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Salve a tuttiPremetto che ho fatto un po' di ricerche a riguardo e quindi cercavo risposte esaustive perché ho un po' di dubbi.Ho emesso un assegno bancario di meno di 100 € a favore di un esercente commerciale a gennaio 2008. Ad oggi non mi risulta incassato.Devo procedere alla chiusura del conto corrente in riferimento al quale è stato emesso il suindicato assegno, ma nella lettera da inviare alla banca mi si chiede di dichiarare che non esistono miei assegni in circolazione.Ecco cosa ho trovato/soluzioni che mi hanno proposto:* call center 1a - l'assegno bancario ha validità di 3 anni e prima di tale scadenza (gennaio 2011) potrebbe essere incassato e rischierei di trovarmi in una situazione spiacevole* call center 2a - l'assegno bancario ha una validità di 5 anni e solo se incassato entro 8/15 gg (dipende dal caso, se fuori o in piazza) può scatenare un'azione di protesto* internet http://www.cancellazione-protesti.it/Normativa-Cambiali-Protesti/Prescrizione-assegno-bancario.php - REGIO DECRETO 21 dicembre 1933, n.1736 - validità assegno bancario 6 mesiPoiché credo di risalire al creditore (vicino a casa mia, ma non so se ancora operante) ma non credo di possedere né la ricevuta o fattura, il call center 2a mi suggeriva di fare uno scritto in cui il beneficiario dichiarava di aver smarrito l'assegno a fronte del quale emettere un nuovo documento di pagamento (anche diverso dall'assegno). Con tale carta poi procedere ad annullare l'assegno che risulta ancora circolante.Quello che vi chiedo:* quanto dura effettivamente un assegno; ovvero dopo quanto tempo non mi devo più preoccupare se il mio creditore ha incassato o meno il titolo?* vi pare logico che mi devo fare tutto questo sbattimento coi rischi del caso (magari la matrice del mio assegno non riporta tutti i dati, tra cui nome esatto del beneficiario, importo) quanto il creditore non si è preoccupato di incassare il suddetto titolograzie a tutti dell'attenzioneBuona giornataAndrotto

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ma vi rendete conto che i tutti i nostri post, sono stati scritti per un importo di "meno di 100 euro"???per fortuna che siamo in periodo di ferie!!!e la mia idea, una volta rintracciato il debitore, di ridargli da subito quell'importo con un altro assegno o in contanti non era poi così "balzana"... magari è anche un negoziante che accetta la carta di credito....a domani!!!'

Sapiens... secum est (Il saggio sta con se stesso) (Seneca, Epistole, 9, 16)

E continuarono a chiamarlo l'ineffabile.

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La mia banca ha pagato un'assegno datato anno 2012 con importo superiore ai fondi esistenti al momento dell'incasso

senza avvisarmi prima.Può farlo?

Gelindo grazie

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L'assegno di conto corrente bancario ha un termine di prescrizione di sei mesi dalla data di emissione - il che significa che, trascorsi sei mesi dalla data di emissione, anche se ci sono i soldi sul c/c, la banca per pagare l'assegno deve chiedere conferma ed autorizzazione al correntista che lo ha emesso. Se quest'ultimo la nega, l'assegno si restituisce insoluto, non protestato e prescritto.
Esiste poi il termine di protesto, ossia se l'assegno arriva all'incasso 8 o 15 giorni dopo la data di emissione (8 giorni se su piazza, ossia se il luogo di emissione dell'assegno è lo stesso della piazza della banca su cui l'assegno è tratto - es: asg napoli, 8/05/06, protesto 16/05/06 se l'assegno è di uno sportello bancario di Napoli - 15 se fuori piazza) in caso di mancanza di fondi, non può essere protestato. Ma è cosa diversa


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Ho chiuso il conto corrente ed informato con lettera raccomandata il mio debitore che l'assegno in suo possesso doveva rendermelo,in quanto era a titolo di garanzia nelle sue mani.Pagato il debito in contanti.Cosa succede se l'assegno viene portato all'incasso.Grazie della risposta

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se hai una ricevuta del tuo pagamento avvenuto in contanti, glie la potrai eccepire. ma è necessario prima avere in mano l'assegno. avendo chiuso il conto (e informato la banca dell'assegno in circolazione) non dovrebbero esserci problemi.






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