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Salve a tutti.

Non sono un addetto ai lavori ma un semplice utente bancario per cui mi esprimerò molto alla buona, vi prego di scusarmi.

Vi racconto alcune disavventure che abbiamo avuto con una filiale bancaria. Cose a mio avviso davvero strane.

Avevamo un conto cointestato con altri membri della famiglia su una Banca del Gruppo Intesa Sanpaolo.

Proviamo a chiedere un finanziamento per un piccolo investimento immobiliare.

Va una persona della mia famiglia, ed il direttore di filiale gli dice che può essere finanziato fino a 10.000 euro.

Allorchè ci impegnamo in quest'investimento, poi quando torno dal direttore mi dice "eh ma perché non ne abbiamo parlato prima? (...)no, non posso perché tu non hai la busta paga e tuo padre è anziano ha capito male". E questo è un primo problema che ci crea questo signore.

Poi però ci dice "beh dai per venirti incontro però ti posso far sconfinare di 2000 euro".

Si insomma ci avrebbe potuto mandar sotto di questa cifra.

La "pezza" non ci è ovviamente servita a nulla, ci siamo dovuti rivolgere ad una finanziaria, che subito ha provveduto ad elargire la somma necessaria (ovviamente siamo andati a stipulare il finanziamento in un altra Banca, da un'altra parte, e la domanda spontanea è: "perché li si e da lui no?".

Ora accade che su quel conto si appoggiava una Carta Revolving.

Dopo un anno di lavoro, volevo concedermi qualche giorno di meritato riposo, ed ho alzato da 500 a 700 euro la rata della Carta giusto per svuotarla un po'.

Dopo tutto avevo le "ampie assicurazioni " (verbali) del direttore che avrei potuto tranquillamente sconfinare. E oggi andare sotto sul conto è un attimo, tra tasse e spese varie credo, temo, sia la regola.

Morale della storia, provo a fare un piccolo acquisto qualche giorno dopo che passa l'addebito sul CC della rata e vedo che non riesco, nemmeno 10 euro! Vado a controllare la situazione online e leggo

STORNO ecc... ecc..

Contatto la Carta di Credito e mi dicono "Guardi la Banca ha respinto l'addebito per cui ora la carta è bloccata, è tutto in mano al recupero crediti, dovrà fare un bonifico".

Vado dal direttore, e gli dico "ma come potevo andar sotto di 2000 e ora per uno sconfinamento di 700 euro mi rimandi indietro il pagamento?" e gli chiedo di fare immediatamente il Bonifico per rimediare. Passano giorni e la società recupero crediti mi ricontatta dicendomi che ancora non è arrivato il pagamento, mentre il direttore dice che il pagamento è avvenuto. Una situazione a dir poco angosciante anche perché in famiglia usiamo la carta anche per fare la spesa e con la carta bloccata siamo pressochè rimasti senza contante!

Ovviamente il blocco della Carta non solo mi ha recato disagio per gli acquisti anche primari, ma esiste questo "marchio di infamia" chiamato CRIF per cui per 6 mesi non puoi più sconfinare ed hai limitazioni, insomma sei un cattivo pagatore, e la cosa già di per se è a dir poco oscena, perchè questo accade per poche centinaia di euro. Anzi per molto meno.

Dopo questa disavventura, e dopo il comportamento a dir poco incoerente di questo direttore di filiale, decidiamo di cambiare Banca, e cominciamo a sentirne altre.

Una filiale dello stesso gruppo ci dice una cosa singolare, qualcosa del tipo "non possiamo sottrarre un cliente ad un'altra filiale non è carino"... e rimaniamo perplessi, dopo tutto abbiamo stipendi e pensioni in casa ma abbiamo l'impressione che lì non siamo graditi.

Alla fine ci spostiamo su un'altro gruppo Bancario che senza problemi ci dice che possiamo aprire il conto li e chiudere quello che ci ha creato questi problemi.

Quando gli addebiti di stipendi e pensioni non arrivano più sul vecchio conto arriva la telefonata del famoso direttore che mi dice "come mai non vedo gli accrediti?" e lo informo (anche se lo sapeva benissimo) che stavo migrando su un altro conto corrente.

Mi dice "eh si ma tu qui hai uno scoperto!" (cosa che devo verificare tra l'altro). Ed allora provo a spiegargli "guarda provvedo immediatamente ad un bonifico", la sua risposta con una cattiveria insopportabile a quel punto è "no no adesso ci penso io, posso stornarti la carta e lo faccio immediatamente".

Per la seconda volta tenta di fare nuovamente questa cosa!

Allora ho contattato ancora una volta la Carta di Credito ho spiegato loro cosa voleva fare questo signore e mi hanno detto "a noi risulta che l'addebito è passato regolarmente....PERO' se vuol stare tranquillo..." insomma ho fatto immediatamente loro un bonifico per coprire l'eventuale storno minacciato dal direttore (praticamente un ora dopo la telefonata avevo già eseguito l'operazione).

Mi chiedo e Vi chiedo, ma è un comportamento corretto questo? Se verificassi che non esiste nessuno scoperto (come sospetto) e che si è trattato soltanto di un atto intimidatorio, io a questo punto avrei fatto un bonifico che mi sarei potuto risparmiare nei confronti della Carta di Credito.

A chi segnalare eventualmente questo comportamento del direttore? Come siamo tutelati?

Spero di essermi espresso in modo chiaro e corretto.

Grazie a tutti.

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non lavorare più con la vecchia banca, ma trasferisci tutto sulla nuova. gradualmente, però, soprattutto prima di estinguere i vecchi rid controlla che quelli nuovi siano operativi.

per il resto, nulla di nuovo sotto questo cielo.


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Certo Gustavo infatti sto revocando loro i RID domicilazioni bonifici continuativi. Poi stamane sono andato alla vecchia banca e ho chiesto il saldo. Il famoso direttore mi aveva detto che c'era uno scoperto ed invece sono in attivo!!! Avrei dovuto chiedere la lista movimenti, ma ho il fortissimo sospetto che la storia del passivo e dello storno della Carta di Credito del quale mi ha parlato per telefono il direttore della vecchia banca se la sia inventata per farmi una sorta di "dispetto" finale. Non posso avere certezza assoluta e devo aspettare le movimentazioni sulla Carta stessa. Ma certo che se come presumo abbia inventato questa cosa, ci troviamo davanti ad un comportamento che preferisco non qualificare.

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hai solo ragione, non sarebbe la prima volta. d'altronde, proprio pochi giorni fa abbiamo scherzato sul fatto che l'italiano medio non controlla praticamente mai la pressione delle gomme e l'estratto conto della banca, e loro ci marciano.


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