buongiorno vorrei porre una problematica in merito al DEPOSITO VINCOLANTE IN FAVORE DEL PORTATORE.
Sono il titolare di un'azienda e negli ultimi 3 anni ho avuto diversi ritardi nei pagamenti da parte di molti miei clienti, è pertanto capitato spesso che un assegno consegnato ad un fornitore e posto all'incasso alla data segnata sullo stesso venisse poi pagato con un ritardo massimo.. di 3-4 giorni.Tale ritardo ha ovviamente comportato l'addebito di penali, interesse e costituzione del fondo vincolante in favore del portatore per il 10% dell'importo facciale, presso la mia stessa banca. (dove ho affidamenti ed opero da oltre 30 anni)
Ora, ho scoperto da qualche giorno che il 90% dei fornitori (che hanno incassato l'assegno con il ritardo) non hanno mai richiesto il pagamento del 10% dell'importo facciale depositato sul fondo e la banca mi ha fornito una stampata di tale fondo nel quale ho scoperto esserci depositati la bellezza di 40.000 euro!!
Ho provato subito a contattare i fornitori chiedendo la cortesia di riavere indietro il cartaceo del titolo (incassato con ritardo) ma alcuni di loro non operano più, altri non lo hanno mai richiesto alla filiale e quindi lo stesso risulta essere ormai disperso. A questo punto mi sono recato in banca chiedendo se esiste un sistema per sbloccare tali fondi (depositi fermi dal 2012) e tornare ad averli nella disponibilità del mio conto corrente aziendale, impegnandomi eventualmente (con un atto anche notarile se servisse) a consegnare le somme agli eventuali portatori del titolo se dovessero mai reclamarli, ma la banca mi dice che tale pratica è impossibile e i fondi resteranno bloccati in questo deposito...
A VITAA!!!!!!!!!!!!!
Vorrei sapere se qualcuno è a conoscenza di un caso simile al mio e se esiste qualche possibilità per ottenere lo sblocco di quei fondi.
Vi ringrazio per eventuali contributi.
Saluti
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05/11/2015, ore 09:56
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06/11/2015, ore 08:22
La cosiddetta "penale", altro non è che oneri accessori, ossia un interesse, seppur salato, che il debitore deve corrispondere al prenditore dell'assegno per il ritardato pagamento, nella misura del 10%. Quando questi sono pagati contestualmente all'assegno, devono essere reclamati dal beneficiario; ricordiamoci, non sono più soldi del debitore, ma del creditore, è lui che ci sta rimettendo nel caso di specie. Saluti. |
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06/11/2015, ore 11:25
Sig chaps,lei dice :
No. la normativa prevede in seconda chiamata il pagamento dell'assegno e la penale,alla banca traente,se esiste la necessaria provvista.I movimenti passano in addebito passano sempre, dal suo conto,e sono dunque tracciabili.. Lei dice il 90% dei fornitori non ne sa nulla,io dico se è cosi esiste un tesoretto su cui può mettere le mani. Lei dice che sul deposito vincolato ci sono 40mila eu,ora o parliamo di biglie o di birilli.Il deposito vincolato nulla c'entra con la negoziazione dell'assegno, nella prassi e nella normativa.Questo è un aspetto che lei deve chiarirsi e chiarire, Questo deposito vincolato,ove esista davvero,è incongruo vista la necessità di assicurare una liquidità corretta rispetto ai flussi. Non voglio entrare nei dettagli ma non è come la racconta,o come la racconta marco. |
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06/11/2015, ore 12:36
a maggior ragjone che vincoli hai a ordinare bonifici, a parte quello di dover attendere la disponibilità dell'importo? e, in seconda battuta, a cambiare banca? sull'opportunità di farle causa, di concerto con i tuoi creditori, ora diventati creditori della banca, ci saranno più chiari Marco e pollice. |
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