Ho dato (in sostituzione di una garanzia fideiussoria x la detenzione di merci) un assegno espressamente richiesto senza data. Tutto formalmente scritto via ar (data certa di consegna del titolo), copia assegno firmata x ricevuta in originale ecc. Adesso chiudo con l'azienda e dobbiamo (devono) quantificare l'inventario e fare un estratto conto definitivo del dovuto (inferiore alla cifra dell'assegno). Chiudo x colpa di loro gravi inadempienze che mi hanno arrecato un indebitamento e l'ho anche scritto nella disdetta insieme al fatto che, verificata l'esattezza dei conteggi, ci sarmmo accordati x il pagamento.Invece: minacciano di portare all'incasso l'assegno.-Posso scrivere una ar diffidandoli di apporre arbitrariamente e successivamnete una data a mia insaputa data la natura del rilascio dell'assegno e il fatto che ancora non è stato fatto un conteggio generale del dovuto? (inferiore a quella cifra???)-Servirebbe in caso di protesto x denunciarli successivamente x danni all'immagine ecc?Non intendo certo pagare l'assegno se la cifra dovuta è inferiore pur di salvarmi da un protesto.Non intendo nemmeno indebitarmi ulteriormente x coprire un assegno, dato che chiudo A CAUSA LORO:Intendo pagare tutto, più brevemente possibile, ma non sotto ricatto.Possibile non possa far nulla x tutelarmi??Se mi protestano posso poi fare opposizione asserendo tutte queste controversie al giudice??L'assegno è su piazza, senza data, e di valore superiore ai 25.000 euro quindi arriverebbe direttamente in banca??Che faccio????????
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13/01/2009, ore 01:52
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13/01/2009, ore 04:56
Un assegno emesso senza data credo non sia valido , ho trovato anche questo articolo : http://www.tidona.com/pubblicazioni/gennaio00_2.htmche affrema che l'assegno emesso senza data non e' esigibile , il problema e' dimostrare che effettivamente e' stato emesso senza la data , non e' che per caso ha una fotocopia dell'assegno , non prova molto ma chissa' .L'assegno poi dovrebbe avere un numero di serie , se nel frattempo ne ha emessi altri con la data questo puo' aiutare credo . |
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13/01/2009, ore 10:02
La fotocopia non è prova, perchè potrebbe esser fatta senza data e l'assegno consegnato con data dopo.Il numero di serie anche,..... perchè io posso tenere da parte un assegno per usarlo dopo, volontariamente.....In tribunale si portano prove certe e inconfutabili....come dei testimoni, pronti a confermare che l'assegno era senza ,perchè usato come forma di garanzia a posteriori, allora cambierebbe, ma ci vuole un giudizio per questo......e una denuncia di estorsione psicologica.....che porta da tutt'altra parte. |
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13/01/2009, ore 10:05
L'assegno bancario viene solitamente emesso con data certa, se emesso senza data il beneficiario può scrivere la data del giorno che andrà ad incassarlo es: domani o fra 3 gg etc, se nn ci sono fondi viene protestato,difficilissimo x Lei dimostrare che l'ha emesso senza data, dovrebbe farselo restituire, ma dubito visto l'importo che ciò possa accadere. Se scrivono la data possono benissimo pretendere l'importo. |
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13/01/2009, ore 18:29
forse due motivi ci sono:1° fare denuncia di smarrimento;2° la penna e quindi l'inchiostro potrebbe essere differente, per la data;3° dovresti, in alternativa, tenere sempre la provvista nel cc. |
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13/01/2009, ore 19:03
NN faccia denuncia di smarrimento, nn corrisponde al vero perchè Lei ha inviato a qualcuno l'assegno,c'è una certa corrispondenza fra voi, si metterebbe nei guai denunciando il falso; certo l'assegno verrebbe "bloccato", ma il beneficiario le contesterebbe il possesso in buona fede del titolo di importo elevto: ci pensi bene sullo "smarrimento". |
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