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Carissimi, chiedo la vostra opinione in merito a questo argomento che ci interesserà dal prossimo anno.Sono un ragazzo di 33 annui e faccio parte di una piccola azienda con meno di 50 dipendenti e nel primo semestre dovrò decidere, come molti di voi, se lasciare il mio TFR in azienda o deviarlo su un fondo pensione (chiuso o aperto).Poichè il TFR lasciato in azienda ha una rivalutazione bassa, volevo lanciarmi sui fondi pensione. Ho esaminato l'offerta del mio fondo di categoria chiuso (FONTE) e mi sono anche fatto fare un'offerta da una compagnia (Rasbank), ve la riporto papale:"- forma pensionistica individuale a premi periodici con prestazione direndita vitalizia derivante dalla conversione di un capitale espresso inquote di fondi assicurativi e con controassicurazione dei premi in casodi decesso;- termine del piano: età pensionabile (fiffato convenzionalmente al 65°anno di età);- possibile anticipazione del termine del piano;- possibile differimento del termine del piano (non più di 5 anni);- premio minimo annuale € 1.000, semestrale € 500, quadrimestrale € 350,mensile € 100;- possibili versamenti aggiuntivi;- Fondi Assicurativi su cui investire: RB Vita Globale (azioni min. 50%,max 80%);RB Vita Europa (azioni min. 50%, max 80%); RB Vita Bilanciato (azioni min. 35%, max 60%); RB Vita Obbligazionario Protetto (azioni max 20%);- 2 swich gratuiti all'anno, poi € 25;- rendimenti anno 2005: Globale 12,70%; Europa 13,60%; Bilanciato10,16%; Obbl. Protetto 0,74%;- commissioni gestione dei Fondi Assicurativi: 0,75% annuo, per l'Obbl.Protetto 1,25%;- costi: caricamenti annuali e costo della garanzia caso morte chevengono "annacquati" dal Bonus Vita.Esempio dei costi per un uomo, 35 anni, durata del piano 30 anni, premio annuo costante € 3.000:Importo totale € 90.000Caricamento totale € 4.050 (pari al 4,5%)Costo garanzia caso morte totale € 5.039,82 (pari al 5,60%)Bonus vita totale € 7.313,71 (pari all'8,13%)Quindi: 90.000 - 4.050 - 5.039,82 + 7.313,71 = 88.223,89Totale costi: € 1776,11 (pari all'1,97%)Note: il piano ha un costo complessivo dell' 1,97%, valore decisamente contenuto grazie all'orizzonte temporale molto lungo. Tenendo conto dei possibili rendimenti positivi dei fondi sottostanti (e potendoeffettuare 2 swich all'anno gratuiti), è un'ottima forma di investimento abbinata ad un'esigenza di rendita e ad una deducibilità fiscale (che abbassa ancora di più i costi)."Però...nell'offerta non è menzionato al fatto che la rendita del fondo pensione (che non è neanche ipotizzata) dovrebbe essere tassata, dato che credo che vada trattata come una rendita (quindi del 20 %, come da ultima Finanziaria), oltre ad esserci il suddetto 0,75 % annuale di commissione-gestione del fondo. Insomma, già il guadagno è incerto, se poi ci devo togliere pure quelle percentuali.....So che in giro c'è un libro dal titolo "La trappola dei fondi pensione", dove in soldoni viene sconsigliata questa forma di previdenza, che in altri paesi europei sembra abbia dato risultati molto scarsi.Qualcuno è in grado di suggerirmi la soluzione migliore (...o meno peggiore) per far fruttare al meglio e senza NESSUN rischio il TFR?Qualcuno ha notizie o ha usufruito del fondo FONTE? E' affidabile?Accetto ogni tipo di consiglio.Grazie a tutti coloro che risponderanno!!Jorian

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Ci risiamo!!Come al solito l'assicurazione invece di proporre un fondo pensione propone un Fip (sicuramente spacciandolo per "fondo pensione"), strutturato come "fondo di fondi", che infatti ha due livelli di costo (commissione di gestione "trattenuto annuo", più i costi di gestione del fondo), oltre ai caricamenti (che le altre forme di previdenza non si sognano nemmeno di avere!) ed ai costi di frazionamento del premio.Ad esempio ti è stato detto del costo pari allo 0,75% sui fondi, ma non che tali fondi sono a loro volta soggetti a ulteriori commissioni che arrivano ad un massimo di 1,50%. Tieni conto che quando si fanno piani a così lunga scadenza anche la differenza di pochi decimi di punto in termini di costo crea una differenza sostanziosa nel montante finale.Quindi non aderire a questa forma previdenziale perchè è molto più costosa delle altre, come alternativa al Tfr attuale piuttosto scegli il fondo di categoria oppure i fondi aperti che tutte le assicurazioni e banche hanno (ma che non propongono perchè preferiscono i Fip/Pip più redditizi.. per loro!)Il giochino sul costo effettivo e sui bonus serve proprio per mascherare i costi: un bonus dato a scadenza non ha lo stesso valore reale di un costo prelevato subito!!!Inoltre considera che se aderisci ad un Fip senza aderire al fondo di categoria, con la legislazione attuale non godi di alcun vantaggio fiscale sui versamenti aggiuntivi (cioè quelli oltre la quota del Tfr): e questa cosa gli assicuratori si guardano bene dal dirla!!!Per quanto riguarda la tassazione sulle rendite, attualmente è prevista all'11% e così dovrebbe rimanere.Se non vuoi accettare rischi allora lascia il Tfr in azienda, sicuramente si rivaluta più di un Fip a capitale garantito (e lo puoi ritirare tutto al momento del pensionamento per decidere tu cosa fare). Però visto che il tuo orizzonte temporale è lungo direi che puoi tranquillamente accettare un livello di rischio superiore andando poi nel corso degli anni eventualmente a "consolidare" il montante verso profili via via meno rischiosi.Per quanto riguarda il fondo di categoria FONTE non sono informato; prova a cercare su internet, se non è di recente costituzione dovrebbe avere un sito con tutte le informazioni del caso.

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una piccola considerazione lasciando i soldi al tfr tu hai tre opportunita' la prima e che se ti servono i soldi, per il matrimonio dei figli nascite o quant'altro, puoi farteli anticipare dal datore di lavoro il quanto maturato, la seconda è che i soldi al momento della pensione, li prendi tutti e subito la terza è che con i fondi i soldi li prendi mese per mese, un consiglio alla pensione il tfr tutti maledetti e subito e vai.ne convieni

grande57
grande57

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Qualche ulteriore precisazione:1) anche con i fondi pensione e fip puoi richiedere anticipi, negli stessi casi previsti per il Tfr (ma ovviamente con una certa anzianità d'iscrizione al fondo)2) il Tfr maturato resta dov'è e quindi puoi anche in questo caso richiedere anticipi, come avviene ora3) anche nel caso dei fondi si può liquidare tutto il capitale a scadenza, ma solo in alcuni casi (se la rendita derivante dal 50% del montante non supera l'assegno sociale)4) puoi aspirare ad avere un rendimento maggiore (per questo lascia perdere i profili "garantiti", meglio la rivalutazione di legge del Tfr)5) se lasci il Tfr in azienda non puoi avere incentivi fiscali sulla previdenza integrativa che eventualmente potresti fare decollare in parallelo (deduzione fino al 12% del reddito e con limite di 5164 euro); non è che sia ua grande cosa, ma sempre meglio di niente

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Carissimo jorian, il TFR è il miglior investimento possibile, -Ha la sicurezza della restituzione del capitale-ha un interesse composto di 1,5% anno-ha un interesse composto pari al 75% della svalutazione e proprio questa componente è quella di gran valore! metterlo in mano al mercato finanziario perdi tutte e tre le garanzie citate e beffa finale se il montante accumulato lo destini a una vitalizia forse prendi un 5% lordo annuo e il capitale resta in mano a chi eroga il servizio. Ad oggi gli statuti dei fondi pensione non prevedono regole sulla erogazione della pensione!! ,ma chi aderisce manco si chiede di conoscere il contratto stipulato!!!.Non gettiamo quei pochi soldi che abbiamo, usiamo la testa, per il momento bisogna lasciarlo in azienda!! rimane gestito da regole di una vecchia legge.

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Attualmente il rendimento del Tfr è sotto il 3%.La differenza di un punto di rendimento a scadenza è enorme, quindi è meglio evitare considerazioni semplicistiche.

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