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Iniziata: oltre un anno fa   Ultimo aggiornamento: oltre un anno fa   Visite: 8222

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Salve,

chiedo cortesemente questa informazione:

tizio, persona fisica, privato, affida la gestione del proprio conto di trading a caio, pur sapendo che quest'ultimo non è soggetto abilitato all'esercizio dell'attività di trading conto terzi.

Desideravo sapere quali sono le eventuali responsabilità civili e penali di tizio.

grazie

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sai, abbiamo un tizio che si inventa l'antiriciclaggio anche là dove proprio non ci azzecca, e confonde le acque per allungare il brodo!



scritto da Gustavo col nick"Barrichello" per verificare che il nick funzionasse ancora e per prendere ancora un po' per il naso i disturbatori del forum

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hei mezza sega, cambi nick ma sempre demente sei



Hannibal
www.palombarimotociclisti.it


Hannibal www.palombarimotociclisti.it

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Se una persona gestisce i soldi di un'altra persona facendo quello che fanno normalmente i gestori autorizzati (ovvero solo le SIM e le SGR, banche e familiy office) si prefigura il reato di gestione surrettizia punibile penalmente. L'alternativa è creare un fondo white label in svizzera o aprire un conto fiduciario sempre in svizzera e dare la procura a chi si vuol far gestire i soldi altrimenti commettete un reato.

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Forse Le è sfuggito un attimino il filo del discorso (della discussione). Si tratta di un signore che ha un conto corrente con un po' di soldi ed è abilitato ad operare in I.B. (Home Banking) con un userid e password (forse anche un token) sia sul suo conto corrente sia sul suo dossier titoli, però non capisce nulla di tradign su titoli (sia azionari sia obbligazionari ed altro ancora più complicato). Però ha un suo amico che dice di "capire molton di trading on line e che gli farebbe guagnare un sacco di soldi". Fidandosi dell'amico (che potrebbe anche essere un fruttivendolo, senza offesa per la ctg), gli da la sua userid la sua password ed il suo token. Ad un certo punto (pare), invece di iniziare a guadagnare inizia a perdere ed ora il titolare del conto cerca "colpevoli", senza sapere che è lui il "COLPEVOLE". Tutto qua, semplice, semplice.



Se sommate il T.A.N. al Tasso di Mora, tutti i mutui stipulati dagli italiani sono presuntivamente usurai, TUTTI, proprio TUTTI
Se sommate il T.A.N. al Tasso di Mora, tutti i mutui stipulati dagli italiani sono presuntivamente usurai, TUTTI, proprio TUTTI

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tutto verissimo, ad una condizione: il "fruttivendolo" deve operare in prestazione saltuaria e occasionale, ovvero solo un nome e per conrto di uno o pochi amici fidati; se uno dei clienti venisse a sapere che opera "su scala industriale" e magari per compenso, potrebbe partire una bella denuncia collettiva da parte di un certo numero di clienti, e ricorrerebbero anche reati fiscali e via dicendo.



Salvo impossibilità conclamata, onora sempre la firma, ti servirà per "salvare la faccia": quella davanti e, forse, anche l'altra.

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