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Ho un conto corrente presso un primario istituto di credito, cointestato con con i miei familiari ( in tutto siamo in quattro). Ad esso è collegato un deposito titoli, contenente azioni bancarie quasi del tutto deprezzate, intestato solo a mio padre. Oggi mio padre è stato convocato in banca per aggiornare l'intervista MIFID, relativa all'adeguatezza del profilo di rischio degli investimenti in strumenti finanziari.

Nell'occasione ci è stato comunicato dalla solerte impiegata l'obbligo di procedere all'immediata chiusura del deposito titoli, a causa della difforme intestazione tra conto corrente d'appoggio ( intestato a quattro persone) e deposito titoli (intastato solo a mio padre). Tale necessario cambiamento (mi è stato detto) sarebbe dovuto per legge, citando il decreto Monti, a partire dal 1° gennaio 2014. Ora, vorrei cercare di capire se il cambiamento che è stato richiesto sia davvero un obbligo di legge o piuttosto un orientamento della banca che in qualche modo ci invita ad alzare i tacchi, vista anche l'esiguità dell'intera posizione finanziaria detenuta dai miei familiari . Grazie in anticipo delle vostre risposte.

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Buona la seconda. Una qualsiasi persona può aprire un numero di rapporti a suo piacimento (sempre che voglia pagarne le spese di gestione ed accessorie), ognuno dei quali con un numero di intestatari suo particolare.

OItre a tutto il trading di titoli è legato alla sottoscrizione del prospetto Mifid da parte di ciascun intestatario.

MI è di conforto da un punto di vista legale il foglio informativo del conto Titoli di CheBanca! versione 1/2014, disponibile in rete su detto sito, che prevede un numero massimo di intestatari (2) e non un numero minimo.

Per scrupolo, controlla il foglio informativo del conto Titoli della tua banca, che comunque fa fede.



Ceterum censeo Carthaginem delendam esse.

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Ho consultato anche il foglio informativo Banca Intesa San Paolo disponibile sul web e non ho trovato alcun riferimento.



Ceterum censeo Carthaginem delendam esse.

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il vostro conto corrente e' cointestato, non e' aperto al padre e poi sono state date le deleghe agl altri familiari. quindi il conto di appoggio titoli, presumo per regolamento interno bancario, deve avere la medesima cointestazione. se invece si fosse trattato di appoggio spese di cassetta di sicurezza non avrebbe trovato problemi. La chiusura conto titoli e' sempre remunerativa per la banca e comunque le avebbero riaperto un nuovo conto ma il conto titoli sarebbe cointestato. Per tenere un conto titoli singolo intestato solo al genitore avrebbe dovuto aprire un c/c a suo nome anche con deleghe i riferimenti citati sono per operazioni via web, non e' il suo caso. saluti



Hannibal
www.palombarimotociclisti.it


Hannibal www.palombarimotociclisti.it

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vorrei cercare di capire se il cambiamento che è stato richiesto sia davvero un obbligo di legge

non è certo un obbligo di legge, e neppure regolamento interno bancario.

i riferimenti che ho citato sono per operazioni allo sportello, che si applicano anche alle operazioni effettuate tramite home banking: nè CheBanca! nè tanto meno Banca Intesa San Paolo sono banche on line, e il foglio informativo unico presente (regolamento interno di quelle due banche) sui relativi siti è identico a quello che si trova negli sportelli fisici.

garantito al limone.

in tutti i casi, la vostra banca

in qualche modo vi invita ad alzare i tacchi, vista anche l’esiguità dell’intera posizione finanziaria detenuta

e su questo siamo tutti d'accordo! alzate i tacchi, andate in una delle due banche che vi ho consigliato (avendovi dato la scelta, non è pubblicità) e vivete felici.



Ceterum censeo Carthaginem delendam esse.

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p.s.; conto corrente e conto titoli hanno due contratti separati e distinti, non esiste pertanto obbligo di coincidenza delle intestazioni.



Ceterum censeo Carthaginem delendam esse.

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