Con questa discussione vorrei invitare tutti gli utenti a riscoprire la validità del risparmio: il fenomeno dell'indebitamento potrebbe essere in parte arginato avendo da parte una piccola, piccolissima liquidità per far fronte a spese che prima o poi tutti affrontiamo.Il mio invito è quello di recarsi in Posta e aprire un libretto ordinario, praticamente la più primitiva (eppure la più valida) forma di risparmio che io conosca per le piccole somme. Poiché il ricorso al credito è troppo facile, molto persone possono essere tentate di ricorrere ad un finanziamento anche soltanto per cambiare gli occhiali o il frigorifero, o perfino per pagare le bollette. Ma questo ingenera una perenne situazione di vulnerabilità finanziaria.Perchè il risparmio abbia successo, deve essere ben organizzato e non improvvisato: non aspettate di mettere da parte quello che resta a fine mese dello stipendio, perché molto probabilmente non resterà niente. Anzi, starete aspettando con ansia l'accredito del nuovo mese.Il mio consiglio è di sfilare dallo stipendio appena preso (ad inizio mese, quindi) ciò che potete, fossero anche solo 20 euro. Ognuno faccia quello che può. E magari mettete da parte le monete: andate nei negozi di "cineserie", quelli con le cose ad 1€, e vi porterete a casa un salvadanaio di latta che andrà benone per lo scopo.Magari chi aprirà il suo libretto postale potrà venire qui sul forum a scriverlo, così accrescerà la motivazione in chi non l'ha ancora fatto.Poldo7
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30/04/2010, ore 13:57
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05/06/2010, ore 00:16
ti sei mai chiesto come mai?tutti i professoroni entrati in casa della gente a vendere prodotti "tranquilli" e "sicuri" che rendevano un sacco per poi rendersi conto di aver sottoscritto prodotti strutturati costosissimi, magari finanziamenti, polizze costosissime e quant'altro?ecco perchè, oltre alla nota scarsa cultura finanziaria, c'è giustamente diffidenza. |
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05/06/2010, ore 00:19
Non c'è l'ho con i depositi c'è l'ho con chi prospetta solo depositi, o pct,o etf.---in realtà con questi strumenti abbiamo praticamente coperto tutte le possibilità, per impieghi a breve o più a lungo termine. con i prodotti più elastici ed economici possibili.gli etf permettono infatti di investire nelle azioni, nelle obbligazioni, in valuta, eccdiciamo che restano fuori solo i prodotti pensionistici, che garantiscono vantaggi fiscali... ma sono dedicati alla pensione integrativa.dagli altri prodotti spesso c'è da stare alla larga. |
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05/06/2010, ore 09:33
C'è diffidenza, ok, che sia giusta, no.Io, personalmente, tra un pct CheBanca! a 8 mesi all' 1,75% con sottostante obbligazioni mediobanca, e le stesse obbligazioni decennali Mediobanca al 4,5% suggerisco e caldeggio le seconde, a costo di pagarle qualcosa oltre la pari.Perchè per esperienza di tutti, Mediobanca (che possiede CheBanca!) è affidabile (quindi il rischio è contenuto) e perchè acquistando i pct, non garantiti dal fondo depositi) si finisce per far guadagnare due volte Mediobanca.La prudenza talvolta è persino eccessiva. |
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05/06/2010, ore 13:36
ovvio che sono prodotti che hanno caratteristiche diverse in quanto la "duration" è molto diversa.acquistando titoli a lunga scadenza, oltre al rischio "emittente" c'è il rischio "tassi". |
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05/06/2010, ore 14:16
In teoria, si. In pratica, no, perchè, come ho peraltro già detto, il tasso euribor medio degli ultimi 10 anni è stato pari al 3%: pertanto, ipotizzando una dinamica uguale ma inversa (peraltro tutta da verificare) il tasso fisso e garantito del 4,5% è una remunerazione del capitale più che "decorosa" (mai dire "onesta", in questi casi).Scommettere garantendo un tasso maggiore sarebbe un rischio per la banca e soprattutto per il cliente, scommettere garantendo un tasso inferiore per il cliente..... si rientra in quanto detto per Barclays....Insomma, l'investimento a rischio zero non esiste, il conto deposito, checchè ne dica "la partita Iva" risparmio, non è capitale di rischio ed è quindi remunerato meno delle aspettative del medio periodo: per conto mio non è neppure un "deposito", ma un cassetto dove lasciare il proprio capitale per un tempo brevissimo: il famoso 2,5% lordo annuo, nell'attuale situazione in cui ci si aspetta un rialzo di tassi, a mio avviso non solo non è "fuori mercato", ma è proprio il minimo al quale presterei i miei soldi a un emittente a rischio sostanzialmente zero.Significa che, a mio personalissimo e modestissimo parere, Mediobanca non regala nulla, e che Ing Direct, Barclays ecc. sono a rischio più alto di Mediobanca? SI.E significa che, a mio personalissimo e modestissimo parere, risparmio2009, potrebbe tranquillamente "investire" i suoi soldi al 4,5% lordo anzichè al 2,5% (oltre a tutto con diversa % di ritenuta fiscale)?Doppiamente si. |
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