buonasera a tutti, mia madre ha un conto unicredit su cui è accreditata la sua pensione, nel mese di giugno della scorso anno sono stati effettuati a sua insaputa due prelievi da sportello atm addirittura prendendo più di quello che lei aveva depositato (il suo conto risultava essere sotto di circa 50 euro e di ciò non era stata neanche avvisata dalla banca stessa). E' stata sporta denuncia alla polizia di stato e alla banca competente, la quale ha ritirato il bancomat e lo ha mandato in centrale per le verifiche del caso. Dopo circa due mesi la banca ha risposto che il rimborso non sarebbe mai avvenuto (parliamo di 750 euro) perchè è stato verificato che il sistema utilizzato è inattaccabile e quindi impossibile clonare le carte unicredit. Insomma sono stata liquidata con le testuali parole " verifichi se a casa qualcuno di famiglia può aver preso i soldi a vostra insaputa". Avendo figli ventenni, io ho accettato il consiglio e ho parlato con i miei figli, i quali, ovviamente, hanno negato qualsiasi responsabilità, e io per mesi ho insistito addirittura minacciandoli che avrei autorizzato le indagini richiedendo l'acquisizione delle immagini degli atm da cui sono stati fatti i prelievi. Ma loro hanno continuato a dichiarare la loro innocenza. Facendo un giro in internet ho scoperto che molte persone hanno avuto il mio stesso problema e che spesso le autorità scoprono covi di delinquenti che posseggono attrezzature per la clonazione delle carte. Quindi sono decisa ad andare avanti, ma non ho i soldi per pagare un avvocato, potrei avere consigli su come proseguire in questa azione di rivalsa?
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08/01/2012, ore 19:10
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09/01/2012, ore 10:06
Sua madre può rivolgersi (dopo aver inviato un reclamo scritto a Unicredit) all'Arbitro Bancario Finanziario (ABF), l'organismo che offre un'alternativa semplice, rapida ed economica per risolvere le liti tra intermediari e clienti. Ai sensi della legge che ha introdotto la mediazione obbligatoria, nella materia bancaria e finanziaria il ricorso all'ABF assolve la condizione di procedibilità per poter poi eventualmente rivolgersi al giudice. Le decisioni dell’ABF non sono vincolanti, come quelle del giudice, ma gli intermediari di solito le rispettano, anche perché la loro inadempienza è resa pubblica.
Personalmente ho fatto un ricorso all’ABF (anche se per una questione diversa della Sua) e ho vinto.
Qui trova una descrizione della procedura:
http://www.arbitrobancariofinanziario.it/ilRicorso/comeFareRicorso
Saluti
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09/01/2012, ore 10:15
Aggiungo anche un link dove può trovare delle decisioni del ABF inerente alla materia. http://www.arbitrobancariofinanziario.it/;internal&action=search_result_dec.action?PAG_RIC_NAV=1 Saluti |
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