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buongiorno vorrei porre una problematica in merito al DEPOSITO VINCOLANTE IN FAVORE DEL PORTATORE.

Sono il titolare di un'azienda e negli ultimi 3 anni ho avuto diversi ritardi nei pagamenti da parte di molti miei clienti, è pertanto capitato spesso che un assegno consegnato ad un fornitore e posto all'incasso alla data segnata sullo stesso venisse poi pagato con un ritardo massimo.. di 3-4 giorni.Tale ritardo ha ovviamente comportato l'addebito di penali, interesse e costituzione del fondo vincolante in favore del portatore per il 10% dell'importo facciale, presso la mia stessa banca. (dove ho affidamenti ed opero da oltre 30 anni)

Ora, ho scoperto da qualche giorno che il 90% dei fornitori (che hanno incassato l'assegno con il ritardo) non hanno mai richiesto il pagamento del 10% dell'importo facciale depositato sul fondo e la banca mi ha fornito una stampata di tale fondo nel quale ho scoperto esserci depositati la bellezza di 40.000 euro!!

Ho provato subito a contattare i fornitori chiedendo la cortesia di riavere indietro il cartaceo del titolo (incassato con ritardo) ma alcuni di loro non operano più, altri non lo hanno mai richiesto alla filiale e quindi lo stesso risulta essere ormai disperso. A questo punto mi sono recato in banca chiedendo se esiste un sistema per sbloccare tali fondi (depositi fermi dal 2012) e tornare ad averli nella disponibilità del mio conto corrente aziendale, impegnandomi eventualmente (con un atto anche notarile se servisse) a consegnare le somme agli eventuali portatori del titolo se dovessero mai reclamarli, ma la banca mi dice che tale pratica è impossibile e i fondi resteranno bloccati in questo deposito...

A VITAA!!!!!!!!!!!!!

Vorrei sapere se qualcuno è a conoscenza di un caso simile al mio e se esiste qualche possibilità per ottenere lo sblocco di quei fondi.

Vi ringrazio per eventuali contributi.

Saluti

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Ci sono diversi aspetti da chiarire.

Il deposito in garanzia vincolato,serve alla banca per pagare un assegno privo di provvista entro 60 gg dalla scadenza del termine,evitando cosi le procedure del protesto.

L' importo delle singole operazioni è pari al 10% del valore facciale.Se è vero che hai accumulato 40000,questa cifra basta ed avanza a coprire emissioni per 400mila eu.Se è vero che accumuli è anche vero che la banca usa presentare l'assegno in seconda battuta.

Questo deposito cauzionale non è obbligatorio,avviene in forma scritta e deve avere condizioni di esercizio precisate

Conclusioni:

Non c'entrano i fornitori,nessuno ti obbliga a versare il 10% su ogni operazione,ti basta postdatare l'assegno di qualche giorno.Devi aver firmato un contratto,non è vero che non li puoi bloccare,se fanno storie cambia banca.

PS - Tecnicamente,il deposito vincolante generico,per assurdo è adatto a quelli che fanno poche operazioni e non emettono assegni.Insomma è una storia diversa da quella che racconti.

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Buonasera, mi permetto di chiarire:

il DEPOSITO VINCOLANTE IN FAVORE DEL PORTATORE viene utilizzato dalla mia banca solo ed esclusivamente per accreditarci il 10% degli importi facciali di assegni non pagati subito in prima presentazione.

Questo lo prevede la normativa bancaria sugli assegni.

Per capirci: un assegno da me emesso viene posto all'incasso;

se il giorno stesso in cui viene portato all'incasso sul mio conto corrente non ci sono fondi sufficienti per coprirlo... ma, come spesso mi è successo in passato, gli stessi sono diponibili dopo 2 o 3 giorni per via dei ritardi degli incassi ...l'assegno viene fatto tornare indietro "in prima presentazione" e poi, dopo 3/4 giorni, con la presenza dei fondi, viene pagato.

Pagare l'assegno anche solo il giorno successivo comporta l'obbligo per il traente di costituire un deposito cauzionale pari al 10% dell'importo facciale che viene messo a disposizione del "portatore" dell'assegno quale "risarcimento" per l'inconveniente. Ora i miei fornitori, consapevoli delle problematiche che abbiamo tuti non hanno mai incassato quel 10% !! anche perchè per incassarlo, dopo aver ricevuto il pagamento tardivo sul proprio c/c, dovrebbero recarsi presso la filiale, chiedere la restituzione dell'assegno pagato tardivamente e, con quel "foglietto di carta", andare a richiedere lo svincolo del 10%

Quindi esattamente in 3 anni ho accumulato penali pari a 40.000 euro pari cioè ad Euro 400.000 di assegni pagati con ritardo. Considerate che la mia azienda fattura circa 3mln di euro e annualmente effettuiamo pagamenti per acquisto di beni e servizi per circa 1,5 mln di euro ...quindi in 3 anni... con le attuali difficoltà e incertezze nell'incasso si fa presto ad arrivare a quella cifra!!

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Ciao, purtroppo devoconfermarti ciò che ti è stato riferito in banca: in teoria quei soldi non sono tuoi, ma dei beneficiari degli assegni da te emessi e di loro spettanza, sono loro che ci stanno rimettendo, non tu. Tu li hai persi nel momento hai pagato un assegno in seconda presentazione insieme agli oneri accessori. Lascia stare la risposta precedente, lì si fà riferimento ad una altro titpo di deposito, non quello che dici tu. In ogni caso, alla fine, li incamerarerà lo Stato, se mai nessuno degli aventi diritto li reclamerà! saluti.

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è quello che immaginavo!!

è una vergogna! dovrebbe esistere un termine di legge entra il quale poterli reclamare altrimenti tornano nella disponibilità di chi li ha depositati!!

che Paese di merda che abbiamo!

Grazie comunque.... anche se non mi arrenderò così... alla fine un'azione legale per il recupero la tenterò magari a fine anno prossimo quando ormai saranno trascorsi ben 4 anni da quando son stati depositati e mai richiesti !

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quei soldi non sono tuoi, ma dei beneficiari degli assegni da te emessi e di loro spettanza, sono loro che ci stanno rimettendo, non tu.

Che io sappia, e che è stato detto più volte anche su questo forum, sono quattrini che rappresentano una penale in caso di pagamento dell'assegno in seconda presentazione, non sono più pertanto di proprietà di chi emette l'assegno dal momento stesso in cui l'assegno non è stato pagato puntialmente.

Quello di cui non sono assolutamente certo è se quei soldi, qualora non reclamati dal destinatario, vadano allo stato (forse cadono nella normativa dei conti dormienti) o restino nelle disponibilità della banca....

Navigando un pochino non dovrebbe essere impossibile avere una risposta... facciamo a chi arriva primo?


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