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Buongiorno!

Innanzitutto spero di essere nella sezione corratta altrimenti mi scuso del contrario.

Inizio spiegando la situazione: esiste un libretto di risparmio cointestato a tre persone, madre e due figlie. Esiste anche un terzo fratello che non è cointestatario del libretto. Nel momento del decesso della madre come andrà suddivisa la somma? in base a quello che ho gia letto su questo ed altri forum mi sembra di aver capito che vada suddivisa 33% a testa tra le due figlie ed il restante 33% tra gli eredi (che sempre in base a quello che ho letto dovrebbero essere tutti gli eredi fino al terzo grado, quindi le due figlie, il figlio, eventuali fratelli, nipoti, ecc.) giusto?

C'è qualche articolo del codice civile o di qualche altra normativa che spieghi tutto questo nel dettaglio?

Ringrazio per l'attenzione.

Mat.

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veramente l'art 737 tratta della collazione che nel caso nulla a che a vedere. senza successione il libretto e' bloccato. sarebbe stato forse meglio dare riferimento all'articolo 536 che specifica chi sono i legittimari alla successione Saluti



Hannibal
www.palombarimotociclisti.it


Hannibal www.palombarimotociclisti.it

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Hanniball,il diritto di collazione e sempre riservato agli eredi,ed è una possibilità che limita i poteri del cujus a favori di chi avendone diritto vi si appella,e quindi il 737 casca a fagiuolo e risponde alla domanda del postulante.

Il 536 definisce chi può accedere al diritto di collazione,non confondiamo le acque.Dimmi chi è ZORRO.

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buonasera Pollice, lei spacca il capello in dodicesimi sulla testa degli altri. mi consenta di interpretare - l'articolo 737 parla della collazione richiamando i legittimari che sono specificati nell'articolo 536. La collazione e' un atto mediante il quale un erede legittimo chiede a chi ha ricevuto una donazione dal defunto di includere il valore donato nell'asse ereditario. Il libretto in questione potrà' essere chiamato in una collazione solo quando si potesse presupporre una intenzione della defunta signora a mascherare una regalia di denaro ai due figli cointestari del libretto, nello specifico i due terzi rimanenti. In caso contrario il terzo di disponibilità della defunta verrà liberato dalla banca solo dopo presentazione di successione, la denuncia all'ufficio registro ed al pagamento della tassa di successione bancaria. La successione dovrà riportare tutti gli eredi. se qualcuno venisse dimenticato per esempio il figlio di un figlio deceduto, questi non potrà mai esercitare una collazione salvo il caso di donazione nascosta. quindi se voleva dare l'informazione che il libretto potesse nascondere una regalia occorreva dirlo, se voleva specificare chi fossero i leggitimari alla successione occorreva citare l'art 536 oltre all'eventuale coniuge separato ma non divorziato che non ricordo se e' compreso nel detto art o no.un cordiale saluto. PS Hannibal prima di partire mi ha fuso un pc, gli uffici erano vuoti e nessuno se ne è accorto. quando racconta di saperci fare fategli la tara.



Zorro
Zorro

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Anche tu non scherzi,prima mi dici di spaccare il capello in quattro,poi pretendi di spiegarmi la collazione,infine richiamate il 536,anche se erano noti i leggittimati.

Visto che mi costringi ancora a riprendere il capello per spaccarlo in otto,il diritto alla collazione ricorre sempre salvo che i leggittimati,non rinuncino espressamente,in quanto la collazione è un diritto proprio,e non trova applicazione solo nel caso di regalia ma agisce più in generale da regolatore dell'intero asse ereditario.

Si la tara la facciamo,ma ho imparato a volergli bene perchè la cosa che gli riesce peggio è quando mostra di fare il duro,con il ventre molle

Conclusione Zorro è un amico di hannibal,che qualche volta fà il suggeritore e tal'altra l'alter.Giusto

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anche se in questi ultimi messaggi noto una forte ironia,ringrazio tutti per le delucidazioni date

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