anche se certamente l'emittente di questo certificato aveva tutto l'interesse a che il livello di protezione venisse violato, non sò però se possano essere stati in grado da soli di far perdere più di 100 punti all'indice ftse/mib in cinque minuti.In realtà il problema sta a monte, nel senso che non bisognerebbe fidarsi acriticamente di quello che ti propongono i promotori finanziari della banca, in generale non ti consiglieranno quello che è meglio per te, ma quello che è meglio per loro, vale a dire i prodotti finanziari sui quali hanno commissioni migliori.Per quanto mi riguarda, faccio da me, penso di aver anche capito quale sia la tua banca, che poi è anche la mia, ma io ho sempre rifiutato di dare mandato ai cosiddetti "Personal Financial Advisor", per la ragione che ti ho appena detto.Nell'investire mi sono dato una regola che mi ha fino ad oggi tenuto fuori dai guai: mai sottoscrivere prodotti strutturati, meno che mai questi strani certificati che spesso più che investimenti appaiono come delle vere e proprie scommesse, per di più sul mercato ci sono soggetti che magari hanno anche la capacità di far sì che queste scommesse si concludano (quasi) sempre a loro vantaggio e quindi è meglio non offrirsi come agnello sacrificale. |
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16/08/2011, ore 11:27
Concordo pienamente quanto detto da marcedio..da vecchio ex "trader"..ho sempre odiato i derivati..sin dagli esordi..sul ns. mercato.Nel mondo economico finanziario sono divenuti maggiori di molte volte..ai loro diretti sottostanti...Insomma..l'avidità di arricchimento..dei piccolini..puo' procurare..brutti scherzi..:"Partiron per suonare..e furono suonati..mi sembra si dicesse... |
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16/08/2011, ore 15:33
Nota: le Borse di tutto il mondo valgono 50mila miliardi, i derivati 466mila miliardi. ...basterebbe questo a spiegare..dove si guadagna di piu'...o si perde..:-)))) |
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16/08/2011, ore 17:18
Grazie innanzitutto per le risposte.La promotrice che mi aveva appioppato quello e altri strumenti (obbligazioni bancarie, fondi) l'ho "segata" poco dopo (2009), c'è voluto poco per capire che erano solo venditori e non consulenti (tant'è che l'ho scritto anche personalmente a Fineco nella richiesta di revoca dell'incarico del promotore o PFA come lo chiamano loro, appunto nel 2009, specificando che non era un fatto personale ma proprio sistemico).L'ammontare complessivo dello strumento era 40 milioni di euro, non so se è sufficiente per generare scostamenti così grandi nella parte finale delle contrattazioni.La cosa che avevo visto come sensata era poter investire in uno strumento che alla fine replicava l'indice alla peggio e alla meglio poteva dare risultati anche positivi nel caso alla fine di luglio ogni anno fosse stato superiore al livello dell'indice a fine luglio 2008 (livello di acquisto).Probabilmente sarebbe stato possibile usare un'opzione PUT e un ETF sull'indice per avere lo stesso risultato o anche migliore spendendo meno e rischiando molto meno (e pure alla fine risultare in attivo) ma di mestiere faccio altro quindi mi sono fidato di una persona che credevo a suo tempo facesse il mio interesse (come quello della banca, potrei anche capirlo...).Non mi era piaciuto per niente, appunto, il costo dello strumento al 4% (commissioni)... con il senno di poi neanche la "liquidità" dello strumento in quanto i prezzi sul sito di Fineco erano anche del 7% inferiori a quelli pubblicati più o meno in tempo reale sul sito dell'emittente e non aggiornati così di frequente su Fineco appunto. In merito a cosa convenisse loro vendere in effetti la PFA aveva specificato subito che non avrebbe "lavorato" con ETF e azioni, ma solo fondi e obbligazioni (mai di stato, aggiungo, e qui stà l'altro pacco), cose che generano alte commissioni, appunto, non a basso costo per i clienti.Vorrei aggiungere anche che la cifra complessiva dell'investimento doveva essere su consiglio della PFA almeno il doppio del mio investimento effettivo in alcuni casi anche 4-5 volte, quindi ho seguito il suo consiglio, ma fino ad un certo punto. Mi sono parzialmente salvato le chiappe, ho bruciato solo un po' la lana e superficialmente la pelle, brucia ancora a distanza di qualche settimana comunque.A dirla tutta con le obbligazioni bancarie che mi hanno appioppato mi stanno strappando la lana pelo per pelo, metaforicamente parlando.Morale: The "disposable income" had been disposed of... F**kP.S.x Rablis: non sono fortunato neanche al superenalotto, sarà ma non credo che è perchè non ci investo abbastanza ;-)x Marcedio: quoto in pieno, grazie, mi sento un po' più agnello ora, amen.x Longoleo: all'epoca investire su un indice come il MIB tanto più con la possibilità di riavere il capitale nel caso non fosse sceso più del 35% non mi sembrava azzardato, appunto per la presenza di questo "cuscinetto", se non sbaglio l'indice aveva perso più o meno il 20% dai massimi dell'epoca mi sono detto "ma quanto vuoi che scenderà ancora?", risposta: sempre troppo...E' indubbio dal mio punto di vista che a comporre il MIB ci siano anche aziende solide e profittevoli, vai a capire quanto del loro valore è gonfiato dall'ingegneria finanziaria e soprattutto quanto questa possa rischiare di mandare a ramengo anche società solide e fatte di gente che lavora. |
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