La giustizia sta facendo il suo corso e finalmente si vedono sempre più risultati concreti.Il tribunale di Bari ha dichiarato nulli i contratti con un'azienda pugliese.Inoltre ha sentenziato che i contratti derivati non servivano alla funzione di dichiarata di ridurre i rischi tassi,ma li aumentava garantendo alla banca(Intesa) codti impliciti del 44%Azienda salvata,sempre dal tribunale di Bari,e salvi 15 posti di lavoro perchè il giudice ha dichiarato nullo il contratto derivato per palese violazione delle regole bancarie e del regolamento Consob.A FAENZA ex Ad di Italease ,istituto che è quasi finito sul lastrico per la vendita dei derivati, chiesti 5 anni e 6 mesi per la vendita degli stessi derivati e che tra l'altro non era in possesso dell'autorizzazione Consob per la vendita degli stessi.Sotto a chi tocca.che goduria............
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17/09/2010, ore 16:48
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17/09/2010, ore 17:01
Se ne sono accorti pure i "potenti" del sistema... USA e CEE, che era il caso di fare qualche leggina contro il sistema bancario..e delle lobbies...Ora ufficialmente se ce n'è bisogno..in teoria potranno impedirne l'uso temporaneo..alla bisogna...Ma non per sempre....derivati e vendite allo scoperto..sono attualmente i campi dove le banche guadagnano di più..specialmente nei tempi..di "crisi"...di tutto il resto...mutui..e crediti al consumo..dove i tassi purtroppo sono troppo bassi attualmente..e non c'è lucro..come i bei tempi in cui tutto..."tirava". |
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17/09/2010, ore 20:34
Il sistema bancario italiano è caratterizzato da ampi margini d'intermediazione che ancora adesso si attesta intorno al 50%.Cioè fanno il 50% di ricavi con i soldi degli altri.Per questo hanno risposto meglio degli altri alla crisi,la loro carognaggine li ha premiatiPer i derivati ciò di cui si parla nel post riguarda gli swap, e gli interest rate swap,questi strumenti avevano ed hanno una grandissima importanza per garantirsi da oscillazioni valutarie,ricoperture.Se ovviamente usati in modo appropriato cioè sulla base di una seria valutazione caso per caso con operazioni fatte a ragion veduta con commissioni oneste.La questione è nell'abuso che si è consumato in danno di imprenditori istituzioni,comuni ,enti,regioni e quello che mi scandalizza e che a parte qualche sporadico ricorso,commissioni provinciali, regionali,corte dei conti ecc,non si siano costituiti a difesa di un pubblico interesse. |
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18/09/2010, ore 11:34
Ciao Franci, che gioia leggerti! Spero che tu ed Angela stiate bene. In merito ai derivati io ti ho sempre detto che solo una azione di continua denuncia, senza arrendersi mai, poteva sortire i suoi effetti. Con i tempi della Magistratura, è chiaro. Personalmente ritengo che non sia colpa loro : senza mezzi ne uomini è difficile lavorare, per tutti. E' come correre una maratona (ad ostacoli, con le continue leggi e leggine, rigorosamente retroattive) in condizioni fisiche disperate e senza alimenti ne idratazione.La Giustizia trionfa se dall'altra parte i cittadini trovano il coraggio di "aiutarla"...ma per poter circolare nei Tribunali senza correre rischi occorre essere corretti...tante volte la "paura di denunciare" dipende anche dal fatto che, denunciando, si rischia....Meglio allora continuare ad essere "strozzati" ed utilizzare l'atavico sistema "gattopardesco" : lasciare le cose sostanzialmente immutate in attesa che qualcun altro risolva il tuo problema. Io non ho voluto stare in attesa e ne sono felice ed orgogliosa. |
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18/09/2010, ore 12:41
ciao Piera tutto bene grazie,e tu ?Nel dire che denunciando si rischia penso che voglia dire solo ed esclusivamente rischi di natura bancaria ritorsioni e segnalazioni varie.Non voglio nè oso pensare che tu voglia intendere rischi di altra natura.Sono sempre dell'avviso di non fermarsi mai e di rompere ..... sempre e continuamente e costantemente.dopo la denuncia penale di truffa appropiazione indebita e firma non conforme per il mio Irs sono riuscito per un altra questione a far intervenire anche il Garante privacy.E' stata dura,.Molte raccomandate.In primo momento avevano risposto che non c'erano i presupposti,per aprire un'istruttoria,ma poi insistendo e documentando finalmente si sono decisi.(mancanza di sottoscrizione del contratto bancario e dell'Informativa)cone nuovo amministratore Hanno aperto l'istruttoria facendomo pagare 150 euro di diritti di segreteria ed hanno richiesto all'Intesa documentazione su mia Informativa privacy.La stessa Intesa mi ha inviato per conoscenza gli stessi documenti inviati al Garante.Sono stati inviati documenti che non mi riguardano affatto,(riguardano solo ed esclusivamente il vecchio amministratore,)e giusticando molto puerilmente che azienda fu solo ridenomita e non cambiata in TOTO.Ora mi divertirò io.Tutto questo per dire ed esortare di non fermarsi,di insistere e combattere i sopprusi ed i furti..A meno che il caro Alfano,porta borse del Cavaliere non porti "in porto" il famoso processo breve.Solo questo mi spaventa.A risentirci. |
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