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Avendo disponibilità sul conto corrente, devo per esigenze personali fare dei prelievi in contanti. Non avendo restrizioni come da legge e regolamenti dell' Abi ( circolare del 12 gennaio 2012 ), mi preoccupano le eventuali segnalazioni discrezionali da parte della banca e delle poste all' Uif.

Quali sono i limiti quantitativi e cronologici ( ovvero quanto denaro posso prelevare al mese e in che modo) per non incappare in fastidiose ( le mie sono operazioni di prelevamento lecite sia chiaro ) segnalazioni da parte degli istituti finanziari all'uif ?

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la fregatura e' che se riduce gli importi deve aumentare il numero dei prelievi. l'unica furbata che intravvedo e' aprire qualche libretto intestato a parenti e fare regolari bonifici su questi eseguendo successivi prelevamenti. da quanto ho letto su quotidiani specializzati sono terrorizzato e tengo un registro di tutti i prelevamenti personali spese scontrini e ricevute. non credo di essere paranoico ma leggo di casi certi e inimmaginabili.



Hannibal
www.palombarimotociclisti.it


Hannibal www.palombarimotociclisti.it

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se le operazioni sono lecite, non c'è esattamente nulla da temere.

le paranoie nascono quando c'è qualcosa da nascondere.

da quanto ho letto su quotidiani specializzati sono terrorizzato e tengo un registro di tutti i prelevamenti personali spese scontrini e ricevute.

perfetto, concordo appieno.



Ceterum censeo Carthaginem delendam esse.

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Le segnalazioni non sono cos' automatiche come si pensa. Per arrivare all'ex UIC i filtri, di una eventuale segnalazioni sono talmente tanti che pochissime vengono prese in considerazioni, dopo un attento esame. E' qui che casca l'asino, l'attento esame della posizioni, perchè l'esame è giornaliero e prescinde dai prelievi di contante. Sarebbe il casi che venisse approfondita la questione, anche trovando l'argomento giusto sul sito della Banca d'Italia. Un esempio, spero significativo. Nelle norme dettate dalla Banca d'Italia c'è quella che (vale per chi ha una impresa a qualunque titolo, d.i., società di persone etc.) "consiglia" alla banca di tenere sotto controllo i movimenti del conto (contanti o meno) in relazione al giro di affari, per cui, dice la Banca d'Italia è "cosa buona e giusta" chiedere periodicamente e regolarmente i dati contabili e/o le dichiarazioni dei redditi al cliente, documentazione che si chiede normalmente a chi chiede un fido, invece bisogna chiederla anche senza questa specifica domanda. Per i percettori di reddito fisso valgono altre regole di controllo, ma sempre che prescindono dalla movimentazione del contante, per cui secondo me il suo è un falso problema.


Se sommate il T.A.N. al Tasso di Mora, tutti i mutui stipulati dagli italiani sono presuntivamente usurai, TUTTI, proprio TUTTI

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lo stesso Dante87, pur preparato, si contraddice:

l'esame è giornaliero e prescinde dai prelievi di contante.

e poi

c'è quella che (vale per chi ha una impresa a qualunque titolo, d.i., società di persone etc.) "consiglia" alla banca di tenere sotto controllo i movimenti del conto (contanti o meno)

ora, quelli che sono incassi per l'impresa, sono pagamenti per il privato cittadino, i cui movimenti di contante vengono controllati, ma "sfuggono", nell'impossibilità di tracciare tutti i movimenti, si cerca di mettere in difficoltà l'utente, obbligandolo ad usare carta di credito o assegno non trasferibile. niente di più facile (anche se sinora non mi risulta che sia mai stato fatto, almeno non su base ricorrente) che un giorno vengano a chiedere il motivo dei prelievi di contante, almeno quelli oltre un certo importo (anche per i versamenti di contanti su Atm è già richiesta una motivazione, pur facoltativa, e mi risulta che non sia stata abrogata la norma per cui gli affitti non possono essere pagati in contanti, ma con bonifico, assegno o versamento in conto.

Personalmente, almeno per i prelievi oltre una certa cifra (100 euro), ho sempre un giustificativo: liquidità per viaggi di lavoro / vacanza, stipendio colf (supportato da conteggi excel e versamenti trimestrali dei contributi, ricevuta fiscale per riparazioni varie, ecc.

Perchè se oggi è un falso problema, potrebbe diventarlo stasera stessa.



Ceterum censeo Carthaginem delendam esse.

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se le operazioni sono lecite, non c'è esattamente nulla da temere.

le paranoie nascono quando c'è qualcosa da nascondere.

come al solito dovrebbe tacere, e' stata appena postata la situazione della signora che si e' trovata accertamenti induttivi a dismisura . quindi le paranoie sono dovute e chi non se ne preoccupa si mette in pericolo. l'aallaarme e' ulteriormente lanciato dal sole24ore di questi giorni. il pensionato se ne puo fregare di tenere conto delle operazioni, chi e' imprenditore ha tutto da perdere.



Hannibal
www.palombarimotociclisti.it


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