Un saluto a tutti.

Vi leggo sempre ma scrivo poco. Qualcuno si ricorderà…

Allora…

Sono un cliente del Conto Deposito InMediolanum da alcuni anni e non ho mai digerito il fatto che, con l’aumento dell’Imposta di Bollo, abbiano deciso di modificare unilateralmente il contratto per addebitare al cliente la suddetta tassa. Infatti, piano piano sto svuotando il conto.

Una cosa, però, è non digerire la furbata, un’altra è farsi “rubare” i sudati risparmi. Ma andiamo per ordine.

In data 22/01/2013 scrivo la seguente richiesta:

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Gentilissimi,

vi contatto per due chiarimenti.

(omissis)

Il secondo punto riguarda l`imposta di bollo: gradirei conoscere in dettaglio le modalità di applicazione, di calcolo e di riscossione. Premesso che il contratto da me sottoscritto prevedeva l`imposta di bollo a carico vostro, da quale giorno del 2012 avete iniziato ad applicare la modifica unilaterale del contratto? Inoltre, nel saldo contabile è presente un importo accantonato per il pagamento della suddetta imposta. Come è stato calcolato? Quali sono le tempistiche di prelievo?

Grazie per la disponibilità.

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La loro risposta è datata 27/02/2013:

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Gentile CLIENTE,

riscontriamo la sua comunicazione pervenuta tramite e-mail in data 22 gennaio 2013.

In primo luogo, la informiamo che Banca Mediolanum, tramite avvisi pubblicati sulla sua posizione personale del nostro sito internet in data 13 aprile e 9 ottobre 2012 (allegati alla presente), nel rispetto delle norme contrattuali ed ai sensi dell´art. 118 del D.Lgs. 1/9/1993 n. 385, ha ritenuto di proporre ai propri Clienti la modifica unilaterale del contratto di conto deposito In Mediolanum in virtù dei nuovi provvedimenti legislativi in materia di applicazione dell´imposta di bollo.

Rispetto all´apertura del suo conto deposito n. XXX, avvenuta in data 19 luglio 2011, ci preme sottolineare che, la previsione normativa in esame è stata introdotta dal Legislatore, con validità retroattiva al 1° gennaio 2012, mediante Decreto Legge n. 16 del 2 marzo 2012 convertito con modificazioni dalla Legge n. 44 del 26 aprile 2012 .

Ciò detto, specifichiamo che la modifica della misura e della modalità di applicazione dell`imposta di bollo, dovuta al 31 dicembre di ogni anno e/o in sede di chiusura del conto, prevede che dall´1 gennaio 2012 tale imposta sia pari allo 0,1% (0,15% dal 2013) delle somme depositate, con un minimo, su base annua, di 34,20 euro ed un massimo, limitatamente all´anno 2012, di 1.200,00 euro.

Con nostra comunicazione datata 9 ottobre 2012, viene altresì disciplinata la modalità di applicazione della suddetta imposta, mediante ricalcolo e accantonamento giornaliero della somma che sarà dovuta al 31 dicembre di ogni anno o anticipatamente, in caso di estinzione del rapporto; l`importo varia di giorno in giorno (in aumento o in diminuzione) in funzione del saldo totale presente sul conto deposito e dei giorni di apertura del rapporto nel corso dell´anno.

Tale operatività è stata attuata al fine di garantire il puntuale pagamento dell´imposta ed evitare di dover procedere con le attività di recupero nel caso in cui alla data del 31 dicembre il saldo del conto deposito non fosse capiente.

Per completezza la informiamo che, in data 29 gennaio 2012, è stata addebitata sul suo conto deposito n. XXX l´imposta di bollo per l´anno 2012, pari a XXX euro, calcolata secondo quanto sopra esposto, ed è stato reso indisponibile sul rapporto l´importo minimo provvisorio necessario al pagamento dell´imposta di bollo per l´anno 2013, ovvero 34,20 euro.

Specifichiamo che qualora il saldo totale del rapporto rilevato dalla Banca giorno per giorno produca l´imposta minima di 34,20 euro, tale importo verrebbe del tutto congelato dalla disponibilità medesima; a riguardo, segnaliamo che l´importo sarà effettivamente addebitato a termine d´esercizio o in caso di chiusura del rapporto, considerando che una eventuale estinzione anticipata del rapporto comporterebbe il ricalcolo dell`imposta secondo l`effettivo periodo di utilizzo del conto deposito.

In merito, invece, (omissis)

Nella speranza di averle fornito un riscontro esaustivo e ricordandole che il nostro Banking Center (al Numero Verde 800.107.107) è a completa disposizione per accogliere le sue segnalazioni, cogliamo l´occasione per porgerle cordiali saluti.

Banca Mediolanum S.p.A.

Responsabile Ufficio Reclami

Roberto de Mari

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La mia replica dello stesso giorno, il 27/02/2013:

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Gentilissimi,

il Decreto Legge n. 16 del 2 marzo 2012 ha VARIATO la misura dell’imposta di bollo dovuta al 31 12 di ogni anno, non l’ha introdotta ex novo: l’imposta di bollo era già presente e se ne faceva carico la Banca.

La modifica del contratto, a seguito della Vostra proposta, può intendersi valida a partire dal sessantunesimo giorno successivo alla comunicazione.

Pertanto, è solo da tale data che può essermi addebitata l’imposta di bollo, seppur nella misura imposta dalla normativa tempo per tempo vigente.

Chiedo la restituzione dell’imposta di bollo non dovuta e relativa al periodo intercorrente tra il 1° gennaio 2012 e il sessantesimo giorno successivo alla pubblicazione dell’avviso di proposta di modifica unilaterale del contratto.

Distinti saluti

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Loro replica del 31/03/2013 (32 giorni dopo, oltre il termine!) non fa altro che parafrasare quanto scritto nella precedente e concludere con la seguente frase “Ribadendo il contenuto della nostra precedente comunicazione dello scorso 15 febbraio, confermiamo la correttezza dell´operato di Banca Mediolanum e dell´imposta di bollo applicata”.

A questo punto gioco il Jolly!

Ultimo tentativo prima di procedere con ricorso all’ABF, datato 03/04/2013:

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Gentilissimi,

(omissis)

porto alla Vostra conoscenza che, durante una telefonata al Vostro customer service, un Vostro operatore ha affermato che l’imposta di bollo, calcolata e addebitata per tutto il 2012, sarebbe stata parzialmente riaccreditata a titolo di rimborso per il periodo intercorrente tra il 1° gennaio 2012 e la data di entrata in vigore della proposta di modifica unilaterale del contratto.

In attesa di una vostra risposta, porgo distinti saluti.

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Vera o falsa che fosse, la telefonata aveva il solo scopo di farli uscire allo scoperto ma...

In data 24/04/2013, con VALUTA 29/01/2013, è stato eseguito ACCREDITO IMPOSTA DI BOLLO 2012 per un importo pari alla metà di quanto riscosso il 29/01/13 per l’anno 2012.

Considerando che la proposta di modifica unilaterale del contratto è stata pubblicata il 13/04/2012 e i 61 giorni decorrevano dal 13/06/2012, la Banca ha ritenuto giusto accollarsi l’imposta di bollo per l’intero primo semestre di rendicontazione, ovvero fino al 30/06/2012.

Dura lex sed lex

Sic et simpliciter!