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Buongiorno a tutti!

io sono una nuova iscritta ed avrei bisogno del vostro aiuto, se qualcuno è già stato nella mia situazione o se ha qualche informazione in più di me... vi spiego...

Circa 4 anni fa ho deciso di estinguere un libretto postale perchè avevo intenzione di fare un acquisto e, invece che farmi dare i soldi in contanti, ho optato per degli assegni circolari. La posta, quindi, mi consegna degli assegni circolari, emessi da Banca di Roma, a cui lei ha versato i miei soldi, per la cifra corrispondente.

Per motivi che non vi sto a spiegare, l'acquisto che avevo intenzione di fare salta e io decido di non riversare gli assegni e di tenerli a casa.

Ad agosto 2011 avevo deciso di impiegare questi soldi ma al momento di utilizzarli mi è stato detto che gli assegni erano prescritti (ingenuamente e non essendo esperta in materia, non sapevo che gli assegni hanno una validità) e non potevo recuperare i soldi.

Mi sono rivolta alla Banca di Roma (ormai Unicredit) visto che i soldi erano stati versati a lei, che poi aveva materialmente emesso gli assegni, per sapere se c'era un modo per recuperarli ma mi è stato detto che non potevano fare niente perchè secondo una circolare interna dovevo rivolgermi a chi aveva richiesto l'emissione degli assegni, cioè a Poste Italiane.

Alle poste, dopo alcuni mesi di attesa in cui hanno cewrcato di capire come risolvere il problewma, mi è stato detto che dovevo rivolgermi alla banca perchè Poste Italiane non poteva pagare di nuovo una somma che aveva già pagato, cosa che tra l'altro, ad intuito, penso anche io.

Ora io non so cosa fare... voglio recuperare i soldi. Se c'è qualcuno che ha avuto o ha tuttora questo problema potete aiutarmi? o anche chi, magari perchè lavora in banca, sa di qualche legge o normativa o qualche ente...

Ringrazio in anticipo chi mi risponderà

Saluti

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Navigando un po' ho trovato questo:

Un assegno circolare ha validità precisa che ogni cliente o utente di Banca ha l’obbligo di rispettare per non incappare in problemi legati al cambio dello stesso titolo di pagamento. Concentriamoci sulla validità assegno circolare di cui vogliamo fornire tutte le informazioni più importanti.

L’assegno è uno strumento di pagamento utilizzato da migliaia di clienti di Banca ogni giorno. La validità assegno circolare, quindi, diviene un argomento centrale per chi impiega il titolo di pagamento per saldare committenti e fornitori o per chi riceve un compenso o un rimborso per mezzo di assegno circolare. Ogni assegno circolare ha validità precisa il cui termine non deve essere dimenticato per evitare spiacevoli situazioni e ritardi nei pagamenti o nei rimborsi.

Validità e scadenza assegno
Iniziamo con lo specificare che la validità assegno circolare non è di 30 giorni, ossia non si verifica l’annullamento dell’assegno solo dopo 30 giorni dalla sua emissione. Il limite di 30 giorni vale esclusivamente come termine entro il quale il cliente deve presentare il titolo di pagamento in banca per il suo incasso.
E’ utile specificare, quindi, che la validità assegno circolare è limitata esclusivamente alle eventuali azioni di regresso che possono essere esercitate dal possessore esclusivamente entro trenta giorni.
Comunque, chi riceve un assegno ha l’obbligo di recarsi in banca per incassarlo o cambiarlo entro 8 giorni, se vive nel medesimo comune in cui è stato emesso, o entro 15 giorni se vive in un comune diverso.
Trascorsi tali termini, non si ha il decadimento della validità assegno circolare, ma l’emittente ha il diritto di revocarlo senza che il beneficiario possa agire legalmente.

Validità e Revoca del pagamento
Il punto centrale, quindi, su cui consigliamo particolarmente di porre l'attenzione, è il diritto di revoca del pagamento e non la vera e propria validità assegno circolare.
Un assegno è pagabile anche dopo mesi dalla sua emissione, salvo che la Banca debba necessariamente chiedere il permesso a chi lo emise tempo addietro.
E’ importante per ilo beneficiario, evitare di far trascorrere i limiti massimi di 8 o 15 giorni (su descritti) per non incappare in spiacevoli situazioni in il debitore revochi l’assegno, poiché a quel punto ha tutto il diritto di farlo.

In sintesi, non avendo ottenuto nulla nè da poste italiane, ne da Unicredit (il solito profumo di... imbroglio), proverei a versarli all banca dove hai il coto (perchè ti sei fatta consegnare assegni invece che contanti, se non è così?) e farei fare tutto a loro. Probabilmente si tratterrano qualcosa per la "cortesia", ma dovrebbero essere in grado di farlo.


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