Buongiorno, scrivo qui per riscontrare eventuali similitudini ed accogliere consiglio, premettendo che sarò seguito da un legale.
Ero socio e amministratore di una srl. A dicembre 2010 ho ceduto la mia società SRL ad un nuovo socio, che è diventato socio e amministratore.
Al momento del passaggio ho consegnato al nuovo amministratore TUTTO, compreso i carnet di assegni.
Alle banche non ho comunicato niente, perchè ci avrebbe pensato il nuovo amministratore.
Da quel momento in poi ho chiuso tutti i miei conti correnti personali.
Ieri ho avuto necessità di aprire un conto corrente personale, e mi è stato negato perchè ho un protesto di un assegno.
Facendo una visura, l'assegno è di 1300 €, protestato a maggio 2012 (quindi dopo 16 mesi il cambio amministratore), per "assegno irregolare recante firma non riferibile al correntista ma non smarrito o rubato in quanto firma di traenza illegibile e non corrispondente allo specimen depositato in banca".
Ovviamente è una visura online, dovrò recarmi personalmente a chiedere copia dell'assegno per capire qualcosa in più.
Quello che posso ipotizzare è che il nuovo amministratore non ha operato con la società, non ha fatto ciò che doveva fare in banca, e ha quindi usato impropriamente i carnet.
Da questa ipotesi viene da se che la banca ha protestato me personalmente perchè possessore materiale dell'azienda.
Tuttavia chiedo: è corretto ciò che la banca ha fatto? O avrebbe dovuto protestare la società??
Guardando in giro credo che il nodo sia il timbro della società.. nei prossimi giorni aggiornerò le notizie con questo dettaglio.
Nel mentre sono molto felice di avere delle risposte da persone più competenti di me, attendendo la fine delle ferie dell'avvocato.