Riepilogo un poco i fatti (tante cose giuste sono state dette in interventi diversi).
Nel 1989 ha firmato la garanzia fideiussoria. Da quael momento, se la cifra era di importo superiore a 100.000.000/150.000.000 di lire, è stato segnalato in centrale rischi nella voce "garanzie ricevute". Nel 1992 è stato chiamato dal "creditore principale" per variare la fideiussione, che è stata trasformata da "indeterminata" un "indeterminata" (nell'importo). Successivamente alla entrata in vigore della legge sulla trasperenza, a gennaio avrebbe dovuto ricevere una comunicazione, come garante, dello stato della sua fideiussione. Comunicazione, purtropo, fatta con lettera semplice ed all'indirizzo memorizzato dalla banca (non ha detto se in tutti questi anni ha cambiato residenza non comunicando alla banca la variazione). Cosa importantissima, non ha mai comunicato ufficialmente alla banca la sua volontà di rimettere la fideiussione, se l'avese fatto rimaneva responsabile dei debiti esistenti sino al momento della ricezione della comunicazione da parte della banca e NON più di quelli futuri. La fideiussione muore con l'estinzione di tutti i debiti del garantito con il creditore principale, questo perchè la garanzia prestata dovrebbe essere (non è stato detto), OMNIBUS. Non ha specificato come è stata chiusa la società, liquidazione volontaria o coatta, rimane comunque il fatto che la chiusura vera e propria si ha solo con il pagamento o la chiusura di tutti i rapporti di debito. La prescrizione si ha se entro sei mesi
................ cioè dal momento in cui viene espressamente richiesto l’adempimento dell’obbligazione stessa.
Se sommate il T.A.N. al Tasso di Mora, tutti i mutui stipulati dagli italiani sono presuntivamente usurai, TUTTI, proprio TUTTI