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Buongiorno a tutti,

vi spiego la situazione a step in modo da essere più chiaro possibile :

- maggio 2011 richiesto finaziamento a BPM PROFAMILY di euro 20.000+ assicurazione di circa 1000 euro (obbligatoria?)con CARDIF

- nov. 2012 (mia moglie gia da nov.2011 affetta da una forma grave di tumore) richiedo a BPM ulteriore liquidità e quindi ricalcolare il finaziamento con la possibilità di avere una rata più bassa in quanto la malattia di mia moglie influisce in modo pesante sulla situazione economica - PRESTITO ACCORDATO 21.000 + ASSICURAZIONE BPM ASSICURAZIONI EURO 2000 (obbligatoria?)

- gennaio 2014 - un grillo parlante mi illumina e mi dice ma l'assicurazione sul prestito nei casi di patologie oncologiche rimborsa il capitale residuo...lo sai?? ed io non so nulla !! corro in banca chiedo informazioni al direttore e lui mi parla soltanto di copertura in caso di decesso o perdita di lavoro si può ottenere una sospensiva , io incredulo chiedo la copia del contratto in quanto la mia non la trovavo, passano 15 gg e la copia non arriva . Una mattina carico di buona volontà ed agguerrito metto sotto sopra casa mia , la casa dei miei .....ed ecco la copia del contratto!!! Effettivamente si parla di "Patologia Oncologica" e si puo' aprire il sinistro . Ritorno in banca chiedo l'apertura del sinistro ( fine Gennaio 2013) e dopo un mese la banca mi chiama e mi dice che il sinistro dovevo presentarlo direttamente a Profamily , e che BPM e solo un intermediario .

- FEB.2014 APERTURA SINISTRO EFFETTUATA

- MAR. 2014 BPM ASSICURAZIONI riggetta la pratica in quanto in nov.2012 mia moglie era già affetta non tenendo conto della continuità del prestito

-APRILE 2014 aperto sinistro con CARDIF che accoglie la pratica e salda il capitale residuo alla data nov. 2011 (euro 19.200 circa)

RATE SEMPRE PAGATE REGOLARMENTE FINO A Gennaio 2014

A questo punto insorgono i veri problemi ,

CARDIF versa 19200 euro del primo prestito a Profamily a saldo del secondo prestito

Il quale alla data di Feb.2014 aveva capitale residuo di euro 18500 , quindi per me la situazione è chiusa fino a quando ad Agosto 2014 un ufficio di recupero crediti mi chiede

Il saldo di 2500 euro di rate insolute sul prestito (feb2014 fino ad agosto2014) , a questo punto contatto Profamily che mi comunica di non aver ricevuto nulla da parte dell’assicurazione , invio nuovamente la documentazione ricevuta da CARDIF che attesta l’avvenuto pagamento . Finalmente sembra tutto risolto .adesso mi chiedo…. È le rate pagate in più da nov.2011 a nov.2012 perché non me le rimborsano? E le segnalazioni CRIF fatte illecitamente? E le chiamate assurde della banca e del recupero crediti minacciando addirittura e insinuando cose assurde che aggravano di parecchio la situazione emotiva di mia moglie che per ovvi motivi è preoccupata per il tumore? E le telefonata fatte sul cell di mio figlio di 12 anni? Chi ha dato loro il numero? E le telefonate e lettere inviate a mia madre quale garante di mia moglie sul prestito?? E tutto sto casino che hanno fatto avrà un costo morale???

Ho affidato tutto ad un mio caro amico avvocato che fortunatamente mi ha chiesto nulla conoscendo la mia situazione economica e famigliare , l’avvocato ha inviato più di una raccomandata richiedendo le somme indebitamente trattenute ( circa 8000 euro + danni morali circa 20000 euro) e la cancellazione immediata di tutte le segnalazioni fatte alla CRIF.

Risposta della banca : li vuoi 5000 euro???

Adesso chiedo a voi un consiglio è opportuno andare avanti portandoli davanti al giudice oppure effettivamente mi devo accontentare?

Grazie mille a tutte quelle persone che avranno la sacrosanta pazienza di leggere questo post per intero .

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Dante scrive:

"Ho sempre letto sulle sentenze che la mancanza presentazione di documenti che comprovano i danni morali derivanti da certi comportamenti, non da diritto al risercimento. Io ora che tipo di documento non saprei, ma un avvocato dovrebbe saperlo ".

Ci sono sentenze di cassazione in cui il danno viene liquidato "in via equitativa". In sostanza non si richiede la documentazione del danno ma solamente della fattispecie da cui il danno è derivato. Il linea di massima i danni liquidati in questo modo sono circa da un migliaio di euros.

Shalom

Gufo



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Grazie Gufo, mi sembra che si arrivi abbastanza vicini a quello che io non ho voluto dire subito per non essere tacciato di difendere la banca (ecco il significato della mia citazione del "conflitto di interessi"). Tra gli 8000 richiesti + 20000 di danni morali e i 5000 offerti dalla banca, proporrei all'avvocato di transare per una cifra intermedia di circa 10 - 15000 e mi godrei la quiete famigliare. Volendo, si potrebbe impostare una causa legale per violazione della privacy, minacce a minorenne e quant'altro. ma... l'avvocato è pronto a combattere questa battaglia? il forumista scrivente, soprattutto, è pronto? su questo, non posso e soprattutto non voglio pronunciarmi, si tratta di aspetti troppo personali, e non mi sento di entrare in questioni così delicate.


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