No, non sono la stessa cosa. L’imposta di bollo, come dice il termine è un imposta che richiede lo stato per ogni conto corrente, che trattiene ovviamente la banca per poi riversarla allo stato. Le spese di tenuta conto sono invece il costo del servizio richiesto dalla banca, come farebbe qualunque altra attività commerciale a fronte di un servizio prestato. Ora, è possibile che quando abbia aperto il conto tali spese non fossero presenti e che la banca, nel corso del rapporto, abbia variato le condizioni (aggiungendo un’ulteriore spesa, un’ulteriore balzello). Queste variazioni unilaterali sono concesse alle banche, è un sistema assurdo che andrebbe riformato ma al quale nessun governo di destra o sinistra ha mai messo mano. La banca avrebbe comunque dovuto informarla dandole la possibilità di recedere dal rapporto senza penalità e senza spese di chiusura. Provi a verificare pertanto se si sono verificati questi cambiamenti nel corso del tempo e in ogni caso, se il conto non serve, tanto vale chiuderlo.

Grazie per la risposta ed il chiarimento.non ne ero propriamente sicuro,ma su ricerca in rete non veniva chiaramente evidenziato la differenza.Il fatto poi che il bollo sia di 35,20 euro annui e la richiesta di versamento per il C/C si equivalgono (35 euro ca) mi ha fatto sospettare.Tuttavia dal bollo dovrei essere esente in quanto sotto i 5000 euro e anche come giacenza media e´molto al di sotto.Tuttavia concordo che e´una delle tante tasse inique e subdole.Probabilmente da quando ho aperto il conto le spese sono variate,(c´era ancora la lira) e la banca ha subito almeno 4 ridenominazioni da allora, fino aterminare con MPS di oggi.e chiramente gli aumenti saranno arrivati con i nuovi contratti.Mi lascia pensare pero´il fatto che le spese tunuta conto si riducano solo all´invio di scartoffie e poco altro.Per le operazioni importanti (bonifici,pagamenti etc) le commissioni sono intascate direttamente alla cassa. .Seguiro´il suo consiglio di chiudere il C/c comunque. Grazie.