Per pagare alla ditta di mio padre l'acquisto (accompagnato da regolare fattura per un imprto pati a 3000 euro) a mio nome di un auto aziendale ho emesso in assegno senza la dicitura non trasferibile. Ho fatto tutto in buona fede utilizzando un vecchio libretto che non riportava la dicituta prestampata. Non uso gli assegni da molto tempo e francamente non ricordavo questa norma dell'antiricclaggio. Ho dato l'assegno a mio padre che come amministratore della società si è recato lunedì 15 nella sua solita filiale della banca aziendale per versare l'assegno. Purtroppo nemmeno mio padre ha fatto caso alla mancanza della dicitura, non essendo più abituato ad assegno che non la riportano prestampata non ha corretto l'assegno prima di consegnarlo al cassiere. Quest'ultimo, cosa che ritengo molto grave visto che dovrebbe come consulente del cliente accertarsi che tutto sia corretto non a segnalato a sua volta la mancanza perché non se ne è accorto e ha mandato avanti l'assegno. Il 17, quindi due giorni dopo, la mia banca mi chiama per segnalarmi che ho emesso un assegno non regilare e che verrò sanzionata. Io ovviamente ho spiegato l'accaduto facendo presente che quando avevo chiamato la mia filiale chiedendo se il libretto era ancora valido nessuno mi ha ricordato che divevo scrivere non trasferibile. Lo so la legge non ammette ignoranza, ma i cassieri e i consulenti in banca che cosa ci stanno a fare? Ho spiegato tutto alla mia banca ovviamente dell'acquisto dell'auto ma con regolare fattura, della mia buona fede e del fatto che ci fosse una sola girata perché chi aveva versato l'assegno era intestatario e mio padre. Ma di quale riciclaggio stavamo parlando? Ho chiesto se si poteva nom pagarlo o fate qualcosa e il consulente mi ha risposto dicendo che loro non potevano fare nulla perché l'assegno era diventato digitale ed era passato dalla sede centrale. Mi dicono anche che se io non avessi rifiutato il pagamento dell'assegno sarei finita in guai ben più gravi. Insisto e il consulente mi lascia dicendo che me parlerà con il suo responsabile per capire se si può fare qualcosa.Avviso immediatamente mio padre che va dal direttore della sua banca che anche lui dice di non poter fare nulla (erano passate 48 h dal versamento) ma gli chiede di portargli le fotocopie della mia carta l'identità il mio codice fiscale e la fattura . Mio padre fa presente al direttore che il suo cassiere non ha segnalato nulla e lui risponde dicendo che si è trattata di una svista ma che può capitare perché ormai assegni senza la dicitura prestampata sono pochissimi in circolazione e quindi non ci di fa caso. Insomma nessuno ci ha saputo dire mercoledi' nemmeno a quanto potesse ammontare la sanzione...ma se la normativa antitrust non la conoscono gli addetti ai lavori ai quali noi ci rivolgiamo come consulenti per amministrare i nostri soldi lo.devo sapere io? passa giovedì e nessuno si fa vivo, ma sia io che mio padre credevano che entrambe le banche stessero facendo qualcosa per evitare l'iscrizione al cai o comunque la sanzione. Venerdì chiamo la mia banca e scopro che l'assegno è stato pagato senza peraltro che io fossi avvisata . su internet prima, confermato poi dal direttore della banca dell'azienda di mio padre, scopriamo che la sanzione è molto salata e che l'oblazione che si puo' esercitare ha un importo minimo.di 6000 euro e massimo di 1/3 di 50.000 euro! Sconvolti tutti iniziamo a chiamare tra i conoscenti avvocati, commercialisti e altri bancari ( anche direttori di altri istituti) per capire se potevamo fare qualcosa per evitare l'iscrizione al cai o comunque l'ammenda. Da un amico scopriamo che entro due gg dal versamento e senza conseguenze mio padre avrebbe potuto fare attraverso il suo isituto il richiamo dell'assegno, ma nessun consulente delle due banche in questione aveva menzionato questa possibilità. Mio padre chiama la sua banca cwrcando di capire perché nessuno gli avesse parlato del richiamo e la risposta è stata : sarebbe stato peggio perché in qualche modo avremmo dimostrato con quest'azione che ne eravamo consapevoli... a posteriori non capisco a chi si stesse riferendo quel consulente a mio o mio padre che eravamo consapevoli dell'errore o della banca di mio padre che comunque non si era accorta di nulla e nemmeno successivamente al versamento non aveva segnalato il problema a uno dei suoi clienti abituali????? Chiedo quindi a voi se prima della notifica al cai o della notifica della sanzione possiamo fare qualcosa per risolvere la situazione. Per noi una sanzione ridotta comunque di 12.000 euro sono davvero tanti soldi e ci mette davvero in difficoltà. grazie
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20/01/2018, ore 07:53
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20/01/2018, ore 07:54
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