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Buonasera,

sono un ragazzo di 30 anni e 3 anni fa ho chiesto un prestito di 70 mila euro a Banca Intesa per l'apertura di un negozio, i soldi mi sono stati dati ma essendo andato male il lavoro e l'investimento sbagliato da 7 mesi non riesco più a pagare il mutuo, ho chiesto precedentemente alla banca di diminurmi la rata ma per farlo dovevo rientrare di 3000 euro di fido che ovviamente non avevo, settimana scorsa è arrivata la lettera di Italfondiario o meglio dell'avvocato di Italfondiario di ingiunzione di pagamento del tribunale di Monza dove mi chiedono di pagare i restanti 60000 euro entro 10 giorni altrimenti procedono con il pignoramento della casa dato che i miei genitori avevano firmato anche loro ipotecando la casa del valore di 360 mila euro, ho chiamato subito facendo la prima proposta di pagare 400 euro al mese ma subito negata allora ho propsto 500 euro ma nulla, la rata che non riesco più a pagare è di 780 euro ed in questo momento più di 500 euro non so dove trovarli.

Come posso fare? Sono disperato ed è l'unica casa che abbiamo!!!

Possono rifiutare le proposte di pagamento?

Vi ringrazio di cuore

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Grazie delle risposte,

quindi morale della favola per farla in breve devo rivolgermi ad un legale che dovrò pagare ovviamente altrimenti procederanno con il pignoramento?

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Non faccia caso ad hannibal, che non capisce nemmeno la differenza tra le rate impagate e l'accordo per rientrare (non ho mai chiamato "accordo" le rate, sia ben chiaro) e che non sa nemmeno che dopo il decreto ingiuntivo, è facoltà ma non obbligo procedere nell'azione legale.

Teoricamente potresti riuscire a bloccare o a rinviare l'azione legale proponendo un piano di rientro e a fartelo accettare anche senza un legale, ma un legale, ovviamente da pagare, ti può aiutare perchè parla la loro lingua. Ciò non è ancora una formale "opposizione al decreto ingiuntivo", ma una normale trattativa.

In tutta sincerità, io ho sempre detto che l'opposizione al decreto ingiuntivo, così come la propone indistintamente Hannibal, serve solo a perdere (o a prendere) tempo. Qualsiasi via si segua, aiuto di un legale o di una persona fidata con esperienza specifica è opportuno prima di tutto sapere cosa si vuole. Nel caso specifico, proporre un piano di rientro più favorevole e più garantito del pignoramento del quinto: la soluzione ideale sarebbe proporre un saldo e stralcio immediato al 50%. In realtà, non avendo quella cifra a disposizione, ritengo onestamente che sia meglio non spendere altri soldi e accettare il pignoramento.

Chiedo scusa se mi sono dilungato nei chiarimenti, ma vorrei che fosse chiaro che io sono fondamentalmente convinto (per esperienza diretta) che le banche sono fatte di uomini come noi, con i quali si riesce a parlare, mentre molti su questo forum, non solo hannibal per carità, sono convinti che un legale abbia capacità soprannaturali (ancora da verificare). E che valga sempre la pena di pagare dei quattrini per tirarlo in ballo.

per farla in breve devo rivolgermi ad un legale che dovrò pagare ovviamente altrimenti procederanno con il pignoramento?

secondo me, no. e ti ho anche spiegato perchè. con dovizia di particolari, alto che logorrea, troppo facile proporre "rivolgiti all'avvocato amico"; chi arriva a scrivere su questo forum, sa già che esiste la Onlus che lo può aiutare a prezzi onesti, ed è perfettamente in grado di cliccare dove sta scritto "sedi".



Ceterum censeo Carthaginem delendam esse.

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p.s.: se un pignoramento immobiliare coincidesse con un fallimento o con un concordato preventivo, l'Italia sarebbe piena di soggetti falliti, e ciò ovviamente non è possibile, anche perchè i soggetti fallibili non sono che una minoranza. e anche tra questi, tra il pignoramento immobiliare e il concordato preventivo ancora ce ne corre.



Ceterum censeo Carthaginem delendam esse.

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si, deve rivolgersi ad un legale perche' lei non e' in una bella situazione- ha gia tentato un colloquio con la banca che pare sia rimasto infruttuoso- l'unico grimaldello da usare e' il giudice che ha in mano l'ingiunzione. L'ingiunzione e' un atto che il creditore presenta al tribunale, viene accolto in automatico e trasmesso al debitore. se il debitore non paga e lascia trascorrere il tempo necessario all'impugnazione questo diventa esecutivo.

quindi lei deve decidere se mettersi nelle mani della banca oppure trattare da un punto di vista di maggior forza. lo puo fare solo lavorando sull'ingiuntivo. Quindi si affidi ad un legale. puo anche sentire un legale adusbef, a MIlano ci sono diversi studi, li trova seguendo il link sedi in alto in questa pagina. fra le altre cose potrebbe anche controllare se i tassi sono corretti ecc. Non pensi nemmeno lontanamente di sbrogliarsela da solo. l'utente che scrive non merita nemmeno di essere letto . da adesso in avanti parte con il logorroico e ci salutiamo, peri meli peli e banane. ridicolo.



Hannibal
www.palombarimotociclisti.it


Hannibal www.palombarimotociclisti.it

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quindi morale della favola per farla in breve devo rivolgermi ad un legale che dovrò pagare ovviamente altrimenti procederanno con il pignoramento?

la soluzione ideale sarebbe proporre un saldo e stralcio immediato al 50%. In realtà, non avendo quella cifra a disposizione, ritengo onestamente che sia meglio non spendere altri soldi e accettare il pignoramento.



Ceterum censeo Carthaginem delendam esse.

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