Ho letto la sentenza (del 2013). La richiesta iniziale di un risarciemento di oltre 80.000,00 euro è stato ridotto alla fine a "soli" 4.000,00. Non so come funzioni bene questo "arbitrato", però se si da ragione al cliente della banca, come pare tale sentenza "sentenzia", non è possibile ridurre così drasticamente il danno, che ripeto, se il cliente ha ragione, è prorprio quello richiesto da quest'ultimo e non certamente euro 4.000,00. Però nel caso specifico voglio fare "avvocato del diavolo". Un documento fondamentalissimo per un mutuo (meno fondamentale nel caso di compravendita senza mutuo, si può soprassedere e chi acqusta se ne assume la responsabilità), è la certificazione di abitabilità, che è stata consegnata "solo" a febbraio, dopo mesi e mesi successivi alla richiesta e "solo" due (o anche meno) mesi dal diniego della banca. Senza questo documento, penso, che manco il Notaio puà redigere una relazione preliminare completa, infatti la scritta dopo. Penso, sempre, che a prescindere da una richiesta, da una delibera positiva, nel caso di una "Relazione notarile preliminare" nella quale si evincono negatività, l'operazione non si fa. Non è questo il caso, ma ripeto il diniego è stato comunicato solo dopo che la banca ha avuto in mano questi due documenti. Infine, pare che la perizia sia stata fatta, anche questa, mesi dopo la richiesta, per cui mi chiedo, come mai il possibile "mutuatario" si sia fatta la idea che la concessione era dietro l'angolo, senza manco avere "in mano" la perizia?. Però le sentenza si rispettano, acnhe perchè noi da qui valutiamo senza avere la possibilità di analizzare la documentazione.
Se sommate il T.A.N. al Tasso di Mora, tutti i mutui stipulati dagli italiani sono presuntivamente usurai, TUTTI, proprio TUTTISe sommate il T.A.N. al Tasso di Mora, tutti i mutui stipulati dagli italiani sono presuntivamente usurai, TUTTI, proprio TUTTI