Grazie per il chiarimento.
Mi rendo conto che la CIV non è correlata al fido, o meglio, è correlata all'utilizzo che se ne fà. Tuttavia mi sembra talmente sproporzionata la differenza che c'è tra la vecchia commissione che si applicava sullo sconfino, che comunque aveva un tetto massimo, e questa commissione che sembra non avere limiti.
Tanto per chiarire e fermo restando che non dubito che la CIV venga applicata secondo le "REGOLE", sono passato da avere € 650,00 (tutto compreso) di spese su un fido di € 20.000,00 ad € 1.900,00 nell'ultimo trimestre. Probabilmente ho tutti i torti del caso, ma la cosa mi sembra assurda ed esagerata, per questo volevo capire se esistono dei parametri entro i quali bisogna contenersi. Anche perchè ho letto che la CIV deve essere calcolata tenendo conto degli effettivi costi che l'intermediario deve sostenere per "CONCEDERE" lo sconfino, ma l'altro giorno in banca mi hanno chiarito che la CIV viene calcolata automaticamente (loro quindi non possono intervenire dalla filiale) al superemanto del fido. Il che vuol dire che non è che ci sia tutta questa valutazione del merito. Ma la cosa che più mi fà imbestialire è che sono cliente da dodici anni, quindi non si sono dimostarti neanche troppo riconoscenti, e che solo da due, a causa della crisi (lavoro nell'edilizia) ho avuto necessità di un fido. Quando lavoravo in attivo tutti mi chiamavano per concedermi prestiti a tasso agevolato. CIAO CIAO BANCA!!!!
Ciao,
Alessandro.